martedì 31 dicembre 2024

BELO ANNO A VOI!

 E siamo arrivati alla fine anche stavolta per augurarci Buon Anno, e in questo caso mi va di farlo di prepotenza con l'aiuto di un famosissimo film TORNATO NELLE SALE proprio di recente

scatenando anche ALCUNE POLEMICHE senza senso (per questo io lo uso come augurio, dato che son canaglia di mio), giusto perché ormai ognuno si sente in dovere di attaccare qualcosa o qualcuno (ma se non sapete da dove arriva questo particolare augurio però potete anche andare a leggere un blog sull'uncinetto😁), e polemiche che da tempo la Disney ha preso molto in considerazione per le quali modifica i suoi vecchi film ed ha persino eliminato una scena da Toy Story 2,


scena tra due Barbie e Stinky Pete che ricordava i di molto successivi fattacci di Harvey Weinstein e la si vedeva durante i titoli di coda in quei finti backstage/bloopers fatti apposta, ma se avete il dvd originale invece potete tuttora rivederla, che da lì non ve la cancella nessuno.
E il bello è che poi nascono invece cose come il Calippo Tour... 


Notte di San Silvestro per certi versi anomala questa in arrivo con i classici fuochi pirotecnici vietati praticamente ovunque tranne che a Napoli (eh... difficile bloccarli li dove sono un rito, ma occhio lo stesso a non farvi male), e notte che trent'anni fa vedeva Rod Stewart tenere un CONCERTO GRATUITO sulla spiaggia di Copacabana davanti a 3,5 milioni di persone stabilendo un record finora imbattuto.

Vabbè mi direte, facile... se non si paga la gente arriva in massa, ma non sono così sicuro che sarebbe stata la stessa cosa se su quel palco ci fossero stati certi personaggi effimeri, vacui di cui la storia della musica è piena, specie negli ultimi tempi. 
È pur vero che i tempi cambiano e anche quando arrivavano i Beatles in tanti definivano la loro musica solo rumore (pure James Bond al cinema LO DICEVA), senza sapere che il punk doveva ancora arrivare portando ancora innovazione (e per altri fastidio), e poi ci sarebbe stata la New Wave (massimo rispetto per entrambi i generi anche da parte di Max Pezzali) e poi ancora dall'Olanda la discoteca Hardcore (massimo odio perlomeno da parte mia) fino ai giorni nostri dove abbiamo quello che abbiamo, che comunque non è solo spazzatura, per fortuna, e fra i tanti giovani che calcano le scene attuali hanno un posto di riguardo tra i miei preferiti i Coma_Cose,

coppia artistica e anche nella vita con due voci dal suono acerbo, anche se hanno superato da mó lui i quaranta e lei i trenta (quindi non proprio giovanissimi), che però dicono cose sensate giocando con le parole senza per forza andare sullo scurrile come tanti (troppi) loro colleghi. 
Stasera invece DISCO SAMBAYMCA come se non ci fosse un domani... che è un altro giorno e si vedrà 😜. 

lunedì 30 dicembre 2024

PIEDONE - UNO SBIRRO A NAPOLI

 Per un giorno prendo una pausa dal Natale ormai passato e mi dedico alla nuova serie su Sky dove si cavalca il mito di PIEDONE LO SBIRRO, quello originale di Bud Spencer, ma non si tratta di un remake, bensì di un sequel dove il protagonista è Vincenzo Palmieri (Salvatore Esposito, l'ex Gennaro Savastano di Gomorra) un ragazzo che il vice commissario Rizzo aveva prima tolto dalla strada dov'era un mezzo ladruncolo, per poi formarlo come poliziotto secondo i suoi metodi non sempre ben visti dai superiori.


Cliché questo ripreso poi spesso in malo modo da tanti altri personaggi nel cinema, ma Piedone rimane Piedone. 
Il vero Piedone/Bud lo sentiamo anche parlare in qualche flashback, ma in realtà è la voce di Glauco Onorato che lo doppiava nel film dal quale è stato preso l'audio originale (nei seguiti ci sarà invece la vera voce di Bud), mentre Fabio Balsamo dei The Jackal copre la quota comica che con Spencer invece era sostenuta da Enzo Cannavale. 
Quattro episodi dalla lunghezza quasi di un film ognuno, con la produzione di Giuseppe Pedersoli, cioè il figlio di Bud e con anche Carlo jr., il nipote che appare in uno di questi quattro.

Lo spirito è molto meno da sganassoni rispetto al film originale che prendeva a pesci (surgelati) in faccia i cattivi e che comunque in confronto ai suoi sequel virati più sul comico, aveva già di suo un'aria più seria quasi da poliziottesco vero condito dalle classiche scazzottate realizzate con stessi stuntmen che Bud malmenava nei film in coppia con Terence Hill.

