mercoledì 12 marzo 2025

IO SONO LA FINE DEL MONDO (E MENO MALE CHE LA MIA GALASSIA È LONTANA LONTANA)

 Il comico Angelo Duro deve avere un ufficio stampa veramente efficiente perché da come ne avevo sentito parlare ovunque alla radio del suo film Io Sono La Fine Del Mondo, tutti dicevano che fosse un campione d'incassi assoluto perciò alla fine mi sono approcciato alla visione con aspettative altissime anche perché il regista Gennaro Nunziante con Checco Zalone mi aveva divertito moltissimo.


Ma se con Checco il politically uncorrect funzionava bene, con Angelo, che in pratica è quasi un sosia cattivo di Frank Matano, la mano mi sembra diventata un po' troppo pesante e quello che dovrebbe essere umorismo cinico, diventa in un attimo un fastidioso ripetersi di situazioni di cui presto riesci ad anticipare come andranno a finire, come anche le battute che lì per lì fanno sorridere (a denti stretti), ma quando diventano una ripetizione continua, anche no, grazie (ma no grazie... cit. Sanremese). 
Lo so benissimo che questo è lo stile di Angelo Duro, ma un conto è un suo monologo durante uno show, e un'altro paio di maniche è un film che, fatto in questo modo, diventa fastidioso dopo neanche venti minuti di visione. 
Oh, ma probabilmente sono io che di cinema non capisco nulla dato che ho anche scritto che il secondo episodio di JOKER mi è piaciuto e ABOUT A BOY è un film di vent'anni fa che invecchia bene. 
Sarà perché ho una madre che per quanto riguarda la salute, non è nel suo momento migliore, ma non dico altro sul film di Angelo Duro, non dico trama, attori comprimari, locations, niente di niente, proprio per non influenzare nessuno (come invece i maledetti media hanno fatto con me) così magari chi sta leggendo mi darà il suo parere sincero e, anche se è contro il mio, ben venga. 
Nella mia galassia lontana lontana le cose io le vedo così, e forse in questo post sono stato più cinico di Angelo Duro. 

martedì 11 marzo 2025

LA MAGGIORE ETÀ AL CINEMA

 Nel marzo del 1975, e per essere precisi era il giorno 6, nel nostro Paese la maggiore età veniva abbassata da 21 a 18 anni, con quindi anche l'aggiunta di maggiori responsabilità (ma senza i classici grandi poteri di Spiderman) per i ragazzi che raggiungevano tale traguardo.


Limitazione quella dell'età per noi, già allora pseudocinefili, che in quegli anni, con quelle famose striscette di carta nella foto, divideva i film tra vietati ai minori di 14 e 18 anni, a seconda che si trattasse di commedie sexy all'italiana nel primo caso, oppure pellicole violente/horror nel secondo come poteva essere ARANCIA MECCANICA o L'ESORCISTA, oppure anche perle dell'erotismo esplicito come EMMANUELLE E HISTOIRE D'O

(vedi la striscetta come copriva bene nei punti giusti?), ma ben lontani dall'essere porno schietto. 
Allo stato attuale delle cose invece la tolleranza si è abbassata molto dato che THE SUBSTANCE, candidato deluso agli Oscar che ha racimolato solo una misera statuetta per il makeup e hairstyle, risulta vietato solo ai minori di 14 anni, ma, se lo avete visto, sapete bene che contiene un tale tasso di violenza e scene di nudo che se fosse uscito negli anni 70 difficilmente avrebbe superato il divieto ai minori di 18 anni e anche PROFONDO ROSSO che ha appena compiuto 50 anni adesso ha tale divieto, ma quando era uscito non potevi vederlo se non ne avevi 18 di anni. 
Quindi la censura è evidentemente diventata più clemente nel corso degli anni, infatti negli anni 40 perfino un bacio troppo appassionato sullo schermo poteva creare dei seri problemi. 
C'è stata poi la diversa censura televisiva che sforbiciava malamente certi film come LA COSA di Carpenter, Nightmare di Craven e il succitato L'Esorcista per mandarli in onda lo stesso e il risultato era un vero scempio tanto che alcuni vedendo quei film solo in tv hanno pensato che in fondo non erano così spaventosi come si raccontava e, se non ricordo male, fra questi c'è anche qualcuno dei miei lettori soliti. 
Per questo motivo molti registi hanno giustamente diffidato le emittenti dal mandare in onda i loro film a meno che non fossero in edizione integrale con tutto il corredo di tette, sangue e morti ammazzati male. 
Cioè anche Le Iene di Tarantino nella famosa scena dell'orecchio aveva subito una censura di Italia 1 mandandone (pensa te) solo l'audio su un fermo immagine grigio. 
Ma adesso con le piattaforme tutto è cambiato e anche il bimbo che fino a ieri ha visto i Teletubbies può guardarsi Squid Game senza problemi se non è inserito il parental control. 
Tanto prima o poi sarà maggiorenne pure lui... 

