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giovedì 19 giugno 2025

CI RISIAMO CON LE PARTENZE E NON SONO QUELLE DELLE VACANZE

 Lasciatemi salutare oggi per l'ultima volta un po' di nomi più o meno di fama, ma che magari avete già visto anche se non sapete proprio come si chiamano, come Giovanni Di Cosimo trombettista della band di Propaganda Live, già nella formazione all'epoca di quando il programma era sulla Rai e si chiamava Gazebo, ovvero quello ora su La7 che ti fa capire la politica meglio di tanti TG, con l'aggiunta che fa anche sorridere.


Giovanni ci ha lasciati improvvisamente a 61 anni e, per una macabra coincidenza, sempre da Propaganda Live era già mancata ad aprile Valentina Del Re, 44 anni e violinista del gruppo, la quale stava lottando da tempo con una malattia.

Ancora come la SCORSA SETTIMANA, dal mio mondo televisivo fantascientifico di Spazio 1999, devo segnalare la scomparsa di Clifton Jones, 87 anni, ovvero l'addetto dei computer David Kano.

Cognome questo che diventerà anche uno dei prodotti italo-disco di grande successo con ANOTHER LIFE dove la voce solista però non era ovviamente Clifton, ma Glen White.

Locato più indietro nel tempo del cinema neorealista in bianco e nero era Enzo Staiola, cioè l'attore bambino di Ladri Di Biciclette che se n'è andato ad ormai 85 anni.

Addio anche al "fratello" di Renato Pozzetto, ovvero Pietro Ghislandi, 68 anni, che faceva il controcampo inquadrato di spalle nel film È ARRIVATO MIO FRATELLO


del 1985 nelle scene dove i due personaggi di Pozzetto, con caratteri opposti, apparivano entrambi, e l'anno dopo arrivò in finale a Fantastico dove qualcuno lo ricorderà come ventriloquo con il pupazzo Sergio.

Sempre legato al cinema, ma sopratutto ai programmi tv della Gialappa's, anche il nome di Gianfranco Butinar, comico imitatore, ma che aveva interpretato Franco Califano (uno dei suoi tanti personaggi in repertorio) in Non Escludo Il Ritorno.

Gianfranco aveva 51 anni e lo ha stroncato un infarto. 
Infine dal cinema simile a quello della mitica FAMIGLIA CARDONA segnalo anche la scomparsa a 93 anni di Manuel Zarzo, attore spagnolo che è apparso anche in diverse pellicole italiane semi-scrause di fine anni 70 con alieni, quelle nate dopo il grande successo di Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo, ma di livello (e budget) parecchio più basso come INCONTRI CON GLI UMANOIDI,

film italiano in circolazione anche come Uragano Sulle Bermude - L'Ultimo S.O.S., cosa che, come ho già detto altre volte, non è mai un buon segno trovare questi cambi di titolo e lo dico perché un amico aveva noleggiato una VHS (non ricordo quale) e presto si è accorto che stava vedendo lo stesso film che aveva visto qualche anno prima e non era Psycho di Gus Van Sant.

Tra i suoi tanti film girati in Italia c'è anche la dualogia dei SETTE UOMINI D'ORO di Marco Vicario (quello SPAZIALE non c'entra) dove era Alfonso lo Spagnolo. 
Addio quindi a Giovanni, Valentina, Clifton, Enzo, Pietro, Gianfranco e Manuel. 

lunedì 9 giugno 2025

FANTASCIENZA CULT IN TV PER ALCUNI AMICI CHE NON CI SONO PIÙ

 Oggi tornano in scena insieme le mie due serie tv preferite che sono SPAZIO 1999U.F.O.


