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giovedì 12 giugno 2025

THE GOONIES: QUEI RAGAZZINI DI QUARANT'ANNI FA

 Era il giugno del 1985, e per la precisione era il giorno 7, quando usciva nelle sale americane uno dei film fondamentali degli anni 80 ovvero I Goonies, pellicola che verrà ripetutamente citata in opere cinematografiche e televisive successive quando si parla di ragazzini e mistero.


Per l'Italia il film diretto da Richard Donner, sceneggiato da Chris Columbus e prodotto da Steven Spielberg (che trio, eh?) arriverà il 20 dicembre dello stesso anno, ovvero quel periodo coincidente con le festività natalizie cominciando così a far rivaleggiare la Amblin con il colosso Disney.

Gli allora ragazzini sono nel frattempo cresciuti e Sean Astin, dopo essere stato Sam nella trilogia de Il Signore Degli Anelli, lo abbiamo ritrovato anche in Stranger Things nel ruolo di Bob.

Josh Brolin digitalizzato È stato il colossale Thanos per la Marvel (ma non solo), mentre il ciccio Chunk, ovvero Jeff Cohen, ha lasciato da tempo il cinema e i chili in eccesso ed ora è diventato avvocato.

Corey Feldman nonostante abbia continuato nel cinema non è riuscito a mantenere la popolarità ricevuta allora, provando

anche a riciclarsi come cantante, mentre è andata molto meglio a Ke Huy Quan, premio Oscar per EVERYTHING, EVERYWHERE, ALL AT ONCE e co-protagonista nella seconda stagione della serie LOKI.

Purtroppo qualcuno non c'è più ed è l'ex giocatore di football americano John Matsuzak, l'interprete di Sloth, che è mancato nel 1989 a soli 38 anni per un'intossicazione dovuta ad un antidolorifico.

Nel film c'è anche una fulminea apparizione di Cyndi Lauper alla quale era stata affidata la canzone THE GOONIES R GOOD ENOUGH il cui videoclip è lui stesso un minifilm.

E dopo essere tornato nelle sale in versione 4k, nel frattempo è stato annunciato anche il sequel che uscirà nell'estate del 2026 (ma potrebbe anche andare all'anno successivo) con quasi tutti i protagonisti dell'epoca che già si erano riuniti per festeggiare il compleanno di Ke Huy Quan, e una nuova squadra di ragazzini, un po' come abbiamo visto nei più recenti sequel dei gloriosi Ghostbusters. 
L'importante, cari miei producers con il simbolo del dollaro stampato nelle pupille, è non fare delle porcherie immonde come purtroppo abbiamo già visto in certi sequel non richiesti, sennò vi avverto che come minimo vi beccate la maledizione di Willy L'Orbo, eh... 

mercoledì 25 dicembre 2024

NATALE CON ANNIE (PER IL SUO COMPLEANNO)

 No, non si tratta di un nuovo cinepanettone, ma del mio augurio di un Buon Natale a tutti, e Natale tutto speciale questo per Annie Lennox perché proprio oggi l'ex voce degli Eurythmics compie i suoi bei 70 anni.


La cantante pare essere molto legata a questa festa non solo per motivi anagrafici dato che nel 1987 aveva partecipato col fido Dave Stewart ad un album natalizio collettivo (c'erano anche U2, Bryan Adams, Madonna e molti altri) dal titolo A Very Special Christmas (il primo di una serie che uscirà poi per diversi Natali), realizzato per beneficenza. 
Gli Eurythmics erano presenti con la canzone WINTER WONDERLAND, ovvero un classico natalizio rivisto secondo il loro stile elettronico. 