lunedì 10 marzo 2025

101 AUGURI, INTESO COME RADIO

 Il 10 marzo del 1975 nasceva Radio Milano International, ovvero la prima delle radio libere, ma libere veramente (cioè senza licenza) come cantava Eugenio Finardi, tanto che, per essere davvero libera e non farsi beccare dall'Escopost, si spostava con gli impianti su un furgone dopo che le forze dell'ordine avevano sigillato i trasmettitori del primo tentativo realizzato in una camera da letto con un apparecchio militare di seconda mano.


Eh... Sembra di ricordare la storia della britannica Radio Caroline anche se quella non stava su ruote, ma su una nave per lo stesso motivo e vicenda raccontata nel film I LOVE RADIO ROCK
Vita dura quindi per i pionieri dell'etere milanese dove fra i nomi impegnati in tale missione contro il predominio della Rai c'era un giovane CLAUDIO CECCHETTO

(perfettamente riconoscibile qui sopra) e in seguito anche Gerry Scotti con entrambi che poi migreranno verso altri orizzonti (leggi Radio DeeJay). 
L'ascoltavo spesso di notte tra la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90 dato che mi capitava di viaggiare spesso in macchina, ed il motivo principale era perché, rispetto alle altre, la programmazione guardava molto all'America, come i ragazzi di oggi di Ramazzotti, ma sopratutto perché, grazie a dei compressori di nuova generazione, aveva di suo un suono stereo pazzesco che mi pareva di avere un impianto spaziale in auto (e invece avevo solo i due classici altoparlanti nelle portiere) per cui ti faceva piacere per forza le canzoni che mandava in onda anche se non le conoscevi. 
Da allora fino ad oggi che compie 50 anni, sono passate davanti ai suoi microfoni altre voci storiche come quella profondissima di Massimo Oldani, con la sua passione per la musica black, e il compianto Leonardo "Leopardo" ReCecconi, mentre l'emittente ha modificato spesso il nome fino a diventare l'attuale R101 passata sotto il dominio Mediaset e quindi meno "libera" di quella che era l'idea degli esordi, ma pur sempre un'ottima stazione radio nel panorama italiano. 
E la radio, non questa in particolare, ma il suo mondo, si ricollega un po' anche ad Ornella Muti

che proprio ieri ha festeggiato i 70 anni, poiché in uno dei migliori film di Francesco Nuti, Stregati, girato a Genova, l'attore, mai dimenticato in questa galassia, era proprio uno speaker notturno dell'immaginaria emittente Radio Strega.
Se non lo avete mai visto, questo è un consiglio per tutti. 

domenica 9 marzo 2025

LA 600, QUELLA ORIGINALE, COMPIE 70 ANNI

 Domenica dedicata ai motori come nei programmi su Rai 2 e Italia 1 oggi perché il 9 marzo del 1955 la Fiat presentava al Salone di Ginevra la prima 600,


quella originale pacioccona con le portiere che si aprivano al contrario rispetto alle altre auto, questo per facilitare l'accesso ai sedili, ma particolare che sarà presto modificato per uniformarsi allo standard poiché i progettisti si resero conto che tale portiera diventava pericolosa in caso di apertura accidentale durante la marcia, e, dalla foto qui sotto, potete immaginare benissimo cosa sarebbe successo se tale evento si fosse verificato.