La prima poiché è morto ad 83 anni l'attore britannico Prentis Hancock l'interprete del pilota Paul Morrow nella prima, meravigliosa, inimitabile stagione e che purtroppo non vedrà riconfermato il suo personaggio dato per morto senza tante spiegazioni nella pessima seconda passata in mano agli americani, quella, per capirci, con la mutaforma Maya; pare che nella sceneggiatura si parlasse di uno scafandro da astronauta difettoso che ne avrebbe causato il decesso, ma evento che non è mai stato dichiarato nella serie. 
Nella sua filmografia ci sono anche alcuni episodi di DOCTOR WHO


nelle versioni di John Pertwee e di Tom Baker, dove magari non è immediatamente riconoscibile poiché non ha i caratteristici baffi di Paul Morrow. 
La seconda serie di cui si parla oggi, e anche la più glam delle due, riguarda l'anniversario caduto proprio ieri per i 20 anni della scomparsa di Ed Bishop, ovvero l'attore che interpretava il comandante Ed Straker.

Attore statunitense Ed, prestato alla serie britannica alla quale era arrivato avendo già partecipato a DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO, film che aveva la stessa squadra di produzione e che fornirà alla serie oggetti, auto, scenografie e anche intere sequenze nonché altri attori oltre a Bishop che avevo conosciuto personalmente dimostrandosi una persona estremamente affabile, proprio come se fosse un mio amico di vecchia data, e forse mai valutato veramente per quella che è stata la sua bravura nel cinema.

Prima della serie cult lo avevamo visto anche in una micro apparizione in Agente 007 Si Vive Solo Due Volte e poi in una brevissima sequenza di 2001 Odissea Nello Spazio dove non pronunciava alcuna battuta

(ma pare che la sua parte in origine fosse più lunga e sarebbe stata tagliata via nel montaggio finale), quindi nel 1971 lo ritroveremo sul set di James Bond un po' più a lungo in Agente 007 Una Cascata Di Diamanti in cui era un tecnico piuttosto ingenuo 

che si lasciava perculare da Sean Connery ritornato in servizio (segreto) dopo la pausa coperta da Lazenby, cioè tutto il contrario del comportamento che aveva invece il glaciale e deciso comandante della S.H.A.D.O., vero simbolo della serie tv di Gerry & Sylvia Anderson,

insieme alle divise del personale femminile, sicuramente improbabili, ma siamo sinceri... chi, tra il pubblico maschile, se le scorderà mai?
Di Ed Bishop si può ricordare anche il personaggio del Reverendo in 500!,

misconosciuto film commedia italiano con, fra gli altri, Marina Massironi, Marcello Cesena e Ugo Dighero (il mondo della Gialappa's) che non sono mai riuscito a vedere, ma che rimane una mia mission impossible da portare a termine, sicuramente meno rischiosa di quelle di Tom Cruise. 
Tra l'altro poco prima di Ed, il 3 giugno del 2005 era già mancato Michael Billington, l'interprete di Paul Foster nella stessa serie tv,

quindi anche per lui sono 20 anni dalla sua morte. 
Attore che però non ho mai avuto il piacere di conoscere di persona. 
Goodbye quindi a Prentis e naturalmente ancora un ricordo per l'amico Ed e anche Michael. 

giovedì 6 febbraio 2025

GEORGE & MILDRED... E QUELLO CHE LI RIGUARDA

 Serie tv vintage e british questa George & Mildred, che è lo spinoff di Un Uomo In Casa, altra serie da non confondere con il remake americano Tre Cuori In Affitto con John Ritter (forse, di primo acchito, i più ricordano quella infatti) e anche qui due coinquiline, una bruna e una BIONDA.


George & Mildred erano i due anziani vicini di casa dei tre giovani conviventi sotto lo stesso tetto che, proprio per tale promiscuità, non erano ben visti dai due senior. 
Tanto fu il successo della sitcom inglese che vennero creati due spinoff, uno su Robin Trip (l'uomo in casa del trio) e l'altro sui due vicini che avevano anche la caratteristica di spostarsi con un sidecar. 
Succede di parlare oggi di queste serie tv poiché è mancato di recente Brian Murphy, ovvero il George di Mildred. 