Annie quindi l'anno dopo appariva nella soundtrack di S.O.S Fantasmi, titolo italiano odiosamente ruffiano ideato dai distributori italiani per sfruttare la popolarità di Bill Murray dopo GHOSTBUSTERS, dato che il film era un Canto Di Natale di Dickens in versione moderna ed era carino, si, ma per via di quel titolo farlocco, mi ero lo stesso sentito un po' preso per i fondelli. 
Annie qui era in duetto con Al Green cantando PUT A LITTLE LOVE IN YOUR HEART

Gli Eurythmics non si erano ancora sciolti (accadrà nel 1990 per poi riunirsi nel 1999 ancora per sei anni insieme), ma sia Annie che Dave stavano già percorrendo contemporaneamente strade soliste e, in particolare nel caso di Annie, con dischi di grande riscontro di pubblico, partecipando sempre da solista anche ad un'altra colonna sonora che era quella di Intervista Col Vampiro (uno dei miei filmissimi del cuore), oltre all'aver poi pubblicato un suo album solista a tema completamente natalizio nel 2010 dal titolo A CHRISTMAS CORNUCOPIA dove interpreta altri classici di Natale.

Auguri Annie!
Ah... Sapete chi anche vi manda gli auguri di Natale e vi saluta tantissimo? 
Stoc....? Ehm no. 
Grazie all'intelligenza artificiale lo fa anche una deliziosa famigliola di una galassia lontana lontana:

Si, beh poi in futuro credo proprio che le cose cambieranno un pochino per loro, nel senso che "ho un brutto presentimento" (frase citazione), ma per adesso ricordiamoli così anche loro, dai... 
Buon Natale a tutti!!! 

lunedì 18 novembre 2024

PULP FICTION HA TRENT'ANNI

 In occasione del suo trentesimo anniversario, anche Pulp Fiction torna al cinema da stasera per tre giorni.


Usciva infatti il 14 ottobre negli Stati Uniti e dopo due sole settimane anche qui in Italia. 
Violenza qui ne abbiamo a iosa e infatti il film ebbe il divieto ai minori di 18 anni, però riesci anche a sghignazzare e rimane il fatto che è uno dei film più belli a cui tengo e lo rivedrei anche altre mille volte perché ogni scena è diventata iconica. 
Magari non al punto di tornare al cinema però, anzi ormai questo ritorno di pellicole del passato sembra un segno negativo per il nuovo cinema. 
Cioè, perlomeno le riedizioni come questa e quelle viste nelle settimane scorse, mantengono il film originale migliorato nell'immagine e nel suono, ma purtroppo arrivano anche sempre più spesso sequel inutili (qualcuno ha detto Star Wars?), remake veramente pessimi come quello di ROLLERBALL o Ghostbusters al femminile (e qualcuno sta pensando di rifare pure IL PIANETA PROIBITO... sacrilegio!)... 
Insomma per caso mancano nuove idee? 
Spero che questo non diventi un problema, sennò ci toccherà chiamare qualcuno per risolverlo...

martedì 12 novembre 2024

EURYTHMICS - 1984 (FOR THE LOVE OF BIG BROTHER): MUSICA PER IL CINEMA

 Il 12 novembre del 1984 veniva pubblicato l'album degli Eurythmics intitolato come l'anno in corso,


ma non a caso poiché era la colonna sonora del film britannico tratto dal romanzo di George Orwell (ne avevo parlato brevemente QUI) e diretto da Michael Radford, con John Hurt e Richard Burton del quale è anche l'ultima apparizione cinematografica.

È il film del Grande Fratello, no, non quello con Alfonso Signorini (Dio ce ne scampi!), ma quello del romanzo che ipotizzava un futuro distopico dove venivamo costantemente controllati da telecamere. 
Beh, diciamo che George Orwell aveva anticipato di qualche decade quello che invece succede adesso dove, oltre alle telecamere di sorveglianza che ci sono in giro, che ben vengano in casi di crimini, siamo controllati anche dalle nostre ricerche su internet per cui se vai su un sito dove si parla di polli, poi ti arrivano dei pop up a tema e ti rendi conto che il pollo sei tu. 
Vabbè, l'uscita al cinema in UK era stata il 10 ottobre, mentre arriverà solo alcuni mesi più tardi nel 1985 per l'Italia dove (non si sa perché) lo troveremo con l'aggiunta di Orwell davanti a 1984, ma questo è uno dei danni minori dei distributori nostrani.

