lunedì 31 agosto 2020

JOHN WICK 3 - PARABELLUM

 Dove termina il secondo capitolo (brutto forte non per Keanu, ma per altri due di cui non faccio nomi, ma cognomi: Scamarcio e Gerini) riparte il terzo e da lì è tutto un patapim e patapam, botte da orbi, morti ammazzati a pistolate, coltellate e tutto quello che capita tra le mani, tra pioggia e luci al neon che Ridley Scott se li sogna ancora adesso ad averceli avuti per BLADE RUNNER.
Non si ferma un attimo Keanu Reeves, sempre impegnato in coreografie frenetiche quasi perfette (dico quasi perché ci sono alcuni momenti che il colpo sembra decisamente aspettato), con cose tutte matte in sella a una decina di Yamaha MT09,


che se hai un minimo di esperienza sulle due ruote capisci subito che stare in piedi in quelle condizioni è assolutamente impossibile.
Ma d'altronde il film è tutto lì con una sceneggiatura bignami pronta a tirarti dentro al capitolo 4 che arriverà... oh se arriverà... Promessa o minaccia che sia...
Peccato solo che ogni tanto ci siano anche parti recitate, (ecco in realtà qui l' azione si arena proprio) parti noiosissime che ricordano quasi il secondo verboso Matrix.
Ma forse è solo una delle tante citazioni (anche di Matrix) di cui il film è pieno ("Di cosa hai bisogno?" "Armi, tante armi") e riuscire a trovarle tutte può essere un ulteriore motivo di interesse.

domenica 30 agosto 2020

ADDIO A BLACK PANTHER

 Il 2020 continua a mietere vittime e questa volta ha colpito il Marvel Cinematic Universe.


Chadwick Boseman, l' interprete di Black Panther, era malato di cancro già da tempo e alla fine nonostante le cure non ce l'ha fatta. Ci lascia a soli 43 anni.

Goodbye anche da Wakanda.

sabato 29 agosto 2020

PETER JACQUES BAND - LA PROVA CHE SE SUONI LA TROMBA NON SUONI SOLO "IL SILENZIO"

Quanto l'ho fatta girare la cassettina dove avevo registrato il primo disco della Peter Jacques Band intitolato Fire Night Dance e che conteneva il singolo Walkin' On Music.

Ma prima che nascesse questa fantomatica band da discoteca bisogna sapere che alla fine degli anni 70 a Mauro Malavasi, musicista diplomato in tromba al conservatorio e aspirante produttore discografico, viene commissionata una cover per le discoteche di una canzone dello Spencer Davis Group che è I'm A Man.
Il nostro amico si mette al lavoro e, alla fioca luce di un lumicino, in breve ti sforna un pezzo della Madonna (non la Ciccone), con assoli di tromba e un arrangiamento che ti fa ballare per forza come I Will Survive fa ballare Kevin Kline in In & Out.
Il brano esce per il gruppo denominato Macho (ogni riferimento ulteriore a In & Out è puramente casuale) e diventa un successo planetario.

Da questa più che gratificante esperienza il buon Mauro, insieme a Fred Petrus, realizza un'altra band che prende il nome finalmente di Peter Jacques Band e continua a sfornare successi dai ritmi disco elettronici, come Giorgio Moroder, ma con sempre ampi spazi per il suo strumento prediletto.
Poco importa se poi nelle apparizioni televisive i cantanti erano solo degli impersonatori, dei modelli che mimavano un playback e ballavano. Ci sarebbe una lista infinita di personaggi che hanno usato un immagine di un modello figo e poi i cantanti veri erano meno avvenenti o semplicemente più bravi (Den Harrow, doppiato da ben tre cantanti diversi, Baltimora, la cui voce era del produttore Maurizio Bassi, Milli Vanilli, sbugiardati alla premiazione dei Grammy Awards, Valerie Dore, che cantava bassa bassa, sottovoce con in sincrono la voce squillante di Dora Carofiglio dei Novecento, solo per citarne alcuni).
Finita l' avventura Peter Jacques Band a causa della morte di Petrus, il Mauro che ormai si è fatto un nome nel giro internazionale, diventa produttore discografico e firma alcuni dei più grandi successi degli anni 80 della musica internazionale, per dire Luther Vandross o The Ritchie Family, e pure italiana, persino di Dalla, Morandi, e Pavarotti giusto per assicurarsi una buona pensione, che non guasta mai...
Morale della favola... anche dietro alla musica cosiddetta leggera da discoteca ci trovi dei nomi mica da poco.