Il grande successo del veicolo porterà anche alla versione "Multipla", cioè quella fatta a uovo, usata principalmente come taxi o veicolo da trasporto commerciale, essendo di fatto la prima monovolume anche se fatta a rovescio di quelle attuali, con quel suo muso piatto (tanto il motore stava tutto dietro) che la faceva assomigliare un po' ad un piccolo autobus.

La successiva 500 riprenderà le sue stesse forme tonde, ma più in piccolo, mentre PIERO PARODI, cantautore genovese che di sicuro LA BOLLA conoscerà, dedicherà a quella prima seicento anche UNA DELLE SUE CANZONI più famose e divertenti, sempre se capite il dialetto ligure.

sabato 8 marzo 2025

POOH - LE DONNE ITALIANE (CHE, PER FORTUNA, SONO PIÙ BELLE DELLA CANZONE)

 Oggi è il tradizionale giorno dedicato alle donne, per cui lancio i miei auguri a tutte, lettrici e non (ma se non sono lettrici l'augurio come diavolo arriva?) e voglio dedicare, essendo sabato che in genere riservo alla musica, una canzone dei mitici Pooh che le donne hanno spesso messo come protagoniste delle loro canzoni più belle.


Ma non sempre le ciambelle riescono col buco e qualche passetto falso lo hanno fatto pure loro per esempio pubblicando questa canzone, che finirà poi nel LP Uomini Soli. 
Brano dal titolo DONNE ITALIANE, che a dirla tutta non è esattamente delle loro migliori, piena com'è di luoghi comuni e presto sparita dalle scalette dei loro concerti. 
Beh, Valerio Negrini come autore dei loro testi aveva partorito cose moooolto migliori e chissà cosa pensava nello scrivere le parole di questa canzone. 
Lo sapete che son canaglia e spero che nessuna si offenda per questo scherzetto musicale, che poi io la canzone la vedo così per il mio gusto personale, ma magari a qualcuno/a fan de Pooh fino al midollo piace anche questa, dai... 
Nonostante il mio parere che lascia il tempo che trova, i Pooh rimangono i Pooh, cioè per me tra i migliori rappresentanti della nostra musica italiana in un panorama sempre più mediocre. 
E lunga vita a loro come anche di nuovo auguri a tutte! 

venerdì 7 marzo 2025

PROFONDO ROSSO COMPIE 50 ANNI

 Il 7 marzo del 1985 veniva pubblicato We Are The World con allegati tutti i buoni propositi di beneficenza da parte dei partecipanti, e disco della cui gestazione, se volete, ho raccontato tutto QUI, mentre esattamente dieci anni prima in quello stesso giorno, ma del 1975, un Dario Argento cattivissimo (altro che Cuoricini... Cuoricini) ci terrorizzava con questo film. 


Infatti era quello il giorno in cui Profondo Rosso usciva nelle sale, rigorosamente vietato ai minori di 18 anni, e probabilmente ci fu qualcosa come una congiunzione astrale che fece fare il classico giro di boa al regista romano, il quale comunque non era alla sua prima prova come regista avendo già all'attivo quattro film nei quali aveva diretto, fra gli altri, anche Bud Spencer e Adriano Celentano. 
Si può dire che fu un evento perfetto questo, vuoi anche per la MUSICA dei Goblin che facevano da colonna sonora, ma con l'apporto fondamentale di Giorgio Gaslini che era stato, bisogna dirlo, la prima scelta per il commento musicale (praticamente tutto il secondo lato dell'album è suo), ma qualcosa non quadrava ancora, così ecco l'idea di ingaggiare pure la band di Simonetti per affiancarla al pianista, idea suggerita da DARIA NICOLODI, co-protagonista con David Hemmings.