Ecco, proprio quelle botte che magari da un Piedone ci si potevano aspettare invece qui sono molto molto limitate in favore di un aspetto più introverso e mirato ai rapporti umani, come quello che c'è fra Palmieri e la commissario Sonia Ascarelli con la quale il nuovo Piedone è costretto a collaborare. 
Apro una piccola parentesi in tema di botte perché nei giorni scorsi è mancato a 66 anni Rey Misterio Senior,

cioè lo zio dell'altro Rey Misterio che invece ne ha 50.
E, anche se con le botte non c'entra, devo per dovere ricordare che ieri è mancato anche l'ex presidente americano Jimmy Carter, nobel per la pace (ce ne fossero) e pure centenario, 

mentre invece mancava poco al secolo per Charles F. Dolan, fondatore di HBO (rimaniamo quindi in tema televisivo dato che nel post di oggi si parla di un prodotto Sky) e della prima tv via cavo statunitense, deceduto a 98 anni.

 
Chiusa parentesi, nonostante molte scene della serie siano state ridoppiate, la parlata rimane spesso con un accento napoletano stretto che nell'insieme fa perdere qualche parola, ma stranamente si capisce tutto lo stesso. 
E ancora addio a Rey e Jimmy. 

domenica 29 dicembre 2024

JACK WHITEHALL - MISSIONE NATALE

 Piccolo special natalizio di Jack Whitehall, comico britannico che da New York deve tornare a Londra per il Natale incontrando tutta una serie di difficoltà che racconterà alla tassista scettica mentre lo sta accompagnando a casa.


Durante l'odissea Jack incontrerà diversi personaggi famosi tra cui un Michael Bublé che odia il Natale al punto da mettere un'incudine minacciosa appesa fuori dalla porta per dissuadere i classici cantori natalizi che la notte di Natale girano per le case, oppure un Dave Bautista che gli offre un passaggio in aereo, ma che se ne pentirà subito molto scazzato. 
Insomma in poco più di un'ora è concentrata tutta una serie di simpatici sketch nei quali si scorgono citazioni di pellicole famose come Un Biglietto In Due, film con John Candy e Steve Martin oppure Quattro Sotto Zero, quello dei bobbisti giamaicani. 
Su Prime Video. 

sabato 28 dicembre 2024

SOTTO L'ALBERO A TEMPO DI MUSICA

 Questo sabato delle feste, dopo aver già citato il DISCO A TEMA di Annie Lennox proprio pochi giorni fa in occasione del Natale e del suo compleanno (ed oggi, pensa un po', anche Denzel Washington compie gli stessi anni), butto lì sul piatto altri dischi natalizi


di cui due sicuramente già conoscete fino alla nausea e sono MERRY CHRISTMAS, quello del 1994 di Mariah Carey dove, fra alcuni classici e inediti, c'è la celeberrima All I Want For Christmas,

bissato poi con la stessa formula nel 2010 con Merry Christmas II You dove ritroviamo anche la stessa canzone tormentone con un arrangiamento diverso, quasi da film Disney, e l'altro è CHRISTMAS,

l'album di Michael Bublé del 2011 dove è presente una sola canzone inedita insieme a tante cover a tema eseguite in maniera impeccabile. 
Molto diverso è invece il disco di Sia, EVERYDAY IS CHRISTMAS, uscito nel 2017 e ripubblicato poi nel 2018, 2019 e 2022,

con sulla copertina sempre la ballerina Maddie Ziegler cresciuta insieme ai famosi videoclip della cantante, dove qui le canzoni sono tutte scritte da lei mantenendo però il mood natalizio negli arrangiamenti e nei testi.
La voce della cantante australiana, seppure molto diversa da quella dei suoi colleghi precisini, per me è così bella che fra i tre dischi è quello che ho fatto girare di più durante le feste che comunque non sono ancora finite perché la Befana non è ancora arrivata a portarsele via.

E ancora auguri a Denzel! 

venerdì 27 dicembre 2024

LA PIÙ MIRABOLANTE RECITA DI NATALE (CIOÈ QUELLA CHE NON TI ASPETTI)

 Una seconda possibilità si può dare davvero a tutti, anche agli Herdman, ovvero i fratelli più odiosi del paese, sempre pronti a bullizzare i più deboli.


