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giovedì 20 marzo 2025

ADDIO NADIA

 Notizia fresca di ieri è quella della morte di Nadia Cassini, 76 anni e da tempo malata.


L'attrice americana di nascita essendo nata a Woodstock, ma che ha preso poi il cognome del marito italo-russo-statunitense fratello del noto Oleg Cassini della moda, è nota soprattutto (è inutile girarci intorno gente) per una ventina di film commedia soft-erotici con i soliti Lino Banfi, Alvaro Vitali & Co., cose tipo La Dottoressa Ci Sta Col Colonnello, dove metteva in mostra i suoi punti forti, in particolare il suo notevole lato B, 

e ripeto che è inutile girarci intorno dato che da questa "gavetta" dove ci si mette in mostra senza veli ci sono passate anche Ornella Muti ed Eleonora Giorgi, anche se effettivamente in film meno beceri. 
Dopodiché Nadia aveva tentato la carriera di soubrette ed era approdata negli anni 80 ai varietà televisivi prima sulla Rai in Quantinque Io con Enrico Montesano, e poi sulle reti Mediaset, luogo dove comunque le curve erano sempre molto apprezzate e mi riferisco a programmi come il Drive-In, ma anche Premiatissima. 
Dopo gli anni 80 era sparita dalle scene anche a causa di un'operazione di chirurgia plastica andata male. 
Nadia era già stata presente su queste pagine web in occasione di quel cult fanta-trash che è SCONTRI STELLARI OLTRE LA TERZA DIMENSIONE

mentre il suo esordio al cinema come protagonista, dopo piccole apparizioni secondarie, fu nel 1970 con Il Dio Serpente, film di sfondo erotico che ebbe un grande successo all'epoca e che aveva come colonna sonora quel bellissimo DJAMBALLÀ firmato da Augusto Martelli.

Brano che in realtà venne rivendicato anche da Dario Baldan Bembo che, pur essendone il vero autore ed esecutore, dato che in sala aveva suonato il flauto e l'Hammond, non era ancora iscritto alla SIAE perciò non poteva accreditarselo, ma questa è un'altra storia e sto divagando come al solito. 
Addio Nadia. 

mercoledì 24 agosto 2022

I TRETTRÈ PERDONO GINO

 Se ne va a 72 anni a causa delle gravi conseguenze di un infarto per cui era stato ricoverato, Gino Cogliandro, ex componente dei Trettrè con i quali era stato lanciato nel Drive-in di Antonio Ricci negli anni 80.


Dopo lo scioglimento del trio comico Gino ha proseguito come attore in alcune pellicole, di cui una, dove già nel 1985 aveva partecipato parallelamente al trio, è la famigerata JOAN LUI di Celentano e altre invece legate perlopiù al cinema partenopeo. 
Una curiosità sul trio comico i cui altri componenti sono Edoardo Romano e Mirko Setaro, è la presenza agli esordi di Peppe Vessicchio al posto di Gino dove Peppe si occupava della parte musicale suonando piano e chitarra, ma allora si chiamavamo I Rottambuli e non ancora Trettrè,

nome che invece è stato adottato quando Peppe ha lasciato il trio per seguire la carriera musicale diventando il maestro che tutti conosciamo, ma con pure un'apparizione cinematografica in Giggi Il Bullo nella parte dell'autista di un carro funebre.
 
Con i Trettrè, Gino ha anche condotto Il TG Delle Vacanze nei primi anni 90, cioè una specie di versione estiva di Striscia La Notizia, dove oltre a riprendere i tormentoni tipo "A me, me pare 'na strunzata", cantano anche la sigla BEACH ON THE BEACH che li aveva pure portati in classifica.
Tornando in particolare a Gino invece gli mandiamo un ultimo, affettuoso saluto. 
Addio Gino. 

martedì 22 febbraio 2022

OGGI PARLIAMO DI RUSSIA PURE QUI? SI, MA DA RIDERE

 La Russia sta monopolizzando le cronache in questi giorni per questioni belliche, politiche e quant'altro, e la cosa mi fa abbastanza specie dato che il mondo intero è già piegato sotto una pandemia globale e, nonostante ciò, come disse il sommo Battiato, "in quest'epoca di pazzi ci mancavano gli idioti dell'orrore", dato che qualche testa di "pazzo" reputa necessario scatenare una nuova guerra (se mai ce ne fosse il bisogno di guerre).