venerdì 28 agosto 2020

IL TUO EX NON MUORE MAI

A volte trovare il titolo italiano da dare ad un film che arriva da oltreoceano può essere difficile. The Spy Who Dumped Me (La Spia Che Mi Scaricò), del 2018,

era un chiaro riferimento al bondiano La Spia Che Mi Amava (o meglio Amò), ma secondo i distributori italiani non suonava bene, e quindi hanno fatto riferimento ad un altra pellicola della saga di 007, Il Domani Non Muore Mai, spoilerando però così una parte della trama, un po' come anni fa capitava con Vestito Per Uccidere di De Palma, che in inglese "Dressed" non rivelava se fosse al maschile o al femminile, ma in italiano sì. Ma a parte questo si tratta di una action comedy veramente ben realizzata, in cui l'umorismo non sbraga mai, come invece accadeva fastidiosamente in quel Corpi Da Reato con Sandra Bullock e Melissa McCarthy e in Spy, sempre con la McCarthy. Forse perché qui la regista ha imposto la SUA direzione lasciando meno spazio all'estro comico dell'attrice di turno, la Kate McKinnon già vista (purtroppo) nell'ultimo Ghostbusters (ancora con la McCarthy) dove le attrici erano lasciate a briglia sciolta con i risultati che sappiamo. Qui la coppia con Mila Kunis funziona perfettamente e le situazioni fanno ridere davvero, anche le battute tradotte in italiano. Non sarà un film da Oscar, ma va benissimo per passare 2 ore come nei migliori film di Bond tra viaggi in diverse locations, inseguimenti (da applauso), sparatorie e momenti comici che sdrammatizzano tutto quando meno te l'aspetti.

giovedì 27 agosto 2020

MODERN LOVE

Era da un po' che quando facevo partire un contenuto su Prime, mi proponevano il trailer di questa serie sull' amore,

ma l'ho sempre dribblata fino a qualche giorno fa in cui ho gustato il primo episodio davvero delizioso anche perché la protagonista è Cristin Milioti
della quale mi sono perdutamente innamorato da quando l'ho vista in quell' episodio di Black Mirror, U.S.S. Callister,
in cui il suo clone si trovava imprigionato da Jesse Plemons (Breaking Bad) in un gioco molto simile a Star Trek serie classica con divise e acconciature in quello stile vintage.

Preso dall' entusiasmo sono andato avanti con gli episodi, anche perché sapevo che in uno ci sarebbe stata anche Anne Hathaway (altro amore segreto), e invece piano piano ho cominciato a sentire un po'di delusione a causa del cambio di tono degli episodi successivi che sono ognuno una storia a sé stante autoconclusiva.

Peccato, perché a metà della serie l'interesse è scemato ed ho lasciato, ma chissà, magari recupero se qualcuno che l'ha vista mi conferma che ci può essere ancora del buono.

mercoledì 26 agosto 2020

SID & NANCY

Gary Oldman pensavo di averlo visto per la prima volta in azione in un film in Léon di Besson, ma dimenticavo che Léon è successivo al famoso Dracula Di Bram Stoker diretto da Coppola, e ancora di più (e me l'ha ricordato Guchi Chan) non ricordavo di averlo già apprezzato negli anni 80 in quel biopic su Sid Vicious che era Sid & Nancy.