In La Più Mirabolante Recita Di Natale, film su diverse piattaforme tratto dal libro di Barbara Robinson, succede proprio questo e proprio dai peggiori arriverà un esempio che nessuno si aspettava. 
Ho letto in giro alcune critiche sulla fotografia ingiallita del film, ma questo è un effetto voluto perché tutto è un racconto fatto da Beth, la ragazzina che più volte ha avuto contrasti con quei bulletti, e solo sul finale la vediamo adulta

(Lauren Graham, ovvero la Mamma Per Amica di Gilmore Girls), con un continuo voice-over per tutto il film. 
Cosa che a qualcuno può anche dare fastidio, dato che a molti non piaceva nemmeno quello fatto su Blade Runner, mentre per me era perfetto perché Gammino (per l'edizione italiana) ti portava meglio dentro alla vicenda. 
Decisamente un film atipico questo arrivato per le feste, ma carino che mi ha fatto molto piacere vedere. 

giovedì 26 dicembre 2024

UN PANDORO VECCHIO DI 130 ANNI

 Forse da allora quel primo pandoro  sarà anche scaduto, suppongo, ma tant'è che il primo dolce con quel nome risale esattamente a 130 anni fa, cioè quando di CHIARA FERRAGNI ancora non c'era alcuna traccia.


Compleanno questo che cadeva per la precisione lo scorso 14 settembre e che già allora ci ricordava che eravamo in direzione Natale dato che già ad ottobre avevo visto apparire nei grandi negozi commerciali decorazioni scintillanti esposte per la vendita. 
Tutto parte dal brevetto del Pandoro con il Certificato di Privativa Industriale rilasciato al pasticciere Domenico Melegatti (non è product placement, ma solo storia) dal Ministero di Agricoltura Industria e Commercio del Regno d'Italia, il che fa capire di suo che ci si trova in tutt'altra epoca dove la situazione politica era molto diversa (forse migliore di quella attuale? Non spetta a me dirlo). 
Leggende raccontano che il dolce potrebbe derivare dalle tradizioni dolciarie degli Asburgo, altri sostengono che arrivi dalla nostra Venezia, altri ancora da Verona. 
Fatto sta che comunque ogni anno arriva sulle nostre tavole per soddisfare l'eterna differenza fra le scuole di pensiero che sostengono contro di lui il panettone che, come il suo collega, ogni anno si arricchisce di nuove glassature e farciture. 
Ma alla fine basta che sia un Buon Natale e anche un Buon Santo Stefano come oggi dove finiamo di far fuori gli avanzi di ieri... anche il pandoro! 

mercoledì 25 dicembre 2024

NATALE CON ANNIE (PER IL SUO COMPLEANNO)

 No, non si tratta di un nuovo cinepanettone, ma del mio augurio di un Buon Natale a tutti, e Natale tutto speciale questo per Annie Lennox perché proprio oggi l'ex voce degli Eurythmics compie i suoi bei 70 anni.


La cantante pare essere molto legata a questa festa non solo per motivi anagrafici dato che nel 1987 aveva partecipato col fido Dave Stewart ad un album natalizio collettivo (c'erano anche U2, Bryan Adams, Madonna e molti altri) dal titolo A Very Special Christmas (il primo di una serie che uscirà poi per diversi Natali), realizzato per beneficenza. 
Gli Eurythmics erano presenti con la canzone WINTER WONDERLAND, ovvero un classico natalizio rivisto secondo il loro stile elettronico. 


Annie quindi l'anno dopo appariva nella soundtrack di S.O.S Fantasmi, titolo italiano odiosamente ruffiano ideato dai distributori italiani per sfruttare la popolarità di Bill Murray dopo GHOSTBUSTERS, dato che il film era un Canto Di Natale di Dickens in versione moderna ed era carino, si, ma per via di quel titolo farlocco, mi ero lo stesso sentito un po' preso per i fondelli. 
Annie qui era in duetto con Al Green cantando PUT A LITTLE LOVE IN YOUR HEART

Gli Eurythmics non si erano ancora sciolti (accadrà nel 1990 per poi riunirsi nel 1999 ancora per sei anni insieme), ma sia Annie che Dave stavano già percorrendo contemporaneamente strade soliste e, in particolare nel caso di Annie, con dischi di grande riscontro di pubblico, partecipando sempre da solista anche ad un'altra colonna sonora che era quella di Intervista Col Vampiro (uno dei miei filmissimi del cuore), oltre all'aver poi pubblicato un suo album solista a tema completamente natalizio nel 2010 dal titolo A CHRISTMAS CORNUCOPIA dove interpreta altri classici di Natale.

