lunedì 23 giugno 2025

EMILIA PÈREZ E QUEL PROBLEMA PARTICOLARE

 Seguendo un commento che (mi pare, ma non sono sicuro) aveva fatto Lory ad un mio post, ho finalmente visto Emilia Pérez,


film del quale non sapevo assolutamente nulla se non che si trattava di un musical (e a me i musical piacciono) perciò ho assimilato la storia con la stessa sorpresa che mostra Zoe Saldana quando viene convocata (forse meglio dire rapita) da un rude e temibile boss di cartello messicano che vuole cambiare vita nel modo più estremo. 
Il problema di cui ho accennato nel titolo del post però mi si è verificato nei primi numeri musicali, in particolare quello che (non lo sapevo ancora mentre lo stavo guardando) è stato criticato come il peggiore nella storia dei musical, ovvero MAN TO WOMAN

davvero trash o cringe che più non si può. 
Ecco, a quel punto stavo per mollare tutto e infatti a dir la verità quella sera l'ho fatto. 
Pochi giorni dopo però ci ho ripensato ricordando certi musical particolari che toccavano argomenti forti come Rent di Chris Columbus dove, per esempio, sono di scena la tossicodipendenza e l'AIDS, oppure Dancer In The Dark di Lars Von Trier sullo sfruttamento, e così ho deciso di proseguirne la visione. 
Diciamo pure meno male perché, arrivando alla fine del film, ho trovato la versione cubana de LE PASSANTI di Fabrizio DeAndré, canzone estremamente poetica che comunque era già una cover di Georges Brassens.

Ora, nel caso non l'abbiate ancora visto, non voglio spoilerare nulla per permettervi di godere della stessa sorpresa che ho provato io. 
E lo so che sarà durissima, ma consiglio di superare quella bruttura di cui parlavo prima perché poi c'è di meglio e infatti Zoe Saldana ci ha vinto l'Oscar per la sua performance con altri brani del film come la di molto migliore EL MAL dove sfoggia anche ottime doti di ballerina.

Selena Gomez mica l'ho riconosciuta subito così bionda, anche perché son lontani i tempi de I MAGHI DI WAVERLY ormai. 
Insomma per dirla tutta, non è quello che si dice un capolavoro, ma alla fine si lascia guardare, e la a cosa più strana del film è che, al contrario del classico musical, le canzoni qui saranno solo il 30% del minutaggio (forse è pure più cantato JOKER: FOLIE A DEUX) dove il resto è recitato e, anzi, tutto probabilmente poteva funzionare anche senza quelle canzoni che in molti momenti paiono messe lì forzate creando un surreale effetto quasi ridicolo visto il contesto in cui si svolge la storia che insisto a non voler raccontare nei particolari (ma già qualcosa del tema trattato si può capire con il primo video lassù) perché, fidatevi, è meglio così per rimanerne sorpresi. 

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