Brian aveva 92 anni e voglio ricordarlo oggi con le SIGLE ORIGINALI delle serie che lo riguardano anche se nella prima delle DUE SIGLE loro due non compaiono.

Con queste immagini ho la certezza di sbloccare comunque qualche ricordo a parecchie persone. 
Purtroppo esiste anche una SIGLA ITALIANA brutta brutta brutta e dimenticabilissima, dato che è pure totalmente fuori luogo, cantata dal duo Gin & Tonic dove la ruvida voce maschile è quella di Bruno D'Andrea, cioè il cantante di NA-NO-NA-NO (MORK & MINDY, che pure quella era una serie spinoff). 

In quegli anni, per subdole strategie di marketing per vendere dischi, si usava fare così (dubito però che la canzone di George & Mildred abbia venduto qualche copia) ed era successo anche per SPAZIO 1999 nella seconda stagione dove nei titoli di coda si sentiva l'orrenda CANZONCINA (pure questa completamente fuori luogo) degli Oliver Onions,

(qui però nel video l'audio è stato montato sulla sigla di apertura) che poi non era altro che un riciclo di un'altra loro canzone precedente dal titolo MISS ROBOT e presa dalla colonna sonora che avevano composto per Pari E Dispari, uno dei tanti film con Bud & Terence,

mentre nel caso di Mork era andata decisamente meglio e difatti quella canzone tutti la conosciamo a memoria anche se ha pure quella il suo bel gusto trash.

Ma tanto lo sapete che qui, su questo blog il trash capita spesso e volentieri... 

giovedì 19 dicembre 2024

L'EVOLUZIONE DEI COMPUTER VINTAGE

 Quel dicembre di 50 anni fa il mondo dell'informatica era in fermento poiché fino ad allora i computer erano stati degli armadi giganteschi con quelle classiche bobine che giravano, come si vedeva in certe serie tv che adoro.


Ecco... Se aguzzate la vista, dietro all'operativa della S.H.A.D.O. c'è proprio un computer con quelle bobine che dicevo... anche se guardando la foto lo so che si potrebbe pensare ad una parola in inglese che inizia lo stesso con bo...!!! 
Ma dicevo fermento, si, perché già dal 19 dicembre del 1974 cominciava il battage pubblicitario del nuovo oggetto del desiderio, ovvero il primo computer di dimensioni ridotte prodotto dalla ditta MITS del Nuovo Messico, con il nome Altair 8800

che verrà presentato ufficialmente il gennaio successivo e messo poi in vendita da marzo. 
Questo nome Altair così astronomicamente evocativo, agli appassionati di fantascienza deve per forza ricordare IL PIANETA PROIBITO, quello di Robby The Robot (pochi lo sanno che era doppiato da un giovane Alberto Lupo),

dove quel pianeta su cui atterrava Leslie Nielsen (senza ancora fare i casini di Frank Drebin) con il suo equipaggio, si chiamava appunto Altair IV, della costellazione Altair, tant'è che la bella figlia (madamadoré) del professor Morbius, il quale non gradiva per niente l'intrusione, portava il nome di Alta.

Ma, anche se è meno avvenente di Anne Francis (Alta), torniamo allo scatolotto, cioè al computer che stava per arrivare il cui nome, in realtà, era stato preso da un episodio di Star Trek (sempre nello spazio siamo comunque) e che, appunto, aveva dimensioni molto ridotte rispetto ai predecessori e, sempre restando nel tema della fantascienza, ricordava da vicino certe consolle viste sempre in quella stessa serie tv britannica di nome U.F.O.