Nel frattempo noi dj dell'epoca facevamo ballare il pubblico delle discoteche con SEXCRIME (NINETEEN-EIGHTY-FOUR), il singolo degli Eurythmics tutto vocoder e campionature a raffica tipo 19 di Paul Hardcastle che uscirà l'anno successivo.
Pezzo, questo del duo, che aveva comunque un gran tiro, e, come succedeva sempre in quella decade la musica faceva da traino per il film. Cercasi Susan Disperatamente, Breakfast Club, Ghostbusters, Flash Gordon, Electric Dreams, La Storia Infinita, Guerre Stellari e moltissimi altri avevano creato l'hype grazie alle colonne sonore che riempivano le piste delle discoteche e suonavano alla radio diversi mesi prima che arrivasse il film, ma tante volte era capitato anche che poi, alla visione, ti trovavi davanti qualcosa che non era come pensavi. 
E, in questo caso infatti, se conoscevi Orwell e il suo 1984 come libro, allora eri già preparato, mentre se andavi al cinema solo perché ti piaceva quella canzone, beh, in questo caso tanti sono rimasti delusi. 
Non che sia un brutto film, sia chiaro, ma anche la critica all'epoca rimase divisa fra quella internazionale che lo elogiava e quella italiana che faceva il confronto con Nel 2000 Non Sorge Il Sole del 1956, cioè la prima trasposizione cinematografica del romanzo che, secondo molti critici che ne sanno più di me, era superiore a questa nuova versione e anche quella in realtà aveva come titolo originale 1984, modificato per l'edizione italiana con quel titolo lungo che conteneva un anno 2000 che non c'entrava una cippa, ma faceva tanto fantascienza.

Fatto sta che anch'io del disco 1984 (For The Love Of Big Brother) di Dave Stewart & Annie Lennox (perché era un disco fatto proprio in duo senza altri musicisti) ricordo ad oggi solo quel maxisingolo che mettevo in radio e in discoteca perché mi riempiva la pista in quel periodo così lontano nel tempo in cui noi dj lavoravamo ancora sui vinili. 

mercoledì 30 ottobre 2024

GHOSTBUSTERS - MINACCIA GLACIALE: ANCHE PER STAVOLTA L'ABBIAMO SCAMPATA

 Mentre Halloween sta arrivando io mi sono messo già nel mood adatto guardando Ghostbusters - Minaccia Glaciale del quale avevo sentito parlare un po' male e invece forse non è proprio tutto da buttare.


Ma prima di parlare del film apro una doverosa parentesi perché, per una beffarda coincidenza, mentre IERI raccontavo che nelle sale torna Frankenstein Junior in 4K, è mancata a 79 anni l'attrice e ballerina Teri Garr, cioè l'indimenticabile Inga che sul carro guidato da Igor si stringeva al Dottor Frankenstein dicendo "lupo ulula..." innescando la FAMOSA GAG
Teri, nel 1983 era stata anche candidata all'Oscar per Tootsie.

Le mando, quindi, un ultimo saluto da parte anche di tutti i cinefili e chiudo la parentesi per tornare al film che occupa il post di oggi. 
Beh certo questo rispetto al capostipite non ha nemmeno il diritto di allacciare gli anfibi agli ACCHIAPPAFANTASMI ORIGINALI, però intanto durante tutto il film possiamo assistere ad un vero e proprio fanservice poiché vediamo in continuazione locations, situazioni e personaggi che ci ricordano quella pellicola. 
C'è pure la biblioteca con la vecchia fantasmessa che rifà esattamente la stessa scena (non mi sono preso la briga di verificare, ma sospetto che potrebbe davvero essere la stessa sequenza presa dal primo film e inserita qui). 
E in effetti, fin quando il deja vu impera va tutto bene.