Questo perché all' epoca non lo conoscevo assolutamente per nome per cui lo avevo considerato solo un bravo attore che impersonava alla perfezione il bassista dei Sex Pistols.

Non sapevo ancora che sarebbe diventato in breve uno dei miei attori preferiti.

Del biopic su Sid si può dire che è un buon film molto penalizzato da un doppiaggio cretino tipo nella scena in cui si citano i Daleks di Doctor Who

in cui il doppiatore italiano non imita assolutamente la caratteristica voce robotica che dice "Ex-ter-mi-nate" per cui non si capisce il senso, anzi, molto probabilmente costui non sapeva nemmeno cosa fosse un Dalek se non un gelato degli anni 70 di cui recentemente ha parlato anche Miki Moz.
Difatti l'ho apprezzato molto di più adesso che me lo sono rivisto in lingua originale e ne valeva la pena.

martedì 25 agosto 2020

QUANDO IL MOTO GP SEMBRA UN FILM DI MICHAEL BAY

Domenica durante il Moto GP abbiamo assistito ad una spettacolare caduta di Viñales
che lascia la moto andare a schiantarsi a 200 all' ora contro le protezioni laterali dopo essersi accorto che i freni improvvisamente non funzionavano più.

Per fortuna il pilota è stato adeguatamente protetto nella caduta da tutte le protezioni che indossa.
Ma ancora più spettacolare è quanto accaduto la domenica precedente a causa dell' incidente tra Zarco e Morbidelli, le cui moto hanno cominciato a rotolare saltando e volando sulla pista tagliando una curva dove stavano transitando gli altri piloti e in particolare Valentino Rossi se l'è vista passare a pochi centimetri dal casco

in una scena che finora avevo visto solo in quei film che per guardare in modo adeguato devi staccare il cervello e lasciarti intontire dagli effetti speciali.
Stavolta invece nessun effetto in CGI, ma tutta realtà in diretta tv, e per fortuna è finita bene.

lunedì 24 agosto 2020

UNDERWATER (OVVERO VORREI ESSERE COME ALIEN MA...)

I film "subbaqqui" (per dirla alla Guzzanti) mi son quasi sempre piaciuti per quel senso di non poter scappare via a gambe in spalla come ti pare che sappiano instillare nello spettatore.


Blu Profondo e Sfera sono un paio di esempi, mentre The Abyss di Cameron viaggia su un altro binario decisamente meno horror e più fantascientifico, a tratti persino poetico.
Ma una cosa in comune la hanno tutti questi ed è un'ottima fotografia nonostante l'ambiente sottomarino non sia il massimo come luminosità.
Purtroppo questa NON è una caratteristica di Underwater (e la locandina lo mostra già chiaramente) che in troppi momenti diventa talmente confuso da farmi staccare la visione per riposare gli occhi (giuro) facendomelo considerare uno dei film più faticosi da seguire che abbia mai visto, nonostante un buon cast (Cassel, Stewart) con il quale però non si riesce ad empatizzare perché i personaggi stereotipatissimi sono lì allo stato grezzo giusto per essere carne da macello in una specie di "Alien degli abissi", e il fatto che esista davvero un film con questo titolo e sia una trashata pazzesca, magari era anche un segno premonitore...


domenica 23 agosto 2020

NORSEMEN (FIDARSI È BENE, MA...)

Boh, forse sono io, ma sta serie norvegese non mi ha entusiasmato come tanti invece hanno scritto in diversi blog incensandola a non finire.

Ok, Norsemen, o Vikingane in norvegese, ha qualche trovata divertente qui e là, ma da come ne parlavano tutti io mi immaginavo una cosa con la forza dirompente di Scrubs che era a tutti gli effetti una parodia di E.R., ma con tanti punti in più. Per cui pensavo che questa fosse una parodia di Vikings. Anzi dato che veniva definita come "Il Trono Di Spade che incontra i Monty Phyton" ero sicurissimo che facesse per me. E invece non sono riuscito ad andare oltre il secondo episodio. Mi sono fermato troppo presto? Andando avanti migliora?