Auguri Annie!
Ah... Sapete chi anche vi manda gli auguri di Natale e vi saluta tantissimo? 
Stoc....? Ehm no. 
Grazie all'intelligenza artificiale lo fa anche una deliziosa famigliola di una galassia lontana lontana:

Si, beh poi in futuro credo proprio che le cose cambieranno un pochino per loro, nel senso che "ho un brutto presentimento" (frase citazione), ma per adesso ricordiamoli così anche loro, dai... 
Buon Natale a tutti!!! 

martedì 24 dicembre 2024

UNO ROSSO (MA ROSSO SCURO SCURO)

 The Rock che fa il piccolo aiutante di Babbo Natale?


Si, anche piccolo letteralmente alla bisogna, ma non voglio spoilerare troppo di Uno Rosso, il film natalizio da poco uscito al cinema e finito subito su Prime Video che vede Dwayne Johnson con il compito di salvare Babbo Natale rapito alla vigilia di Natale dalla perfida strega mutaforma Gryla e che per gran parte del film è una gran gnocca, bisogna dirlo.

Eh si, perché il mondo The Rock l'ha già salvato più volte perciò probabilmente gli mancava solo questa missione nella sua agenda. 
A far coppia con lui, perché come in HOBBS & SHAW la trama funziona meglio se c'è un partner con cui battibeccare, c'è Chris Evans che con le situazioni di fantasia c'è più che abituato essendo stato un fantastico quarto e un capitano americano in passato.

Peccato però che tanto tempo del minutaggio si svolga in situazioni poco illuminate e, come si usa adesso, in quei frangenti viene fatto tutto con colori lividi e fastidiosi alla visione. 
Uh, come mi mancano le scene in ambienti oscuri di Guerre Stellari o Indiana Jones dove riuscivi lo stesso a distinguere ogni particolare.

Era un'altro modo di fare cinema, o forse così è più facile nascondere eventuali pecche degli effetti speciali come accadeva in Jurassic Park dove veniva usata la pioggia torrenziale invece del "non vedo una cippa"? 
Cioè non dico di fare "Biascica, apri tutto!" (chi ha capito è un intenditore), però il minimo sindacale un buon direttore della fotografia dovrebbe farlo, no? 
Perlomeno stavolta Prime Video ha messo nel menù un film che non è del tutto un pacco, valà... 

lunedì 23 dicembre 2024

WE ARE THE WORLD - LA NOTTE CHE HA CAMBIATO IL POP: DELLA SERIE CHI C'È C'È

 Giorno storico per la musica oggi perché, secondo IL FILM visibile su Netflix,


fu proprio il 23 dicembre del 1984 il giorno in cui a Harry Belafonte, all'epoca attivista per i diritti civili dopo essere stato cantante e attore, balenó in mente l'idea che poi diventerà il famoso U.S.A. For Africa. Harry parlò per la prima volta di quest'idea con Lionel Richie in un primo incontro prendendo spunto dal Do They Know It's Christmas dei BAND AID, i loro colleghi europei messi insieme da Bob Geldof. 
Idea concretizzatasi poi il 28 gennaio del 1985 quando l'ex voce dei Commodores, dopo aver presentato gli American Music Awards, vincendo anche una manciata dei premi, passerà la notte in uno studio di registrazione insieme a tanti altri che avevano partecipato a quello show che era un'occasione unica per averli tutti insieme. Lionel, per scrivere la canzone, aveva inizialmente pensato di contattare, ma senza risultato perché non rispondeva al telefono, Stevie Wonder che poi comunque parteciperà volentieri lo stesso al progetto. C'erano Michael Jackson, Tina Turner, Bruce Springsteen (pare l'inizio di una barzelletta...) e tanti altri intervenuti per registrare WE ARE THE WORLD insieme ad ancora tantissimi altri artisti invitati per l'occasione senza compenso alcuno.

In totale erano 45 fra coloro che hanno cantato da solisti oppure nel coro di gruppo perché dare proprio a tutti una frase della canzone era impossibile.. Della vicenda nel film vengono raccontati diversi aneddoti, come i disturbi che si sentivano mentre Cyndi Lauper cantava, attribuiti all'inizio ad un microfono difettoso, ma poi si scoprirà che la causa era tutta la chincaglieria che la cantante si portava addosso.