Poi capita che la giovane nipote (odiosetta) di Spengler faccia quella cazzata "così de bbotto senza alcun senso" con quelle conseguenze che alla fine pensi che le cose sono due: o è idiota o l'ha fatto apposta solo perché c'era scritto sul copione per creare il guaio e un po' ti scade tutto. 
A parte quello, il film funziona solo dalla metà in poi (per quello che dicevo che non è proprio tutto da buttare) cioè quando la squadra originale si riforma ovviamente quasi al completo,

mentre un po' tutta la prima parte (quella da buttare) fa sbuffare un po' diverse volte con tutti quegli spiegoni che, è vero, ce li metteva anche Ivan Reitman, ma in tutt'altro modo, e quello che c'è scritto sulla copertina del DVD, che si vede lassù in alto, è quanto mai mendace poiché l'avventura è poca e il divertimento, che con l'originale era al top, qui invece latita. 
Forse per questo motivo Jason Reitman, il figlio, stavolta preferisce cedere la sedia della regia e rimanere alla produzione dedicando il film al suo papà. 

martedì 16 luglio 2024

THE MARVELS: OCCHIO A NON INCROCIARE I SUPERPOTERI (MA UNA VOLTA ERANO I FLUSSI DEGLI ZAINI PROTONICI)

 The Marvels fa parte di quei film seriali tutti collegati fra loro per cui devi vederli tutti, pure le serie tv, e infatti io che non ho visto la serie Miss Marvel, per un po' all'inizio un po' di confusione l'ho avuta, ma piano piano si entra lo stesso nell'ottica perché mica stiamo parlando di un film di Wenders o di Bergman qui eh.


Stessa cosa per Carol Danvers alias Captain Marvel che su di lei un breve riassunto del PRIMO EPISODIO qui te lo fanno giusto per farti ricordare qualcosa, ma immagino invece chi non ha visto per niente il film precedente come può prendere quel gatto tentacolato mangiatutto di nome Goose che sta sulla spalla di Carol (una Brie Larson che è sempre più magra? 
Troppo, dai!!!).

Ma vabbè, spiegoni a parte, la faccenda inizia quando le tre protagoniste, Carol, Monica e Kamala, casualmente incrociano i loro poteri (come i flussi dei Ghostbusters che ho citato lassù in alto) scoprendo che vanno in conflitto come può capitare (esperienza personale vera con dei radiomicrofoni) quando usi troppi trasmettitori wireless contemporaneamente, per cui se nello stesso momento stanno usando quei loro poteri, ecco che si ritrovano una al posto dell'altra in situazioni anche complicate perché in fondo se stai usando i super poteri un motivo c'è e non sempre è piacevole come quando le tre poi si allenano per ottenere padronanza di tale switch ridendo e scherzando. 
Attenzione alla scena post credits messa apposta per complicare ulteriormente il nuovo MCU. 
Insomma anche stavolta per il nuovo corso della Marvel un film così così dove si salva il mondo, non brutto, ma minore rispetto al primo episodio di Captain Marvel che mi aveva preso molto bene anche perché ti faceva sentire pure i Nirvana, e infine qui, come ai bei tempi nemmeno troppo lontani dei meme sui social... 


gattini come se piovessero, o meglio, galleggiassero. 

domenica 3 marzo 2024

SE LO SPOT È BRUTTO... È BRUTTO

 Alcune volte mi sono soffermato sugli spot televisivi, spesso per la musica che li accompagna, altre volte per la tecnica usata, oppure per il testimonial, ma in genere se ne avevo parlato era per qualcosa che mi aveva colpito in maniera positiva.