In effetti anche il primo episodio di Breaking Bad non era stato una vera e propria bomba, ma poi sappiamo come si sono evolute le cose, facendola diventare una delle migliori serie di tutti i tempi.

Si accettano consigli...

sabato 22 agosto 2020

BACIOTTI - BLACK JACK

 Christian Baciotti, ma in arte solo Baciotti, è un musicista francese dalle sopracciglia importanti e dai caratteristici stivali alla pescatora, ed è pure il classico artista da One Shot, nel senso che il suo unico successo è questa Black Jack

che era una suite da discoteca su maxi singolo di una decina di minuti, mentre la triste edizione su 45 giri, uscita molto tempo dopo, era tutta rimontata (malissimo) per farla stare entro 5 minuti, riducendola ad un Bignami dell' originale e perdendo tutto il pathos (che non è il collega di Porthos, Aramis e D'Artagnan). Un' alternativa più furba a questo scempio sarebbe stata la divisione in due parti come è stato fatto per altri dischi dell' epoca che penso troveranno presto spazio qui. 
La canzone è tutta suonata su synth analogici programmati con dei suoni pazzeschi per l'epoca (usati anche da Cerrone per Supernature)

e infatti fa il botto. Dopodiché l' oblio come tanti altri personaggi.
Recenti avvistamenti lo riportano con quell' identico paio di sopracciglia e molti capelli in meno.

venerdì 21 agosto 2020

CAN'T STAND LOSING YOU - SURVIVING THE POLICE (PERCHÉ I POLICE NON ERANO SOLO STING)

 Un giovane chitarrista inglese suona negli anni 60 in una band jazz che poi si scioglie e mentre si ritrova senza occupazione parte per l'America dove riesce ad avere qualche ingaggio importante e soprattutto incontra l'amore della sua vita con cui mette su famiglia, e con la quale dieci anni dopo torna in Europa entrando a far parte di una delle band che hanno segnato la storia del rock.

Ma il grande successo e l'ascesa nello star system segnano anche l'inizio della crisi coniugale fino al divorzio. Anche la band arriverà a sciogliersi all' apice del successo, mentre l' ormai meno giovane chitarrista ritroverà anni dopo la pace coniugale con la sua partner che sposerà per la seconda volta.

Sembra la trama di un film "happily ever after" e invece è un documentario sui Police, ma realizzato così bene che sembra proprio di vedere un biopic dal punto di vista di Andy Summers, il geniale chitarrista della band che fa anche da voce narrante partendo dalla reunion con il tour del 2007/2008 e raccontando tutto quello che era accaduto molto tempo prima, tra i suoi primi passi e il primo incontro quasi per caso con Sting, fino alle tensioni fra i tre.

Divertente una scena (quasi sicuramente organizzata) durante il tour della reunion in un Karaoke Bar giapponese dove stanno cantando Every Breath You Take e Andy si intrufola a cantare anche lui col berretto calato sulla fronte che lo nasconde un po' per poi rivelarsi alla fine della canzone tra abbracci e selfie con i clienti.

Tratto dall' autobiografia One Train Later e disponibile su Prime.

giovedì 20 agosto 2020

FAQ ABOUT TIME TRAVELS

 Film britannico del 2009 sui viaggi nel tempo e già questo è un motivo per farmelo piacere. Se poi mi mettono nel cast oltre al protagonista Chris O'Dowd (nello stesso anno anche nello splendido I Love Radio Rock), anche Anna Faris, per me diventa un capolavoro.

In realtà per la critica non è stato così, ma so per certo che invece il film ha raccolto una certa schiera di fans che lo hanno apprezzato, e io ci sono.