Altro caso è quello di Sheila E, batterista di Prince e anche cantante che sperava di avere una parte solista e invece rimase nel coro collettivo, per cui poi le è venuto il sospetto di essere stata invitata solo per portarsi appresso anche Prince, che infatti telefonó per dire che avrebbe partecipato facendo un assolo di chitarra, ma metteva la condizione di restare in un'altra stanza isolato. 
E pensare che si parlava sempre e solo delle fobie di Michael Jackson che non amava stare in mezzo alla folla, ma il piccoletto di Minneapolis a quanto pare oltre al genio creativo di manie ne aveva anche di più, forse. 
Tant'è che quella notte Prince non si fece vedere per niente come anche Madonna, altra grande assente che però non fu invitata perché allora non era considerata "abbastanza famosa", ma col senno di poi tutti capirono che fu uno sbaglio. 
Nel film vediamo anche Bob Dylan in totale imbarazzo nel cantare la sua parte ed Al Jarreau piuttosto ubriaco (prima della registrazione avevano brindato e il cantante aveva fatto qualche bis, tris e anche di più...) che fatica per mettere bene insieme la sua parte. 
Tutto il carrozzone era stato diretto con non poca fatica da QUINCY JONES (sempre sia lodato) fino alle 8 di mattina del successivo 29 gennaio 1985, quando la registrazione poteva finalmente considerarsi conclusa. 
Il resto rimane nella storia della musica... 

domenica 22 dicembre 2024

DEAR SANTA: I FARRELLY POLITICALLY CORRECT?

 Ascoltando Ale Cattelan alla radio (Deejay) stavo seguendo un discorso sul fatto che al cinema o nelle serie tv non si ride più come una volta, nel senso che, per non offendere nessuno, ormai le battute e le situazioni sono diventate molto più edulcorate di quando invece ci scompisciavamo per film come Tutti Pazzi Per Mary che è ormai del 1998.


Ed a pensarci bene è vero dato che succede infatti anche con Dear Santa dove i fratelli Farrelly sono tornati alla carica con un film natalizio in cui un bambino dislessico scrive la classica letterina a Babbo Natale, ma, invece di scrivere "to Santa", a causa del suo problema scrive "to Satan" e quella letterina, invece che al Polo Nord, arriva proprio laggiù in mano a... Jack Black che si presenta al bambino con l'intenzione di prendergli l'anima come di prammatica.


Quello che vedremo da lì in poi è quindi un film divertente, si, ma dei Farrelly bastardidentro che conoscevo c'è molto poco. 
Anzi, diciamo che il vero stile dei fratelli salta fuori proprio nella battuta finale sul fratellino del protagonista. 
Non dico altro però perché è Natale e sono buono anch'io, perciò niente spoiler. 
Da vedere? Ma si, se non altro per evitare quei FILM PACCO di cui ho già parlato, per Post Malone che fa... Post Malone,

e per il cameo non accreditato di Ben Stiller sotto un pesante makeup (ci ho messo un po' per capire che era lui) nel ruolo del "superiore" di Jack Black. 
Su Paramount +. 

sabato 21 dicembre 2024

I TRE CABALLEROS, OVVERO UN SABATO LATINO AMERICANO CON LA DISNEY

 Caro CASSIDY, non ti sto rubando la rubrica, stai tranquillo, anzi, la prima cosa che mi viene da pensare parlando di questo film Disney è che sono passati 80 anni dalla sua uscita, ma stiamo parlando della primissima uscita, cioè quella messicana, perché in quel periodo la casa di Walt e Roy stava praticando una politica di buon vicinato con il sudamerica cominciata con il precedente Saludos Amigos dove i protagonisti erano sempre Paperino e José Carioca.


I TRE CABALLEROS infatti (con locandina originale spiegazzata che mi piace così) era stato presentato in anteprima in Messico il 21 dicembre del 1944 e poi il febbraio successivo anche negli Stati Uniti. 
Per l'Italia invece dovremo aspettare addirittura il luglio del 1949 perché all'epoca funzionava così (e ancora grazie).

I tre, perché adesso al duo si è aggiunto il gallo pistolero Panchito, passano attraverso diversi episodi, così come era strutturato il film precedente, alternando animazione con parti filmate live action miste ai cartoni (sono sempre rimasto affascinato da quella magia Disney che farla adesso con la CGI non viene così bene), già allora come in Mary Poppins che invece è del 1964.
Durante le parti filmate si assiste, fra le altre cose, alle esibizioni di AURORA MIRANDA, sorella minore della famosa Carmen, quella famosa per il cesto di frutta sulla testa, per capirci, 

con anche DORA LUZ E CARMEN MOLINA a completare il cast non animato. 