Ma qui, come recita l'header lassù in alto, si parla anche di cose inguardabili e in questa categoria rientra il nuovo SPOT di Immobiliare.it (non me ne vogliano i titolari eh) dove Sherlock Holmes e il fido Watson stavolta sono astronauti su Marte alle prese con un abitante del luogo. 
Tuttavia nella sua infinita bruttezza, questo spot è riuscito a far parlare di sé, perciò forse ha funzionato lo stesso? Bah... è il caso proprio di dire "dove siamo andati a finire?". Tirata di orecchie invece sicura per Fiorello che ha detto nel suo programma che Paul Feig è il famoso regista di Ghostbusters, che si, lo è, ma di quello scrauso virato al femminile, mentre il vero regista storico è stato Ivan Reitman. 
E un'altra minchiata sicula (ma non ne sono del tutto sicuro di aver capito bene) riguarda Vincent Price, ovvero l'autore della risata diabolica finale di Thriller, che Rosario avrebbe chiamato Richard, probabilmente a causa di un lapsus con Richard Pryor. 
Verificherò su Raiplay... 

giovedì 2 novembre 2023

LA CASA DEI FANTASMI: NUOVA VERSIONE, MA VECCHI PROBLEMI

 Rosario Dawson e Owen Wilson, in virtù del bel contratto  firmato con la Disney, ce li possiamo vedere separatamente una in AHSOKA e l'altro in LOKI, oppure in combo insieme invece in questo remake de La Casa Dei Fantasmi che già 20 anni fa, nonostante la presenza di Eddie Murphy, non era andato granché bene al botteghino.


Forse per questo motivo la Disney aveva pensato di farne un remake affidando la regia a Guillermo Del Toro, ben sapendo quanto il regista ami questo genere di film, al punto però da arrivare spesso a calcare un po' troppo la mano sul lato horror. 
Difatti non ci volle molto per far sì che Guillermo venisse licenziato proprio per le sue idee di far correre il film su binari non coerenti con l'idea di partenza.

Cioè la casa voleva un film commedia con spruzzate di horror come lo fu GHOSTBUSTERS e cavoli se c'è riuscita: dico solo che verso il finale certi fantasmi svolazzanti non sono meglio di quelli creati nel 1984 per il film di Ivan Reitman, e persino le scariche violacee che catturano quel certo morto vivente sono parenti strettissime dei flussi degli zaini protonici che devi sempre stare molto attento a non incrociare, perché se succede è male. 

E poi vabbè che se parliamo di fantasmi non siamo certo con le luci a palla tipo "apri tutto Biascica!", ma diamine, una fotografia un pelino migliore forse avrebbe giovato alla visione di questo film che ho guardato proprio la sera di Halloween, giusto per avere l'atmosfera adatta. 
Qui a fare il villain c'è Jared Leto quasi sempre coperto dalla CGI, e quello lo fa anche bene, ma perché ancora una volta mi devono doppiare il personaggio con l'effetto sulla voce da pentito della mafia?

Possibile che non ci sia più un tecnico italiano capace di tirare fuori un tono cavernoso senza dover rendere per forza tutto confuso? 
Se ascoltate la voce di Jared con l'audio originale, quella viene effettata anche lì, ma con un risultato tutto diverso. 
Sarà come per la faccenda dell'autotune nella musica, che ormai nessuno sa più cantare bene e con quella "macchinetta" gli correggono tutte le imperfezioni, ma se vai ad abusarne il risultato diventa irritante. 
Boh, fatto sta che il confronto con il gemello del 2003 viene perso per tutti questi motivi e servono a poco le partecipazioni di Danny DeVito, Jamie Lee Curtis