(ho detto di guardare la consolle... la Moonbase Girl, Joan Harrington, ovvero l'attrice Antonia Ellis, ha una funzione puramente decorativa, giusto per completare la foto😜). 
Notare poi il particolare non da poco (che fa subito fantascienza) dei caratteri  he compongono la scritta sul frontale

che sono gli stessi che verranno usati in SPAZIO 1999, altra serie tv cult che era in lavorazione nello stesso periodo con la stessa produzione di U.F.O. (anzi, doveva esserne il seguito, in realtà), cioè Gerry & Sylvia Anderson,

quei due coniugi (poi separati) che a cavallo degli anni 60 e i primi anni 70 hanno fatto sfracelli in tv tra fantascienza, modellini e marionette, facendo capolino anche al cinema con un film misconosciuto, ma molto interessante che era DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO, dove già apparivano quelle consolle, ma proprio le stesse insieme a veicoli e tute spaziali, perché infatti verranno riutilizzate poi in U.F.O., che mica si butta via niente. 
Tale computer necessitava comunque di un'interfaccia per collegarlo ad un video come i PC classici, quelli fissi che useremo poi anche noi in casa, dato che per il momento i portatili erano ancora nel limbo della fantascienza.

Non ricordo infatti una serie tv o un film vintage di quei primi anni 70 dove si vedessero già dei computer simili agli attuali laptop, nemmeno in Star Trek che invece aveva già di suo inventato gli StarTac a conchiglia prima della Motorola. 
Tuttavia si può dire che anche stavolta la fantascienza aveva anticipato quello che poi sarebbe arrivato davvero nella realtà, ma per il teletrasporto... beh, ci stiamo ancora lavorando... 

venerdì 13 settembre 2024

SPAZIO 1999 AL CINEMA, MA SOLO IN U.K.

 Settimana questa in cui la Luna torna spesso protagonista perché a Londra questo weekend sarà un weekend spaziale dato cade l'anniversario dei 50 anni di SPAZIO 1999 e sarà celebrato con la proiezione di una versione ampliata di Separazione (Breakaway), il primo episodio della serie che potrebbe benissimo essere un film a sé stante e che, rimasterizzato in HD, verrà presentato in formato widescreen per una vera esperienza cinematografica.

Gerry e Sylvia Anderson cominciarono a lavorare al progetto nel 1973, e quella che nell'ambiente viene chiamata "copia-lavoro" venne realizzata e ultimata con tecnica cinematografica nel 1974 (gli episodi successivi avranno un aspetto più televisivo, ma sempre con scene "forti" per l'epoca) e per questo sono stati considerati oggi i 50 anni anche se la prima trasmissione in U.K. fu nel 1975 e in Italia l'anno successivo. 

Nonostante adesso siano ENTRAMBE DISPONIBILI su Raiplay, non mi stancherò mai di consigliare di evitare come la peste la seconda stagione, quella dove c'era la mutaforma Maya


(anche se so benissimo che molti ricordano solo lei) e mostrilli ridicoli, perché era stata rimaneggiata dagli americani (Fred Freiberger) al punto che pareva diventato uno show per bambini tipo La Melevisione, giuro! 
Questa di Londra invece sarà un'occasione unica per tutti i fan per celebrare la serie in un giorno particolare, quello di oggi, 13 settembre 2024, perché era appunto il 13 settembre, ma del 1999, che si verificava, nella serie, come si vede nei meravigliosi TITOLI DI TESTA, l'evento, il disastro che mandava la luna fuori dalla sua orbita terrestre.

Alla proiezione è stato invitato anche Orso Maria Guerrini che, insieme ad altri attori italiani, aveva partecipato come guest in alcuni episodi facendo risultare il prodotto come una co-produzione Rai, ma nel lavoro effettivo di sceneggiatura e quant'altro la nostra emittente non ci mise proprio niente. 
Nei due giorni successivi ci saranno invece conventions e raduni a tema tipo quelli che fanno i trekkers buffi