Ma non sono io il capo del mondo e nemmeno colui che deve indicare la giusta via, e quindi, anche se sono partito un po' polemico, il tono del post non sarà assolutamente così perché l'ex Unione Sovietica, per fortuna, non è solo questo, anzi sono già due capodanni che viene realizzato un programma televisivo per salutare il vecchio anno (questo è CIAO 2021, mentre il precedente era, ovviamente, Ciao 2020, ma un pochino meno forte perché più improvvisato, e sono entrambi sul Tubo), prendendosi gioco degli stereotipi che caratterizzano noi italiani.


Per cui vediamo una manciata di attori comici guidati dal conduttore di talk show Ivan Urgant (truccato praticamente come Ruggero Dei Timidi) che nel programma dove tutti hanno nomi italianizzati si chiama Giovanni Urganti, con look esageratamente anni 80 parlare in italiano (sottotitolato in russo) facendo il verso ai vari programmi storici come Discoring e Drive-In



con canzoni tutte synth e capelli cotonati contro ogni legge di gravità e chromakey volutamente pezzenti come in FLASH GORDON, e ospite anche Yulia Peresild, l'attrice russa che ha girato davvero all'interno della stazione spaziale (facendo rosicare Tom Cruise che voleva farlo prima lui), qui nel programma in outfit alla BARBARELLA, ma sulla stazione spaziale vera stava con la divisa d'ordinanza degli astronauti.

Le gag proseguono con la mafia e la citazione de La Piovra, e poi pizza, pasta, mandolino, soubrette prosperosa come Allegra Michele, qui non riccia come nella foto in alto perché questa è presa dalla prima edizione,

(ma state calmi perché il davanzale è solo un costume di scena) cantanti russi famosi (in patria) che eseguono le loro vere hit riscritte in italiano e con il proprio nome italianizzato, con effetti da Google translator bizzarri come nel caso di Dead Blonde che diventa Bionda Morta, e se vi capita di vedere Ru TV, praticamente una MTV Russa, può capitare di ascoltare anche le versioni originali con tanto di videoclip assolutamente pazzeschi. 
Insomma non manca nulla,

persino i Maneskin vengono sbeffeggiati paragonandoli a Valerii Leontiev, un artista 72enne che da anni si esibisce vestito glam come Damiano (e da molto prima di lui) e che canta Margherita con i pizzaioli acrobatici alle spalle,

e poi ancora i video saluti di Toto Cutugno, i nuovi Matia Bazar, Fedez, AlBano, i Ricchi e Poveri,

con infine un finto Putin (si dice che sia un deepfake come quello di LUKE SKYWALKER) che conclude il programma salutando tutti gli italiani presentando il suo gruppo preferito (e quello lo è davvero). 
È impossibile sentirsi offesi perché è tutto così esagerato che lo si deve prendere per forza per quello che è, cioè una roba parecchio sopra le righe, ma così tanto da far ridere pure noi. 
In conclusione, una piccola nota di panico: domenica sera da Fazio, Corrado Guzzanti, Virginia Raffaele e il Mago Forest hanno presentato la nuova edizione di L.O.L. Chi Ride È Fuori. 
Ecco... Visto come vanno quasi sempre le cose (cioè male) quando i programmi vengono presentati e incensati dal bravo presentatore maestro nell'arte del buonismo, non sarà che questa nuova edizione che viene pubblicata dopodomani su Prime sarà un pacco?
Mah, nel caso mi cercherò l'edizione russa... 

venerdì 20 novembre 2020

DRIVE-IN 2000

 Ecco uno dei tanti film figli di Mad Max, ma quello originale con Mel Gibson.