(nel ruolo che 20 anni fa era stato di Jennifer Tilly) e Winona Ryder in un film che già dall'inizio fa fatica a prendere i giri e quando lo fa c'è sempre qualcosa che non va per il verso giusto. 
Eppure coi fantasmi e stregonerie io mi ero fatto sane risate con la Disney e i suoi film vintaggi come Pomi D'Ottone E Manici Di Scopa (l'esercito di armature vuote era meraviglioso)

con Angela Lansbury strega principiante, e Il Fantasma Del Pirata Barbanera con uno strepitoso Peter Ustinov a dividere la scena con i soliti fedeli disneyani Dean Jones e Suzanne Pleshette. 
Davvero non c'è più la Disney di una volta e non vorrei mai che qualcuno si facesse passare per la testa di andare a rifare anche due cose così, perfette come sono. 
Meglio piuttosto una bella riedizione in 4K, no? 

giovedì 17 febbraio 2022

ADDIO AL GRANDE CAPO DEI GHOSTBUSTERS (E NON SOLO)

 Grandissimo lutto nel cinema per la morte di Ivan Reitman a 75 anni, produttore, ma soprattutto regista di quel GHOSTBUSTERS del 1984 che fece sfracelli ai botteghini e continua tuttora ad essere un cult al quale Jason, il figlio,


(qui insieme seduti sul cofano della Ecto-1) ha dato un degno seguito lo scorso anno, perché si, l'ho già detto, io sono uno dei pochi a cui AFTERLIFE (o Legacy) è piaciuto e me ne vanto pure 😉. 
Come produttore stava dietro le quinte di Animal House per il quale ha sempre confessato il rammarico di non averlo diretto, ma si è poi rifatto in seguito dando anche una svolta alla carriera di Arnold Schwarzenegger con film come I Gemelli, Un Poliziotto Alle Elementari e Junior. 
Se ne è andato nel sonno Ivan e da qui lo salutiamo pensando che adesso starà organizzando un "toga party" insieme ai suoi colleghi ed amici John Belushi e Harold Ramis. 
E già che ci siamo in tema di addii, devo ricordare che qualche giorno fa ci ha lasciati, anche lui a75 anni, come Ivan, anche Ian McDonald,

sassofonista polistrumentista che nel 1968 aveva fondato i King Crimson insieme a Robert Fripp. 
Certo musica non facile quella della band britannica che prendeva spunto da tutto quello che aveva sottomano in quel periodo (che fosse materiale musicale e non), e il cui nome era stato fortemente voluto dal paroliere e tastierista Peter Sinfield, ma che sapeva anche creare delle ballad dolcissime come questa I TALK TO THE WIND
che nel disco di esordio arriva subito dopo le cacofonie di 21st Century Schizoid Man che apre l'album, ed è caratterizzata dal flauto suonato da Ian (se ti chiami Ian è quasi obbligatorio suonare il flauto) 

che si lega alla voce di Greg Lake, quel Lake che Emerson & Palmer conoscono molto bene. 
Successivamente Ian ha collaborato anche con i T-Rex di Marc Bolan e con i Foreigner nei loro primi album precedenti al grande successo commerciale degli anni 80. 
Goodbye Ivan e Ian. 

lunedì 7 febbraio 2022

GHOSTBUSTERS LEGACY (MA FORSE IO HO VISTO "AFTERLIFE"?)

 Voglio ringraziare di cuore tutti coloro che hanno scritto peste e corna di questo film, e con alcuni ho pure un rispettoso rapporto di interazione sui rispettivi blog.