(perlomeno i maschietti, mentre le femminucce hanno quel qualcosa di gradevole che non guasta) salutandosi alla maniera vulcaniana. 
Ma forse non tutti sanno che già allora nel 1974 si provò a presentare "Separazione" in versione lungometraggio al Festival di Cannes, probabilmente per sfruttare tutte le riprese girate dal regista Lee H. Katzin. Purtroppo, il tentativo non si concretizzò ed un primo montaggio, della durata di 72 minuti, venne ridotto a 52 perché molte scene furono eliminate. 
Ora, per la prima volta, la maggior parte di queste scene perdute è stata ripristinata grazie alle possibilità digitali che se vuoi ti ricreano ad hoc anche una nuova canzone dei Beatles e da stasera si torna nello spazio,

perlomeno a Londra, sperando poterlo vedere quanto prima anche da noi perché personalmente non ho mai smesso di avere la testa fra stelle e sono contento così. 

mercoledì 20 marzo 2024

SPAZIO 1999 E GUERRE STELLARI HANNO QUALCOSA IN COMUNE

 Cultori della fantascienza e della fantasia (ma non solo) in lutto per l'addio a Michael Culver, 85 anni ed uno degli interpreti di SPAZIO 1999, in particolare era una delle guest star nell'episodio Il Pianeta Incantato,


quello del pianeta Piri dominato da una gynoide, cioè una splendida androide femmina sotto mentite spoglie che, oltre ad essere l'unico abitante del pianeta, soggiogava tutti quelli che vi mettevano piede, compreso il pilota Pete Irving da lui interpretato, facendo loro provare una sensazione di appagamento e felicità artificiale. 
A proposito, oggi casualmente è la Giornata Internazionale della Felicità istituita dall'ONU, cosa che detta in questo periodo così pregno di guerre sembra un vero e proprio ossimoro, ma tant'è. 
Comunque sul pianeta Piri stanno lì tutti beati e felici a fare niente, ma in realtà resi completamente apatici come dei vegetali e quindi destinati ad una morte certa, finché non ti arriva bello bello il comandante Koenig,

che rimane immune dal fascino della bella schiava del Grande Guardiano nonostante tutte le sue avances, e decide di "risvegliare" il suo intero equipaggio intontito dai poteri occulti del robot, riportando tutti alla realtà con un colpo di laser ben assestato. 
Episodio stampato nella mente di tutti i fans della serie proprio per quella scena in cui si vede il robot a terra con il volto aperto bruciato dal laser

tipo Yul Brynner ne Il Mondo Dei Robot, e attrice, Catherine Schell che lo interpretava, che tornerà nella seconda tremenda stagione passata in mano a quel danno ambulante di Fred Freiberger, dove sarà l'aliena mutaforma Maya adottata dal personale della base Alpha, una trovata del produttore buttata lì un po' per scimmiottare Spock che faceva parte dell'equipaggio dell'Enterprise in Star Trek, 

e che, a vederla oggi con quelle basette (seppure disegnate) qualcuno dice ironicamente che potrebbe essere la sorella di Wolverine. 
Il nostro Michael invece lo ritroveremo poi in L'Impero Colpisce Ancora nei panni militareschi dell'ufficiale Needa soffocato da Darth Vader "con la sola imposizione delle mani" per una mancanza in questa famosa scena in cui il nero Signore accetta, si, le scuse del capitano, ma a modo suo.

E purtroppo c'è un lutto anche nel calcio perché non ce l'ha fatta Joe Barone, 58 anni, direttore generale della Fiorentina ricoverato domenica dopo un malore.
Le sue condizioni erano da subito apparse molto gravi.

Goodbye Michael and Joe. 

domenica 31 dicembre 2023

I SOLITI CONTI DI FINE ANNO

 Anche in questo 2023 posso dire di avere mantenuto una costante come mi ero prefissato, cioè quella di pubblicare un post ogni giorno riguardante i miei interessi principali ed anche eventi eclatanti.


