sabato 19 giugno 2021

SEVDALIZA - RHODE (MUSICA E VISUAL ART COME PIACE AD ACHILLE LAURO)

 Ecco, la scorsa settimana per quanto riguarda la musica mi ero soffermato sulle novità pure un po' scioccherelle che ci propone questa estate 2021. Così oggi per contropartita torno a parlare di musica insolita e anche un po' cervellotica, e lo faccio con Sevdaliza, artista iraniana/olandese, perché quando musica e video diventano arte e si concretizzano in qualcosa che rasenta il sogno o addirittura l'incubo disturbante come in questa RHODE,

uscita lo scorso autunno come singolo, ma l'album era già uscito ad agosto, dove la nostra amica cavalca un toro meccanico molto, ma molto particolare, è molto difficile rimanere indifferenti.
Di Sevdaliza ne avevo già parlato l'anno scorso quando Ema Stokholma e Gino Castaldo mandarono in onda HUMAN, il suo primo singolo targato 2017 ed io stavo ascoltando la radio di notte in cuffia mentre stendevo il bucato (si, faccio anche quelle cose)... beh era stata un'esperienza fuori dal mondo e non solo perché stavo sul balcone, tra suoni ed effetti speciali sulla voce (dal vivo purtroppo non è la stessa cosa, bisogna dirlo). Se poi avete visto anche il videoclip di Human dove lei entra in scena fiera vestita con un mantello nero per poi rivelare, come fece Achille Lauro due edizioni fa a Sanremo, una sorpresa, ma ben più inquietante della tutina indossata dall'ex trapper italiano, beh in quel caso avete avuto il trattamento completo. 
Musica questa che non essendo "leggerissima" come quel grande successo sanremese insegna, non trova passaggi sulle radio commerciali, perlomeno in orari decenti. 
E forse aver citato Achille Lauro non è nemmeno troppo un caso, perché certe trovate sceniche e visuali messe in atto dal nostro particolare ed estroso cantautore proprio quest'anno sul palco di un Ariston vuoto, sembrano ispirarsi un po' ad altri videoclip di Sevdaliza come JOANNA
tra piume e sangue che cola, e THAT OTHER GIRL
con le sue statue semiumane. 
E se Human già non era un pezzo facile, Rhode e le altre citate nel post in effetti possono apparire ancora più cervellotiche e difficili da assimilare se ascoltate solo in audio senza il supporto video. Ma per noi "creatures of the night" non è certo un problema...



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