Ovviamente alla fine dei conti si tratta di una commedia leggera della quale però non si può dire troppo per non spoilerare gli eventi, se non che è quasi completamente ambientata in un pub, ma con certi salti temporali e relativi paradossi da farti dire "Grande Giove!!!", diffidando però della didascalia che cita ruffianamente Shaun Of The Dead dato che zombie qui non ce ne sono, ma il pub si, e nemmeno un Dottore con due cuori proveniente da Gallifrey (viene solamente citato nei discorsi dei protagonisti). Viaggi nel tempo invece ce ne sono eccome... e pure diverse Anna Faris...

mercoledì 19 agosto 2020

LA SINDROME DI FOOTLOOSE

 E ci risiamo. Sembrava un momento superato, sembrava tornata un'estate quasi normale e invece è tornato l'incubo di Footloose a rovinare la festa.

Incubo perché, come nel celebre film, concerti rock e ballo sono di nuovo assolutamente vietati, anche se con motivazioni sostanzialmente diverse dalla storia narrata nella pellicola.

E pensare che all'epoca il film era stato criticato per la trama assurda... e invece quanto era avanti...

martedì 18 agosto 2020

MA VIE EST UN ENFER

Stranamente mi capita di parlare bene di un altro film francese, ma forse perché è una commedia e in genere le commedie d'oltralpe (Amelie, Asterix) sono più digeribili dei polpettoni con l'aria seria.

Ma Vie Est Un Enfer, diretto e interpretato nel 1991 da Josiane Balasko, si rifà un po'a Il Mio Amico Il Diavolo con Dudley Moore, che ispirerà anche nel 2000 il remake Indiavolato con Brendan Fraser ed Elizabeth Hurley diavolessa supersexy.

Qui una signora di mezza età alla quale va tutto storto, complice anche un aspetto non esattamente accattivante, incontra un bel giorno il Diavolo (un istrionico Daniel Auteuil) che le fa un'offerta che non può o non dovrebbe rifiutare.

Partono da lì tutta una serie di situazioni surreali in cui il satanasso le prova tutte per farsi benvolere dalla nostra protagonista tra illusioni e trasformazioni che manco nei Maghi Di Waverly fino ad arrivare ad un finale a sorpresa.

Di cui ovviamente non dirò un' altra parola se non che tra gli interpreti c'è anche quel Michael Lonsdale di bondiana memoria che conta anche una buona apparizione in quel filmone che è RONIN...

lunedì 17 agosto 2020

WATCHMEN - LA SERIE (SE AVEVO DEI DUBBI, ORA NON LI HO PIÙ)

 Avendo un ottimo ricordo del film di Zack Snyder, da molti criticato, ma io lo adoro, ero un po'dubbioso su questa serie collocata a livello temporale 30 anni dopo gli eventi visti al cinema (l'avevo scritto QUI dei miei dubbi) per cui l'avevo lasciata in standby in favore di altre cose di cui poi per la maggiore mi sono pentito e di cui ho già parlato in codesta sede.

E invece su Watchmen mi sono dovuto ricredere perché mi son bevuto i nove episodi quasi d' un fiato tanto l'ho trovata spettacolare e ben congegnata con tutte le cose che le scopri a poco a poco e all'inizio ti lasciano un po'perplesso, fino a far quadrare tutto negli episodi finali. Torna qualche personaggio del film, con qualche anno in più (per uno invece il tempo non conta... ecchissarammai???)

e le musiche di Trent Reznor e Atticus Ross decorano perfettamente le immagini che hanno una fotografia stupenda anche nelle tante scene notturne.

Violenza ce n'è in abbondanza e pure sesso esplicito, come nel film, per cui strapromossa anche per il cast che si fregia di tre grossi nomi: Don Johnson,

Jeremy Irons e Louis Gosset Jr., senza dimenticare la protagonista Regina King.

Salvo ripensamenti, non ci dovrebbe essere una seconda stagione come il finale lascerebbe presagire, dato che lo sceneggiatore Damon Lindelof, che ai suoi tempi aveva lasciato tutti un po' perplessi con il discusso finale di Lost, ha deciso che per lui Watchmen finisce qui, giusto per non andare a fare la stessa figura dell' altra volta con una storia che non si sapeva più come concludere e allora via con un colpo di spazzola gigante da Deus Ex Machina ad aggiustare tutto.