Nessuna pretesa da parte mia di ergermi a critico cinematografico, televisivo o musicale, ma solo un semplice resoconto di quello che le mie rètine e padiglioni auricolari hanno potuto testare, a volte con piacere, altre con somma schifezza senza girarci troppo intorno. 
Fra i grandi piaceri c'è stato il ritorno della PRIMA STAGIONE di Spazio 1999 in alta definizione su RaiPlay, una delle mie serie preferite, e so di non essere il solo, con appena arrivata, come annunciato a Lucca Comics, anche la seconda

che però era, come dicevo prima, una somma schifezza della quale si potranno salvare al massimo un paio di episodi, e lo dicevano anche gli attori che la stavano interpretando, ma ormai avevano firmato quel contratto e non potevano fare altro per non pagare penali altissime. 
Per il cinema sospeso come il caffè a Napoli, cioè quello per cui ormai pare una consuetudine lasciare la storia lì a metà, nei miei gusti TOM CRUISE svetta su SPIDERMAN animato e la TORETTO family, con due ore e mezza che filano via bene fra salti nel vuoto in moto e scorribande in 500 pimpata sulle strade di Roma. 
Gli addii famosi purtroppo ci sono stati inevitabilmente, ma di certo il personaggio che non è passato inosservato quest'anno è stato Morgan per tutta una serie di motivi che non devo certo ripetere, e pensa che non si tratta del suo nuovo disco con il testo scritto da Pasquale Panella, anche se c'entra comunque la musica, con solo un paio di punti in cui mi trovo in disaccordo con lui, cioè uno l'insulto gratuito a SELINUNTE, e l'altro lo sbeffeggiamento a X-Factor del disco di Annalisa, dato che io ho ascoltato per intero il suo E Poi Siamo Finiti Nel Vortice

e devo dire che invece come album è un prodotto pazzesco dal punto di vista della produzione anche se è certamente un disco pop leggero con nessuna pretesa cantautorale. 
Ma davvero ce ne fossero dischi fatti così bene. 
E lo dice uno che adora Battiato, Genesis e Bowie esattamente come Marco Castoldi, magari però forse con una mente più aperta e onnivora dell'ex Bluvertigo. 
Un Morgan comunque superato sul filo di lana però da una faccendaccia di pandori malandrini (anche uova di Pasqua) che implicano invece la sua diretta nemesi.
Ok poi guerre e femminicidi che ti fanno domandare verso dove diavolo stiamo andando a finire (e non solo l'anno, benineteso), implorando un castigo divino che rimetta a posto tutto; poi però pensi che mille guerre e violenze del passato sono state sponsorizzate proprio dalla religione chiaramente travisata nei suoi contenuti e significati e ragioni di essere, per cui pensi che ci sia ben poco da fare e, anzi, forse ci meritiamo anche di peggio. 
Ma torniamo sulla musica che invece viene sempre più contaminata dagli autotune sporcando, per colpa di Blanco, anche un disco di MINA, la quale viene a sorpresa pure remixata DANCE mentre di suo fa uscire un disco tutto nuovo, e francamente brutto, di cui non ho avuto proprio il coraggio di parlarne su queste pagine. 
Ma forse per me l'evento musicale più eclatante di quest'anno, dopo il RITORNO dei Beatles, è stato l'addio definitivo dei Kiss veri e propri per lasciare il posto a quelli DIGITALI


che, al contrario degli originali, non invecchieranno mai e quindi probabilmente ne tornerò a parlare anche tipo nel 2123 e oltre dove mi troverete sempre ad attendervi, magari, chissà?, anch'io in versione digitale tipo Max Headroom. 

Buon anno! 

venerdì 28 luglio 2023

ADDIO A SINEAD O'CONNOR E ALLA VOCE UFFICIALE DI CLINT EASTWOOD

 Uno dei personaggi di spicco della scena musicale irlandese è mancato un paio di giorni fa.