Idea che si rivelò vincente e infatti quel tema musicale che io facevo girare nel piccolo registratore Philips K7 perché quelli erano i miei mezzi disponibili allora, probabilmente lo conosce anche chi il film non lo ha mai visto perché è stato un vero tormentone, ma non nel senso di Vamos A La Playa, bensì nel senso che quelle note ripetitive sapevano mettere tensione anche senza le immagini e in seguito sentirai il brano in moltissime occasioni legate a paura, dolore e spavento, puzza di sudore dal boccaporto e odore di mare morto... (chiedo scusa, mi è scappato un DeGregori titanico). 
Un po' come TUBULAR BELLS (a cui Suspiria, sempre colonna sonora dei Goblin per Dario, è ancora più debitrice) con la differenza però che la suite di Mike Oldfield non era assolutamente stata creata come colonna sonora de L'Esorcista, ma venne scelta in seguito, mentre Profondo Rosso nasceva appositamente per diventare una perfetta simbiosi tra musica e cinema.

Per qualche gustosa curiosità in più lascio la parola a Daria Nicolodi in questa bella INTERVISTA tratta da Stracult (programma che purtroppo non va più in onda, mannaggia). 
E in quella famosa scena dello specchio, di cui non posto nessuna foto nel caso qualcuno non abbia ancora visto il film (ma le immagini le trovate a iosa sul web), piace giocare con lo spettatore a Dario, facendo vedere chi è l'assassino misterioso già dall'inizio, ma lo vedi solo se sei molto attento. 

Rivisto oggi, con le nuove tecniche cinematografiche di cui adesso si può disporre, Profondo Rosso magari non fa più lo stesso effetto del 1975 anche per colpa di quel sangue così palesemente finto che si usava all'epoca, mentre adesso il colore della sostanza usata è molto più realistico. 
Però, nonostante i suoi 50 anni, rimane un buon film e spero che nessuno ne faccia un remake. 
GUADAGNINO, ci siamo capiti, vero? 

giovedì 6 marzo 2025

ANCHE BRUNO PIZZUL SE NE VA

 Oggi purtroppo si parla di un'altra grande perdita perché è mancato Bruno Pizzul ad 86 anni, una delle voci del calcio più caratteristiche di sempre, tanto che gli sono state fatte parecchie imitazioni (Nicola Savino, Neri Marcorè, Pintus) sfruttando quelle sue frasi ricorrenti tipo "tutto molto bello", "sono sotto di un goal" con quella sua cadenza particolare.


Saltuariamente ha commentato anche altri sport ma il calcio è stato quello principale anche perché aveva iniziato da ragazzo proprio come calciatore

e l'eredità quella del commentatore l'ha poi ricevuta come successore di Nando Martellini. 
Nella sua carriera Bruno con quel suo sorriso bonario ha condotto anche La Domenica Sportiva ed ha partecipato a diversi programmi sportivi, e qualche volta lo abbiamo visto anche al cinema fare dei camei in pellicole come L'Arbitro,

film con Lando Buzzanca e (si, avete letto bene nel poster) Joan Collins quella di Dynasty (ricordiamo che l'attrice era apparsa anche nell'EPISODIO di Attenti A Quei Due mai andato in onda sulla Rai), e Fantozzi - Il Ritorno. 
Un'altra particolarità su Bruno a cui ho dedicato queste due righe digitali di oggi, è che, finché ha potuto, si è sempre spostato in bicicletta per le strade di Milano dove abitava e lavorava. 
Addio Bruno, è stato "tutto molto bello". 

mercoledì 5 marzo 2025

DIAMO ANCHE QUI L'ULTIMO DOVEROSO SALUTO AD ELEONORA, MA CON UN PO' DI MUSICA

 Ormai, grazie ai media implacabili, lo saprete senza dubbio di questo grande lutto nel mondo del cinema per la scomparsa di Eleonora Giorgi, 71 anni, che da tempo lottava contro un tumore al pancreas.