Ecco, la musica del sabato (molto vintage questa per la verità, ma se non piace c'è sempre Tony Effe...) oggi arriva dalla Disney, ed essendo sotto Natale direi che ci può stare dato che, prima dell'arrivo di Disney +, la Rai farciva i palinsesti delle feste con i migliori film animati della casa americana. 
Quasi tutte le canzoni che si ascoltano qui nei 70 minuti del film riprendono dei classici messicani ai quali è stato modificato il testo per adattarlo ai personaggi. 
Nel 1977 il film verrà poi accorciato drasticamente per accompagnare la riedizione di L'Incredibile Furto Di Mr Girasole uscito in origine nel 1968,

con Dick (spazzacamino Bert) Van Dyke che interpreta un attore scambiato per un gangster, ed Edward G. Robinson e Henry Silva, cioè due che al ruolo del gangster erano decisamente abbonati, in un film in effetti molto poco conosciuto che ricordo di aver visto invece al cinema parrocchiale con la particolarità che la pellicola andava a velocità leggermente accelerata (non come le comiche di Ridolini, ma quasi) perché il proiezionista improvvisato non sapeva usare bene il proiettore. 
Vabbè, tanto era gratis... 

venerdì 20 dicembre 2024

DUE ATTRICI CHE CI LASCIANO

 Venerdì oggi in cui, purtroppo, si parla di addi come nel caso di Giuditta Saltarini,


per anni compagna di Renato Rascel, il "piccoletto" dello spettacolo con il quale si erano conosciuti sul set della serie tv vintage I Racconti Di Padre Brown

che vedeva protagonisti Rascel e Arnoldo Foà. 
Da allora l'attrice aveva condiviso con il marito gli spettacoli in tv e in teatro, continuando a partecipare poi da sola, dopo la perdita di Renato, a diverse produzioni televisive come, più di recente, anche a Il Maresciallo Rocca e Don Matteo. 
Giuditta è mancata ad 83 anni dopo una lunga malattia. 
Altro addio è nel cinema con Marisa Paredes,

78 anni e musa di Pedro Almodovar che l'ha diretta, come anche Victoria Abril, Carmen Maura, Penelope Cruz e Rossy De Palma, in molti dei suoi film. 

giovedì 19 dicembre 2024

L'EVOLUZIONE DEI COMPUTER VINTAGE

 Quel dicembre di 50 anni fa il mondo dell'informatica era in fermento poiché fino ad allora i computer erano stati degli armadi giganteschi con quelle classiche bobine che giravano, come si vedeva in certe serie tv che adoro.


Ecco... Se aguzzate la vista, dietro all'operativa della S.H.A.D.O. c'è proprio un computer con quelle bobine che dicevo... anche se guardando la foto lo so che si potrebbe pensare ad una parola in inglese che inizia lo stesso con bo...!!! 
Ma dicevo fermento, si, perché già dal 19 dicembre del 1974 cominciava il battage pubblicitario del nuovo oggetto del desiderio, ovvero il primo computer di dimensioni ridotte prodotto dalla ditta MITS del Nuovo Messico, con il nome Altair 8800

che verrà presentato ufficialmente il gennaio successivo e messo poi in vendita da marzo. 
Questo nome Altair così astronomicamente evocativo, agli appassionati di fantascienza deve per forza ricordare IL PIANETA PROIBITO, quello di Robby The Robot (pochi lo sanno che era doppiato da un giovane Alberto Lupo),

dove quel pianeta su cui atterrava Leslie Nielsen (senza ancora fare i casini di Frank Drebin) con il suo equipaggio, si chiamava appunto Altair IV, della costellazione Altair, tant'è che la bella figlia (madamadoré) del professor Morbius, il quale non gradiva per niente l'intrusione, portava il nome di Alta.

Ma, anche se è meno avvenente di Anne Francis (Alta), torniamo allo scatolotto, cioè al computer che stava per arrivare il cui nome, in realtà, era stato preso da un episodio di Star Trek (sempre nello spazio siamo comunque) e che, appunto, aveva dimensioni molto ridotte rispetto ai predecessori e, sempre restando nel tema della fantascienza, ricordava da vicino certe consolle viste sempre in quella stessa serie tv britannica di nome U.F.O.

(ho detto di guardare la consolle... la Moonbase Girl, Joan Harrington, ovvero l'attrice Antonia Ellis, ha una funzione puramente decorativa, giusto per completare la foto😜). 
Notare poi il particolare non da poco (che fa subito fantascienza) dei caratteri  he compongono la scritta sul frontale

che sono gli stessi che verranno usati in SPAZIO 1999, altra serie tv cult che era in lavorazione nello stesso periodo con la stessa produzione di U.F.O. (anzi, doveva esserne il seguito, in realtà), cioè Gerry & Sylvia Anderson,

quei due coniugi (poi separati) che a cavallo degli anni 60 e i primi anni 70 hanno fatto sfracelli in tv tra fantascienza, modellini e marionette, facendo capolino anche al cinema con un film misconosciuto, ma molto interessante che era DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO, dove già apparivano quelle consolle, ma proprio le stesse insieme a veicoli e tute spaziali, perché infatti verranno riutilizzate poi in U.F.O., che mica si butta via niente. 
Tale computer necessitava comunque di un'interfaccia per collegarlo ad un video come i PC classici, quelli fissi che useremo poi anche noi in casa, dato che per il momento i portatili erano ancora nel limbo della fantascienza.