Sto parlando di Sinead O'Connor, 56 anni, che, dopo il grande successo del suo secondo album ottenuto grazie alla canzone NOTHING COMPARES 2 U, scritta da Prince, ma da lui, in realtà, mai apprezzata nella versione della cantante, ha preso una china discendente, anzi un vero e proprio burrone di vicende con le quali si è giocata l'immagine e la carriera, la più clamorosa delle quali è stata quando in diretta tv ha strappato davanti alle telecamere una foto di Papa Giovanni Paolo II definendolo "il vero pericolo da combattere", riferendosi alle vicende di pedofilia in cui era implicata la Chiesa. Difatti successivamente durante un concerto al Madison Square Garden verrà pesantemente fischiata dal pubblico fino a farla scoppiare in lacrime. Tuttavia lei era fermamente convinta delle sue azioni e del fatto che il suo vero problema fosse stato il successo del singolo scritto da Prince e non l'azione fatta in tv, sentendosi invece più legata al suo primo album da dove era stato estratto il singolo MANDINKA.


In tempi recenti si era convertita all'Islam ed aveva perduto il più grande dei suoi 4 figli trovato morto suicida, con pure lei stessa che aveva più volte minacciato un gesto estremo. 
Altra grande perdita l'abbiamo avuta nel mondo del doppiaggio, quello ancora da ammirare come il miglior doppiaggio al mondo, perché è mancato ad 84 anni Michele Kalamera,

la storica voce italiana di Clint Eastwood e non solo, poiché, oltre ad aver doppiato moltissimi altri attori, per molti di noi appassionati di SPAZIO 1999, il comandante John Koenig (Martin Landau) della Base Alpha parlava italiano grazie a lui. 
Inoltre era stato anche nel mondo della musica grazie a Caparezza che lo aveva voluto, insieme ad altri doppiatori famosi, a fare un cameo nel suo album Le Dimensioni Del Mio Caos.

Addio Sinead e Michele.

domenica 21 maggio 2023

C'ERA UNA VOLTA UNO CHE SUONAVA CON PHIL COLLINS, UN ALTRO CON MORRISSEY E...

 Durante lo scorrere di questa settimana ci siamo perduti un bassista scozzese il cui nome non è uno di quelli che ti fa dire "È lui!", ma è un musicista che abbiano sentito suonare senza alcun dubbio tutti indistintamente.


Sto parlando di John Giblin, 71 anni, il cui strumento è stato al servizio di artisti come Peter Gabriel, Kate Bush, Simple Minds, con anche collaborazioni in Italia con Lucio Battisti, Eros Ramazzotti, Franco Battiato e Claudio Baglioni. 
La sua versatilità lo fa entrare a cavallo degli anni 70 e 80 nella band jazz-rock-fusion dei Brand-X dividendosi i brani con il padrone di casa Percy Jones (un vero fuoriclasse del basso) e dove alla batteria suonava un barbuto Phil Collins in parallelo con i Genesis.

Cioè mica degli scappati di casa eh, anche se a guardarli in questa foto in effetti lo sembravano... 
E infatti, sempre a cavallo degli anni 70 e 80, se avete acquistato qualche disco come Duke dei Genesis, per esempio,

(tipico esempio di album che non si deve giudicare dalla copertina) all'interno della busta trovavate le foto con tutta la loro discografia (Foxtrot, A Trick Of The Tail, Selling England By The Pound, ecc...), ma anche quella dei Brand-X che pure loro si fregiavano di immagini molto particolari come questa che mi incuriosiva non poco.



Ammettiamolo. 
Non si può rimanere indifferenti davanti ad un tale copertina, e di copertine interessanti ne avevo già parlato riguardo a quella di DREAMS di Grace Slick, di cui ero segretamente innamorato, ma all'epoca non c'era Youtube, né Spotify, cioè non c'era internet, ecco, perciò se volevi ascoltare un disco, o te lo compravi o approfittavi di un amico che te lo registrava su una cassetta come ho potuto fare con Pink Floyd e Genesis. 
Ma nessuno, dico, nessuno che conoscessi aveva idea di chi fossero i Brand-X. 
Quindi solo in tempi più recenti poi, grazie alla rete, ho avuto anche la possibilità di ascoltarlo quel disco dalla copertina bizzarra, rendendomi conto che non sono certo facili i lavori di questo simpatico complessino.