Icona dei film commedia anni 70/80, tipo Mani Di Velluto con Celentano, Mia Moglie È Una Strega con Pozzetto, Borotalco con Verdone, compresi anche quelli un po' più scollacciati con i quali ha debuttato come tante sue colleghe, ma lo sappiamo tutti che era quasi un obbligo, una routine in quegli anni ancora senza MeToo per farsi un nome e per poi poter scegliere con più oculatezza i ruoli, e infatti Eleonora in seguito, in tempi più recenti, ha saputo anche riciclarsi come regista. 
Bellezza mista britannica la sua per parte di nonna paterna, con un po' di ungheria per parte di madre, e che ho sempre trovato con una lieve nota triste nello sguardo, nell'espressione di quei suoi occhi chiarissimi.

Anche il cinema internazionale piange ANGIE STONE, in realtà principalmente cantante R'n'B con alcune partecipazioni cinematografiche, in genere piccole apparizioni, con l'unica volta in cui ha avuto una parte sempre secondaria, ma fondamentale in Hot Chick - Una Bionda Esplosiva dove era Madame Mambuza,

la negoziante che possedeva quegli orecchini magici che, se avete visto il film, procureranno tanti guai ai protagonisti per quel potere di bodyswapping, situazione vista spesso nel cinema, ma sempre molto divertente. 
Angie aveva 63 anni ed è rimasta vittima di un incidente stradale. 
Lutto quindi anche nel mondo della musica con lei, ma anche in quell'altra musica un po' tanto "sopra le righe" poiché per un tumore al cervello è mancato David Johansen,


75 anni ed ex frontman dei New York Dolls, band a stelle e strisce che aveva anticipato già nel 1971 quello che sarà il movimento punk e infatti con loro aveva collaborato anche Malcolm McLaren (ma non ne era il produttore) che da quell'esperienza poi inventerà in UK i suoi SEX PISTOLS
C'è molta similitudine nel modo di far spettacolo delle due band con quello mostrarsi completamente sguaiati che più ce n'è meglio è apposta per far scandalo. 
La sottile differenza fra i due gruppi era che i New York Dolls si mostravano sul palco con dei makeup da prostitute di bassa lega, mentre i Sex Pistols si presentavano "solamente" disgustosi. 
David poi negli anni 80 aveva avuto anche un discreto periodo solista cambiando completamente immagine (pareva un'anticipazione di Brad Pitt) e nome, facendosi chiamare Buster Poindexter e lo avrete sentito, e magari anche ballato, con quella canzone tutta festaiola dal titolo HOT HOT HOT che fa olè oleee olè oleee come un coro da stadio. 

Sempre per la musica, ma più tradizionale, se n'è andata ad 87 anni Paola Orlandi, sorella minore di NORA (già mancata a gennaio) che era quella dei 2+2, diventati poi i famosi 4+4, di cui anche Paola aveva fatto parte prima di intraprendere una carriera da cantautrice.

Piccola curiosità è che Paola, la bionda nella foto, aveva partecipato anche alla sigla di ANNA DAI CAPELLI ROSSI, la famosa serie animata giapponese, e canzone scritta da Vince Tempera che si era beccata un sospetto di plagio perché molto simile, per non dire identica, a Rivers Of Babylon dei BONEY M.
Sarà poi stato un caso, ma anche la sigla de Le Avventure Di Remì, sempre di Vince Tempera, era identica al lato B dello stesso 45 giri, cioè Brown Girl In The Ring, una canzone tradizionale giamaicana. 

Non so se al mondo ci sia anche un plagio di Rasputin in qualche sigla dei cartoons, ma questa è un'altra storia... 
Addio Eleonora, Paola, Angie e David... o Buster... 

martedì 4 marzo 2025

IL PRATO MACCHIATO DI ROSSO: MARZULLO DIREBBE "IL VINO FA BUON SANGUE O IL SANGUE FA BUON VINO?“

 Il Prato Macchiato Di Rosso è un film italiano del 1973 dalle intenzioni horror, ma che va a finire nella sezione trash di questo blog che ha sempre un occhio di riguardo per tali produzioni che, se prese con il giusto spirito, divertono più di una puntata di Only Fun.