Non ricordo infatti una serie tv o un film vintage di quei primi anni 70 dove si vedessero già dei computer simili agli attuali laptop, nemmeno in Star Trek che invece aveva già di suo inventato gli StarTac a conchiglia prima della Motorola. 
Tuttavia si può dire che anche stavolta la fantascienza aveva anticipato quello che poi sarebbe arrivato davvero nella realtà, ma per il teletrasporto... beh, ci stiamo ancora lavorando... 

mercoledì 18 dicembre 2024

IL ROBOT SELVAGGIO: PER METTERE A DURA PROVA ANCHE LE CANAGLIE PIÙ CANAGLIE

 La DreamWorks batte sul tempo la Disney e fa uscire il suo film natalizio molto prima di Mufasa, ma entrambi non hanno nulla a che vedere con il Natale vero e proprio, se non che qui ci si passa un inverno insieme agli animali della foresta.


Sto parlando di Il Robot Selvaggio, che infatti ho visto ormai più di un mese fa, e son contento di averlo fatto, dove c'è un robot creato per essere al servizio degli umani, che per errore finisce su un'isola abitata solo da animali ed un piccolo di oca che esce dal guscio, per l'effetto del l'imprinting, crede che sia sua madre. 
Da lì si parte con tutta una serie di avventure duranti le quali il robot farà la conoscenza e amicizia (con anche qualche contrasto) di tutti gli abitanti dell'isola, aiutandoli a passare anche il rigoroso inverno che arriva, mentre il piccolo volatile si dovrà preparare per la normale migrazione con tutti i suoi simili. 
Ad un certo punto ho pure fatto un "salto in lungo e in largo con il balzo di rimbalzo" per una chiara citazione di Laputa - Castello Nel Cielo di Miyazaki

quando ho visto il robot con il muschio addosso. 
E l'altra citazione riguarda invece le sentinelle di Matrix, anche se nel film delle Wachowski erano molto più minacciose,

nonché quel "Moriremo tutti!" buttato lì in una scena concitata e che secondo me arriva dritto da La Gang Del Bosco.

Grandi chicche del doppiaggio originale con le voci di Katherine O'Hara, Ving Rhames, Mark Hamill, Pedro Pascal, Bill Nighy, ma anche quello italiano è perfetto. 
Si parla già di un sequel basato sul secondo libro di Peter Brown, La Fuga Del Robot Selvaggio (ma sulla carta in origine il robot era "selvatico") ed io non posso che esserne felice perché... eh, si, perché la maledetta DreamWorks mi ha smosso qualcosa o forse mi è finito un robot nell'occhio...

martedì 17 dicembre 2024

VITA DA CARLO 3: PERCHÉ SANREMO È SANREMO!

 Allora... Devo dire innanzitutto che dopo quel FILM "sóla" (che cerco di dimenticare, ma non ci riesco) avevo diffidato della serie Vita Da Carlo quando stava ancora su Prime Video.


Ma la terza stagione, passata già dalla seconda su Paramount +, vede Carlo Verdone che viene proposto come direttore artistico del Festival Di Sanremo e la cosa mi ha messo una certa curiosità dato che sono uno dei pochi che dice apertamente che Sanremo lo guarda ancora, ci sia chi ci sia.
Certo, con l'aiuto di Raiplay però, così non mi tocca fare le ore piccole, ma questo è un'altro discorso. 
Quindi vedere Carlo Verdone, che in realtà ha davvero qualche legame con la musica perché suona la batteria (lo ha fatto anche con Venditti), impegnato in una faccenda che già di suo desta il mio interesse è una cosa di cui non mi sentivo di saltare a pié pari.

Anche perché questo Festival così come lo conosciamo sembra che prima o poi potrebbe anche cambiare aspetto dato che si parla di altre città interessate alla manifestazione, quindi potrebbe non essere più solo legato alla cittadina ligure in provincia di Imperia (da tempo viene chiamato infatti Festival Della Canzone Italiana, seppure l'attenzione sia sempre più puntata sul personaggio che sul brano in gara), ma anche finire sotto qualche altra rete televisiva dato che la Warner Bros, che ha anche grossi interessi musicali, è la proprietaria della Nove e nel frattempo si è già presa Amadeus... così per portarsi avanti... 
Ma per ora sono solo gossip e per stavolta Carlo Conti rimarrà a condurre il tutto dall'Ariston come da copione. 
E a proposito di copione, tornando alla serie tv, parlando di musica e televisione non potevano mancare camei di personaggi famosi ad interpretare loro stessi, e ce ne sono tanti da Serena Dandini a Roberto D'Agostino, ad Ema Stockolma, nonché diversi cantanti, ovviamente dato che si parla di Sanremo. 
Tutto bene, ma comunque adesso non so dire se andrò a recuperare le stagioni precedenti dove nella prima l'attore romano viene proposto come sindaco della sua città e nella seconda cerca di fare del "cinema d'autore" dato che, nella maggioranza dei casi, ti va bene una volta "sóla"... 