Per fare un esempio, questo VOIDARAMA è uno dei brani dove ha suonato John, mentre quest'altro dal titolo CAMBODIA (non c'entra la hit anni 80 di Kim Wilde), dove si sente di brutto il tipico drumming di Collins, si può definire il brano più "pop" del disco, ma sempre molto progressive, dove però troviamo Percy Jones al basso, e di tutta la tracklist era quello che, a istinto, mi era piaciuto di più (qualcuno mentre lo ascoltavo mi ha pure chiesto se fossero i Dream Theatre, pensa un po'), ma ancora non sapevo sta faccenda dei diversi musicisti che vi avevano suonato a seconda delle canzoni.

Quindi un gruppo piuttosto "aperto" e un genere musicale questo dove veniva messa in mostra grande tecnica, ma nessuna velleità commerciale da farti dire "magari con questo pezzo ci passano in radio". 
No, John alla radio lo avete sentito con cose completamente diverse, per esempio con questa CANZONE di Lucio Battisti tratta da Una Giornata Uggiosa, 

con quel giro di basso "elastico" e brano che, riascoltato oggi, mi fa capire quanto abbia ispirato Colapesce e DiMartino. 
Oppure se siete andati ad ascoltare Claudio Baglioni dal vivo nel 2003, John era lì a suonare il basso con la sua flemma scozzese. 
È invece proprio di ieri la notizia di un'altro bassista che ci lasciati e si tratta di Andy Rourke,

59 anni, che ha suonato negli Smiths di Morrissey e Johnny Marr portandosi dietro anche i suoi problemi di dipendenza dall'eroina. 
In seguito Andy apparirà anche in un disco solista del leader oltre ad aver collaborato con altri artisti come Sinéad O'Connor e Dolores O'Riordan. 
Anche il cinema piange un paio di nomi ed uno è famosissimo, cioè quello di Helmut Berger, attore e modello austriaco prediletto da Luchino Visconti, con il quale ebbe anche una relazione sentimentale, e legato perciò ad un certo cinema d'autore, ma che, da canaglia quale sono, non posso fare a meno di ricordare anche in Mia Moglie È Una Strega con Renato Pozzetto ed Eleonora Giorgi, dove Visconti ovviamente non c'entra e Berger era un perfetto, diabolico e, diciamolo pure, fighissimo diavolo Asmodeo.

Helmut aveva 78 anni. 
Meno conosciuto invece è il nome di Ray Austin, regista, attore e stuntman britannico che ha diretto sì alcuni film per il cinema, ma soprattutto ha lavorato a moltissime serie tv che fanno parte delle mie preferite, come SPAZIO 1999 e AGENTE SPECIALE, e in particolare di questa ha curato anche gli stunt in una cinquantina di episodi.

Lo vediamo nella foto sopra infatti fra Diana Rigg (Emma Peel) e Patrick MacNee (John Steed). 
Proprio per la sua origine di stuntman, i lavori da lui diretti avevano sempre scene molto "fisiche" con scazzottate e acrobazie.

Ray Austin aveva 91 anni e durante la sua carriera gli era stata affidata anche la regia del ritorno di Steve Austin, che, nonostante l'omonimia, non è un suo parente, ma è L'Uomo Da Sei Milioni Di Dollari interpretato da Lee Majors. 
Addio John, Andy, Helmut e Ray. 

LA FATTORIA CLARKSON ARRIVA ALLA QUARTA STAGIONE

 La nuova stagione de LA FATTORIA CLARKSON , su Prime Video, vede Jeremy accarezzare l'idea di aprire un pub continuando anche a portare...