Lindelof non ha messo però alcun veto per cui se la HBO vuole continuare è libera di farlo, ma speriamo di no.

P.s. Attenzione all' ottavo episodio, l'unico che contiene una lunga e importante scena post credits.


domenica 16 agosto 2020

AVVENTURA NEL TEMPO - BIGGLES (OVVERO L' ULTIMA VOLTA DI PETER CUSHING)

Il giovane pubblicitario Jim Ferguson (Alex Hyde-White, il Reed Richards del film fantasma sui Fantastici 4 prodotto da Roger Corman di cui ho parlato QUI), viene colpito da un fulmine e fa un salto indietro nel tempo che manco Marty McFly.

Si ritrova così al fianco di Biggles,
un aviatore della prima guerra mondiale e pure personaggio eroe dei fumetti. La cosa si ripeterà più volte e anche la sua ragazza (una splendida Fiona Hutchinson) 
finirà catapultata in quello scenario bellico insieme a lui.

Ultima apparizione cinematografica di Peter Cushing (pantofole incluse), è un film senza troppe pretese, e anche gli effetti speciali sono stati acquistati al mercato nei saldi, ma è meno trash di quanto possa sembrare di primo acchito.
Se non fosse poi per un finalino che davvero cade sulla serie Z...
Ma vabbè non puoi avere proprio tutto tutto...


sabato 15 agosto 2020

HO FATTO UN SOGNO E C' ERANO I QUEEN

I had a dream... beh senza scomodare Martin Luther King, il mio sogno è stato più terra terra, ma ugualmente mistico direi, perché mi sono trovato ad una festa dove c'erano anche Brian May e Roger Taylor dei Queen.
Interloquendo con loro e facendo sfoggio del mio miglior inglese, scopro a sorpresa che, nel sogno, Brian parla anche un buon italiano, mentre Roger no.
E mi viene da fargli una domanda su Don't Stop Me Now, e sul motivo per cui la canzone è sparita da ogni scaletta praticamente subito dopo la promozione di Jazz, il disco che la conteneva.
Eppure Don't Stop Me Now ha una tale carica di energia che è stata inserita in parecchie colonne sonore, tipo L'Alba Dei Morti Dementi, e pure insignita di un particolare premio per la canzone che esprime più positività.
Pure in periodo di lockdown è stata eseguita al piano da un medico su youtube.
Al che Roger sogghigna e glissa elegantemente, ma non proferisce parola, mentre Brian mi dice che sinceramente preferisce non parlarne.
In effetti il rapporto dei Queen con quella canzone è stato sempre molto complicato perché, probabilmente a causa della sua costruzione, rende difficile una buona esecuzione vocale dal vivo, tant'è che in Live Killers è stata pesantemente ritoccata nell' intro, come ho spiegato QUI, mentre ogni esibizione veramente live (cioè bootleg) ce la fa sentire sempre con parole o intere frasi saltate.
Comunque nemmeno in sogno son riuscito a farmi spiegare bene sta cosa da Brian... sarà colpa di quella maledetta peperonata di mezzanotte...