Certo che non dimentico Eleonora Giorgi alla quale dedicherò l'apertura del post di domani, che tanto i media hanno già pensato a monopolizzare (giusto per non dire sciacallare) la sua immagine, ma oggi qui parliamo di un film completamente sconclusionato per un motivo che rivelo più avanti, e la levatura della pellicola la si capisce già dal TRAILER, che parla di succhiasangue robotizzati, di vino fatto col sangue, di vittime inconsapevoli, del classico scienziato pazzo con sfondi pure neonazisti se andiamo ad analizzarne le intenzioni, e condito dall'atmosfera hippie dell'epoca.

Seni nudi buttati lì a muzzo, recitazione ridicola nemmeno salvata dal doppiaggio perché i dialoghi alla fine son quello che sono e ci puoi pure mettere se vuoi Luca Ward o Christian Iansante a dare le voci che il risultato non cambia. 
Ma il film capita oggi in questo mio blog perché tra gli interpreti oltre alla bella Dominique Boschero che credo fosse abbonata ai film squisitamente trash dato che stava anche in UN ALTRO di cui avevo parlato molto tempo fa, qui c'è pure Lucio Dalla che è notoriamente legato a questo giorno in quanto quello della sua nascita (Lucio lo abbiamo visto al cinema almeno UN'ALTRA VOLTA qui dalle mie parti) e che canta anche la CANZONE dei titoli, brano che a spizzichi passa anche nel già citato TRAILER.

Da notare la fotografia che, al contrario della tendenza attuale di fare tutte le scene oscure e stancanti per la vista che quindi ti fanno vedere poco o niente di quello che succede sullo schermo come, per dire, SKELETON CREW, qui "apre tutto" come Biascica con non so quanti watt sempre in scena, pure in situazioni dove magari un po' di tenebra avrebbe giovato o perlomeno aggiustato un po' il tiro (migliorare no, non sarebbe possibile nemmeno con Vittorio Storaro). 
In tutto questo pattume la canzone di Lucio, che comunque zitto zitto è apparso in quasi venti film durante la sua carriera, è senza dubbio l'unica cosa che si può salvare. 

lunedì 3 marzo 2025

MAMMA, MAMMA, C'È ELVIS PRESLEY IN TV!

 Oggi, 3 marzo, oltre ad essere il giorno successivo alla Notte Degli Oscar che ha visto vincitore Anora, con Adrien Brody invece premiato per The Brutalist, e cerimonia che si ricorderà anche per l'apparizione di Doja Cat, è la data che segna nel 1955 la prima apparizione in assoluto di un allora sconosciuto Elvis Presley in tv nel programma Louisiana Hayride.


In realtà c'era già stato l'anno prima ad ottobre in quel programma, ma allora tale show andava in onda solo alla radio (anche da noi certi programmi di successo come La Corrida erano nati per la radio) e quella volta il ragazzo aveva cantato THAT'S ALRIGHT MAMA, il suo primo 45 giri PUBBLICATO nel luglio del 1954 per presentarlo appunto al pubblico radiofonico,

mentre stavolta in tv lo si poteva anche vedere per la prima volta ancheggiare in casa propria con tutto il suo carisma e, perché no, sex appeal.
Di quell'evento però non esistono purtroppo documenti video, ma solo foto come quella su in alto e qualche audio di pessima qualità. 
Ciò che conta però è che quella sera Elvis lasciò un segno indelebile nei telespettatori, o meglio, nelle telespettatrici ammaliate dai suoi movimenti di bacino, al punto che forse manco stavano a sentire la canzone che cantava quel ragazzone col ciuffo impomatato. 
Tant'è che il grande successo di quella prima apparizione lo porterà più avanti anche in altri programmi prestigiosi come l'ED SULLIVAN SHOW.


Nasceva così quel mito che non si è mai spento. 
Mentre, tornando a parlare di Doja Cat alla Notte Degli Oscar, non so se lei entrerà nel mito, però almeno un paio di foto 

(una sul Red Carpet in abito di Balmain e l'altra durante l'esibizione) merita comunque di averle nel post di oggi. 

domenica 2 marzo 2025

ARRIVA PORKY PIG!

