Amarcord di Federico Fellini è del 1973, ma solo due anni dopo ricevette il giusto riconoscimento internazionale vincendo l'Oscar come miglior film straniero l'8 aprile del 1975, edizione in cui comunque l'italianità aveva già idealmente trionfato con Il Padrino Parte II di Coppola facendo incetta di statuette.
E aggiungo giustamente perché per me questo è uno dei migliori film di Federico, così giocato sulla nostalgia, sui ricordi come già dice il titolo che in emiliano significa "Io Mi Ricordo" sulla musica malinconica strafamosa di Nino Rota.
Tuttavia il poeta Tonino Guerra, che aveva curato la sceneggiatura insieme al regista, era solito dire che tale espressione derivasse anche dal modo enfatico come veniva ordinato al bar l'Amaro Cora, bevanda dal famoso logo a spirale ormai non più così in auge, ma sempre in produzione, e legata a molti CAROSELLI VINTAGE interpretati da vari testimonial anche internazionali come Terry Thomas.
Spot questo in particolare che in periodo di stalkers adesso non potrebbe mai passare in tv.
Spot questo in particolare che in periodo di stalkers adesso non potrebbe mai passare in tv.
Eh ma erano altri tempi.
E internazionalità invece quella di Amarcord data anche dal cast nel quale spiccava il personaggio della sexy Gradisca,
l'incarnazione delle fantasie sessuali di Federico che ne aveva parecchie (ne avevo parlato TEMPO FA), ovvero Magali Noel che veniva quindi doppiata come anche molti degli attori italiani avevano voci diverse per cui sentiamo anche il siciliano Ciccio Ingrassia (lo zio Teo sull'albero) che urla "voglio una donna!!!" con accento romagnolo,
e per lo stesso motivo tale accento lo ha anche Alvaro Vitali che invece ci ha sempre abituati a sentirlo parlare alla romana.
l'incarnazione delle fantasie sessuali di Federico che ne aveva parecchie (ne avevo parlato TEMPO FA), ovvero Magali Noel che veniva quindi doppiata come anche molti degli attori italiani avevano voci diverse per cui sentiamo anche il siciliano Ciccio Ingrassia (lo zio Teo sull'albero) che urla "voglio una donna!!!" con accento romagnolo,
e per lo stesso motivo tale accento lo ha anche Alvaro Vitali che invece ci ha sempre abituati a sentirlo parlare alla romana.
In realtà nel film non c'è un solo dialogo in presa diretta, ma Fellini, e non solo lui all'epoca , usava fare così.
Per la precisione era la quarta volta che Federico vinceva l'Oscar come film straniero, ma stavolta non si era presentato a ritirarlo perché troppo impegnato sul set del suo Casanova dove dirigeva, fra tante immancabili bellezze femminili, il grande DONALD SUTHERLAND.
Come dicevo prima... Fellini aveva sicuramente da divertirsi a rendere reali le sue fantasie anche su quel set...
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.