lunedì 16 dicembre 2024

SPAGNA E FRANKENSTEIN JUNIOR HANNO QUALCOSA "QUASI" IN COMUNE

 Mentre ieri sono caduti i 50 anni dell'uscita nelle sale statunitensi di Frankenstein Junior, del quale ho parlato già in occasione del suo RITORNO NELLE SALE sotto Halloween e ancora almeno un altro paio di volte in altre occasioni, oggi è il giorno di un altro compleanno che tocca ad una nota cantante italiana, la quale raggiunge invece lei quota 70, e, anche se dire l'età di una signora dicono che non sia carino, io lo posso fare perché son canaglia di mio.


Sto parlando di Ivana Spagna, che nel periodo "disco" si firmava solo Spagna e aveva, in quel 1986, lanciato una moda tutta di giacche con alamari e pizzi che mischiava un po'l'Adam Ant pirata/ussaro con la Madonna dell'epoca,

ed una capigliatura leonina (anche un po' la Bride Of Frankenstein della foto in apertura, se vogliamo restare in tema di anniversari, eh...) anche quella diventata in quel periodo il suo marchio distintivo. 
Dalle discoteche poi passerà per Sanremo cantando in italiano con il nome completo come anche in Il Re Leone della Disney mettendo da parte definitivamente quella criniera cotonata (che però vedi che era già negli anni 80 come un presagio).

Ci vuole certo una sua canzone adesso, ma invece delle solite Easy Lady o Call Me o, appunto, quella del film (che tuttora canta quando fa delle ospitate nei programmi tv oppure nei locali estivi), preferisco postare una piccola chicca abbastanza rara che avevo in radio nei primissimi anni 80, cioè un 45 giri a nome di Yvonne Kay dove l'Ivana appariva già con i capelli sparati (eh... questo voleva dire stare negli anni 80), ma ancora castani, con il quale debuttava ed era una cover italo disco della nota I'VE GOT THE MUSIC IN ME


che nei primi anni 70 era cantata da Kiki Dee, quella del duetto con Elton John più o meno dello stesso periodo. 
Auguri Ivana! 

domenica 15 dicembre 2024

A CHRISTMAS KISS - UN NATALE AL BACIO: ATTENZIONE PERÒ...

 Prime Video continua con gli scherzi natalizi, che forse non sa che si fanno a carnevale, ma vabbè...


Il film A Christmas Kiss - Un Natale Al Bacio, non è un film con la nota rock band di Detroit fondata da Gene Simmons e Paul Stanley, ma una commedia zuccherosa dove un'assistente si innamora del fidanzato della sua odiosissima capa dopo che è scappato un bacio malandrino in ascensore, ma lui fino all'ultimo non la riconosce perché lei era truccata in un modo che al confronto Lady Gaga pare una personcina timida e modesta. 

Ecco, il film sulla piattaforma viene presentato come del 2024, ma qualcosa non mi quadra da subito perché già quel makeup cominciava a farmi pensare addirittura agli anni 80/90, e poi le immagini sembravano dei 4:3 ritagliati in 16:9, finché ad un certo punto salta fuori pure un Blackberry, ed io di Berry tollero solo Halle...

Mmmh... Qui "sola" ci cova. 
Al che da un rapido controllo su internet allora scopro che il film in realtà è del 2011 ed è una delle solite produzioni a bassissimo costo fatte in serie delle quali si fa le scorte Tv8 per i suoi PALINSESTI NATALIZI
Brutto, banale, recitato male, ma forse quindici anni fa poteva sembrare accettabile... per Tv8, che però non esisteva ancora perché nel 2011 era ancora MTV dopo che, da tv tutta musicale, aveva cominciato ad allargare il suo pubblico diventando un po' meno settoriale

(eh si, mandava in onda anche Neon Genesis Evangelion per cui la ringrazio tuttora) e con la quale ridevamo molto meglio per cose come Scrubs... 

THE CREATOR (QUELLO SENZA LA "S" FINALE)

 Su Prime Video c'è The Creator, da non confondere con l'inguardabile CREATORS - THE PAST , dato che questo è un film di fantascienz...