 A vederlo non li dimostra 70 anni, anche perché, per come era stato concepito il personaggio, in origine doveva essere un maialino intorno ai sette anni, mentre poi nei cartoon dei Looney Tunes sarà considerato adulto.


Sto parlando appunto di PORKY PIG che nella sua versione italiana a fumetti sarà conosciuto con diversi nomi fra i quali Pallino che sarà il più popolare. 
Il debutto di Porky Pig avveniva infatti il 2 marzo del 1955 nel cartone di sette minuti Piccoli Artisti. 
Tratto caratteristico del personaggio è una forte balbuzie resa bene anche nei doppiaggi italiani con diverse voci fra i quali Franco Latini, molto attivo con i personaggi dei cartoni, e pare che lo abbia doppiato, ma non ne ho la certezza assoluta da metterci la mano sul fuoco, persino una donna, Alida Cappellini che ho più nel mio cuore come la voce italiana di Gabrielle Drake in U.F.O. dove interpretava il TENENTE GAY ELLIS,

quella che nel video qui sopra si alza dalla consolle e si reca nella sala relax dopo aver indossato qualcosa di più comodo. 
E lo so che, gira gira, U.F.O. torna spesso nei post, ma se una serie è bella (anche grazie a Gabrielle Drake) c'è poco da fare... 

sabato 1 marzo 2025

RUMOURS OF FLEETWOOD MAC: PER CHI SENTE LA MANCANZA DEGLI ORIGINALI

 Ok, lo prometto, cercherò di lasciare fuori Sanremo dai miei post per un po', anche fosse solo come località geografica, ma per farlo invece dal punto di vista musicale propongo oggi una band che sul palco dell'Ariston non c'è mai stata e si chiamano RUMOURS OF FLEETWOOD MAC


Il loro nome dice chiaramente che musica fanno mettendo il titolo di UN DISCO considerato un capolavoro con il nome della band di cui portano in giro un ottimo tributo.

Si sente nel loro live tanta passione per quello che stanno facendo e a chi dice che sarebbe meglio ascoltare gli originali rispondo che purtroppo non sarebbe possibile poiché Christine McVie è mancata QUALCHE TEMPO fa (dopodiché STEVIE NICKS, l'altra voce femminile, ha dichiarato che per lei la band è definitivamente finita), come è morto anche PETER GREEN fondatore con Mick Fleetwood, ma allora, nei primi anni, con Peter sembravano tutt'altro gruppo. 
Il periodo migliore infatti è arrivato da Rumours in poi, al quale ho dedicato UN POST se volete saperne di più. 
Dopodiché ogni nuovo disco subiva inevitabilmente il confronto con quel campione di vendite, ma ne usciva sempre piuttosto bene perché comunque si trattava di lavori ottimi. 
Cioè, i Fleetwood Mac sono stati una band che suonava davvero bene e i loro emuli attuali infatti non sono e non possono essere da meno dato che hanno anche ricevuto l'approvazione di Mick che saltuariamente è apparso dietro alla batteria come ospite nei loro concerti. 
Però qui non succede come con i nostri ATTUALI MATIA BAZAR che nel loro organico non hanno più nessuno dei musicisti originali, ma ne mantengono il nome perché fa comodo così, con il problema che la mancanza di Antonella Ruggiero (o perlomeno Silvia Mezzanotte), confrontata con la nuova pur bella e brava frontwoman, si fa sentire davvero tanto. 
Questi si chiamano Rumours Of Fleetwood Mac e assistere ad un loro concerto ti fa sembrare di vedere e sentire davvero gli originali. 
Quindi ben vengano. 

IO SONO LA FINE DEL MONDO (E MENO MALE CHE LA MIA GALASSIA È LONTANA LONTANA)

 Il comico Angelo Duro deve avere un ufficio stampa veramente efficiente perché da come ne avevo sentito parlare ovunque alla radio del suo ...