Drive-In 2000, del 1986, dopo averlo visto una notte su qualche canale tipo Odeon Tv, nei primi anni 90 l'avevo acquistato usato in VHS per pochi spiccioli presso una videoteca che svendeva vecchi film e, stranamente la custodia rossa da noleggio aveva la copertina con il titolo originale in inglese, Dead End.

Qui si parla di una specie di lager camuffato da drive-in dove i ragazzi cosiddetti difficili vengono rinchiusi e tenuti prigionieri, ma non in celle. 
Anzi sono liberi di fare quello che gli pare, anche assumere droga, ma solo nei confini del Drive-in. 
Si tratta ovviamente di un futuro distopico ma comunque sempre con macchine scassate


e abbigliamento semi Punk con creste in crescita libera;

in più tante luci colorate al neon perché BLADE RUNNER ha spiegato che il futuro si fa così. 
Crab e la sua ragazza Carmen si trovano appunto in questa situazione di stallo perché lui è un mezzo teppistello, e va bene, però lei in realtà non avrebbe avuto nessun motivo di essere rinchiusa lì, ma vedi a frequentare certa gente? Poi vai a finire così, figliola mia... 
Tant'è che comunque Carmen fa amicizia con le altre ragazze che ci sono nel lager e si acconciano i capelli e si truccano e fanno le cose da ragazze così davanti allo specchio come fan tutte;

tra l'altro riesce a riutilizzare lo stesso vestito di pvc facendolo sembrare diverso semplicemente girandolo al contrario

anche perché sono finiti lì così con solo quello che avevano senza nemmeno un cambio perciò arrangiatevi. 
Crab però non è affatto convinto di quello che gli è toccato e cerca di evadere in tutti i modi e alla fine se ce la farà o non ce la farà non lo spoilero, ma suppongo che un po tutti lo abbiano già visto questo film australiano con i soliti cliché da film australiano post atomico (anche Mad Max era dopotutto australiano), ma tutto sommato godibile anche se il ritmo latita un pochino. 
P.s. Il tizio sulla locandina che pare Il Corvo, non c'entra una cippa...

giovedì 15 ottobre 2020

NON CI SONO PIÙ I DRIVE-IN DI UNA VOLTA, SIGNORA MIA...

 Il Drive-in: una cosa nata in America negli anni 50 che permetteva di gustarsi un film comodamente seduti nella propria macchina, preferibilmente in dolce compagnia.


Negli anni 80 tale nome viene invece riutilizzato per battezzare una trasmissione televisiva che passerà alla storia per i molti comici che debutteranno proprio lì e pure per le poppe di Carmen Russo e Tinì Cansino messe in mostra, insieme a tutto lo staff delle Ragazze Fast-Food,

ma tuttavia ancora coperte rispetto a STRYX, quel leggendario programma di Rai2 di qualche anno prima dove invece i veli cadevano spesso e volentieri, e Barbara D'Urso ne sa qualcosa. Al giorno d'oggi invece il nome Drive-in è tornato d' attualità perché è diventato quel luogo dove vai a fare ore di fila seduto nella tua auto al fine di farti ravanare coi tamponi per verificare se sei positivo o meno al Covid-19, anche se qualcuno ha accarezzato per breve tempo l'idea di rispolverare proprio quelli anni 50 per poter ricominciare a proiettare film in pubblico. Certo avrei anch'io preferito il ritorno di quel tipo di Drive-in o tuttalpiù quello degli anni 80... eh, son buongustaio...

PER VIVERE INSIEME FELICI E CONTENTI, COME NELLE FAVOLE

 Chi non conosce  HAPPY TOGETHER dei The Turtles, magari nella versione italiana dal titolo  PER VIVERE INSIEME cantata dai Quelli, ma an...