venerdì 14 agosto 2020

JESUS CHRIST VAMPIRE HUNTER - CON I COMMENTI DI VASCO ROSSI

Cosa c'è di meglio di un film trash in una serata estiva? E se è anche leggermente blasfemo? Detto fatto!!
I cacciatori di vampiri hanno avuto diverse incarnazioni: dopo il classico Van Helsing del romanzo di Bram Stoker, lo stesso personaggio cambia nome di battesimo e diventa quel Van Helsing così simile a Wolverine (chissà perché LOL) dove l'unica cosa che salvo del film è Kate Beckinsale (ma basta che ci sia lei e salvo un sacco di cose, persino Pearl Harbour e gli ultimi episodi di Underworld posso sopportare).
E dato che anche Abramo Lincoln ha dato la caccia ai vampiri, alla fine non dovrebbe essere nemmeno così strano se a tale passatempo vi si dedicasse anche un tale Gesù Cristo che in questa "perla" li stende a colpi di karate.
La particolarità dei vampiri cacciati da codesto Jesus è che attaccano le lesbiche perché con la loro pelle possono ripararsi dal sole e girare indisturbati anche di giorno, e già questo ti fa capire la levatura del film che non si discosta molto dagli standard della Troma come qualità, ma stranamente non è della nota casa di produzione.
Si aggiunga poi che come partner ha El Santo, un lottatore messicano mascherato apparso anche in una serie di film a lui dedicata, e Mary Magnum, una gentil donzella quantomai intraprendente.
Non serve cercare un senso ad un film come questo perché anche Vasco direbbe che "Un senso non ce l'ha".
Da notare l'evidente stuntman che sostituisce Mary Magnum nella scena sulla moto più o meno a un'ora e 05, un marcantonio biondo parruccato e vestito come Mary e rivelato poi anche negli outtakes sui titoli di coda.
Su Youtube è disponibile tutto intero sottotitolato, giusto per farsi quattro risate senza pensare troppo perché, come dice sempre Vasco: "Oggi non ho tempo... Oggi voglio stare spento".

giovedì 13 agosto 2020

AGATHE CLERY, ASSURDO, MA PURE DIVERTENTE

Una direttrice di un'azienda di cosmetici con un'indole spiccatamente razzista, si ritrova un bel giorno affetta da un morbo che pigmenta la sua pelle in maniera sempre più intensa fino a trasformarla letteralmente in una donna di colore, cioè l'esatto contrario di Michael Jackson, e a causa di questo perde pure il lavoro, dato che i cosmetici che la ditta per cui lavora produce sono indirizzati alle donne di pelle bianca.

A quel punto la sua vita cambia radicalmente anche dal punto di vista degli affetti finché....

Commedia alla francese in stile musical, ma nonostante tutto sono pure riuscito ad apprezzarla molto tempo fa su Raiplay anche se in genere non nutro una grande ammirazione per il film francesi, ma questo perlomeno riesce a divertire con l'intenzione di mandare anche un messaggio sociale, tipo il karma che ti si ritorcerà contro e cose del genere, che ci si creda o no.

Visto come sono messo, mi ritroverò trasformato in francese prima o poi😂😂😂.

mercoledì 12 agosto 2020

ADDIO A FRANCA VALERI

 Aveva appena festeggiato i suoi 100 anni, e purtroppo da un paio di giorni ci ha lasciati anche Franca Valeri, attrice di teatro, ma anche parte di quella storica tv in bianco e nero con la sua signorina snob, i monologhi al telefono e tutti i vari personaggi che ha incarnato nella sua lunga carriera.

Un abbraccio Franca.