Si, perché a sentirne parlare così male mi ero ormai convinto che il film di Jason Reitman, figlio di Ivan, fosse una roba brutta, magari non come il remake al femminile, ma, per dire, più brutto del secondo ed insipido episodio, e già quel cambio di titolo immotivato mi faceva supporre il peggio, poiché i titolisti italiani avevano già pasticciato con Space Jam Legends, per cui quel "Legacy" che avevano tolto gli avanzava e l'hanno piazzato qui. 
Quindi ero curioso, si, ma di vedere con i miei occhi come fosse stato nuovamente massacrato il mito, e, oltre a guardare l'evento mediatico dell'anno (secondo solo all'autobattesimo di ACHILLE LAURO) con Fabio Fazio che intervista Papa Francesco in collegamento video (facendo rosicare Bruno Vespa che Giovanni Paolo II l'aveva avuto solo per telefono), ho dato un'occhiata anche a questo film. 
Ma, come spesso succede quando parto con le aspettative basse, con mia sorpresa mi son trovato davanti un film che non solo si ricollega direttamente e abilmente al primo ed ineguagliabile capitolo, ma aggiunge anche il tocco teen per i fans di Stranger Things con i ragazzini alle prese con il soprannaturale capitanati da Finn Wolfhard che proprio da quella serie arriva. 
Tutti gli eventi poi girano in modo da attivare una specie di furbo dejavu nella testa di chi sta guardando il film e conosce alla perfezione quello del 1984, dal Guardia Di Porta al Mastro Di Chiavi, dai Cani Infernali a Gozer
(che qui ha le forme di Olivia Wilde), al punto che alcune battute si ripetono pari pari e ti trovi ad anticiparle come se fossi nel Rocky Horror Picture Show. Ecco, forse lo spettatore che QUEL primo film non l'ha visto (probabilmente un marziano) potrebbe non cogliere tutto quello che c'è a livello di citazioni e riferimenti, ma dato che si parla di una saga, si suppone che ci sia già un background come per chi ha visto gli ultimi episodi (tremendi) di Star Wars o di qualunque altra saga famosa portata sullo schermo. 
Quindi a conti fatti non mi sento per niente di bocciarlo e, anzi, mi è piaciuto un sacco rivedere in azione la Ecto-1 e tutte le diavolerie degli acchiappafantasmi che, in fin dei conti, devono essere anche abbastanza facili da maneggiare, dato che i ragazzini diventano esperti Ghostbusters nel giro di pochi minuti 😜. 
Eh, beh, certo questa faccenda potrebbe essere denominata come buco di sceneggiatura, oppure, più probabilmente potrebbe essere l'esigenza di mantenere un minutaggio di due ore sennò arrivi facilmente alle due ore e mezza e poi sbuffi che il film è troppo lungo... 
E della sorpresa sul finale non credo sia necessario dire nulla, tanto ormai si sa che il film è dedicato ad Harold.

martedì 10 novembre 2020

TRUTH SEEKERS, I NUOVI ACCHIAPPAFANTASMI

 Se il ritorno dei Ghostbusters di Jason Reitman si fa attendere, Prime Video propone una nuova serie sul paranormale con protagonisti Simon Pegg straparrucchinato e Nick Frost versione hipster sovrappeso che ce la mettono tutta per ricreare le atmosfere viste nella famosa Trilogia Del Cornetto e ci riescono, ma solo in parte, forse perché manca il terzo moschettiere della trilogia che era Edgar Wright alla regia.


Qui Nick fa un installatore di banda larga con la passione del paranormale ed ha un canale YouTube dove pubblica dei video riguardanti misteri misteriosi, un po' come i post notturni di MIKI MOZ😀. È affiancato da un apprendista di colore che di nome fa Elton John (giuro) e piano piano formano una squadra che può ricordare i famosi acchiappafantasmi, ma ancora più scalcinati. Nota particolare per il mito assoluto Malcolm McDowell che mostra finalmente di nuovo una vena comica nella parte dell' anziano papà a digiuno di tecnologia. Tra citazioni anche palesi di Doctor Who e situazioni horror mischiate all' humour british, ci si addentra sempre di più con i protagonisti in qualcosa di complottistico che si svela piano piano durante gli episodi, quindi non male, divertente, ma dalle premesse ci si poteva aspettare di più. Attenzione a certi giochi di parole che funzionano solo in inglese e invece tradotti in italiano lasciano un po' perplessi.

PER VIVERE INSIEME FELICI E CONTENTI, COME NELLE FAVOLE

 Chi non conosce  HAPPY TOGETHER dei The Turtles, magari nella versione italiana dal titolo  PER VIVERE INSIEME cantata dai Quelli, ma an...