martedì 11 agosto 2020

PER LA SERIE NOTTE HORROR: SGT. PEPPER'S LONELY HEARTS CLUB BAND - IL FILM: BRUTTO SI, MA PARLIAMONE

L'avevo detto che prima o poi l'avrei visionato e l'ho fatto anche prima di ogni aspettativa. Cosa si può dire di questo malfamato film? Innanzitutto servono un po' di informazioni preliminari (me l'han sempre detto che i preliminari sono importanti 😀).
Allora... Alla fine degli anni 70 Robert Stigwood della RSO RECORDS fa il colpaccio tra film e dischi con La Febbre Del Sabato Sera e con Grease ad un solo anno di distanza. Se si contano anche Jesus Christ Superstar e Tommy di qualche anno prima, viene da pensare che il nostro amico sia uno che ne capisce di musica e cinema e com'è, come non è, riesce sempre a trasformare in oro quello che tocca. Preso così da un delirio di onnipotenza il Robert decide di mettere le mani su qualcosa di sacro e inviolabile come Sgt. Pepper dei Beatles e fare un film tutto cantato, eccetto le poche parti recitate da George Burns, prendendo spunto da un musical che aveva avuto un discreto successo in teatro.
Chiama gli ormai strafidati Bee Gees ai quali aggiunge Peter Frampton e crea la nuova Banda Dei Cuori Solitari,
mentre affida ad Aerosmith (seconda scelta dopo i Kiss che erano impegnati a far QUESTO!), Earth Wind & Fire spaziali come sempre, Alice Cooper baffuto che pare Machete, Steve Martin ancora di colore grigio, Donald Pleasence parrucchinato da panico e molti altri, l'esecuzione di numeri musicali basati su canzoni tratte da Sgt. Pepper, Revolver e Abbey Road, fino alla scena finale con un maxicoro che contiene decine di grandi nomi della musica da Tina Turner a Dolly Parton per nominarne un paio, come dire "nella sceneggiatura non c'era un posto ma potete stare qui tutti insieme a far numero".
Addirittura per riarrangiare le canzoni arriva il quinto Beatle, George Martin, per cui sulla carta pareva un vero e proprio kolossal, tant'è che Barry Gibb si lascia sfuggire una dichiarazione che comincia a far storcere il naso a parecchia gente: "Dopo il nostro Sgt. Pepper, quello dei Beatles non sarà mai esistito".
E vedi a gufarsi da soli? Alla sua uscita le cose infatti non sono andate esattamente come tutti speravano e il film è stato spernacchiato e messo alla berlina fino a farlo sparire dalla circolazione.
In effetti non è proprio uno di quei film indimenticabili a causa di una storia che definire favoletta è un complimentone, con un finale affidato ad un dorato Deus Ex Machina, che di nome fa Billy Preston, letteralmente imbarazzante.
Tutto sommato però, a me è piaciuto persino Xanadu di cui tutti parlano male e pure in questo film qualcosa di buono riesco a trovarlo lo stesso in mezzo a tanto kitsch. Primo fra tutti il momento dedicato agli Earth Wind & Fire che con la loro versione di Got To Get You Into My Life rileggono e rivoltano totalmente un brano di Revolver (revolver, rivoltare appunto 😀) rendendolo un classicone loro.
Anche molte altre canzoni si salvano, come la versione di Come Together degli Aerosmith, praticamente identica all' originale, mentre Nowhere Man per esempio diventa troppo melensa e Maxwell's Silver Hammer sottolinea il numero (bruttino) di Steve Martin che più che cantarla la recita, She Is Leaving Home viene fastidiosamente sintetizzata dalle voci delle gynoids del villain (in realtà la cantano i Bee Gees filtrati dal vocoder), insomma c'è del brutto (tanto tanto tanto), ma anche del buono, anche se effettivamente è poco per giustificare un film musicale.
Da notare anche il debutto cinematografico di Carel Struychen, il gigante di Twin Peaks, poi successivamente Lurch nella Famiglia Addams
e in tempi recenti appare ancora in Doctor Sleep, che qui veste invece i panni dello scagnozzo del villain.
Se si aggiunge l'audio monofonico che utilizzavano le sale di proiezone dell' epoca, questo va ancora a sfavore della pellicola che invece ora ho potuto seguire con uno splendido 5.1.
In breve, una pagina di cinema e musica da dimenticare e che consiglio solo se si vuole avere un incontro ravvicinato con il kitsch assoluto (cosa che mi capita di nominare spesso ultimamente), ma che comunque ho visto tutto sommato con piacere, dato che mancava nel mio bagaglio cinematografico. E per parlare di qualcosa, nel bene o nel male, bisogna comunque sapere di cosa si sta parlando.
L'ho già detto QUI e lo dirò sempre😀.

lunedì 10 agosto 2020

SOTTO IL SOLE DI RICCIONE (COME NEGLI ANNI 80, MA UN PO' MENO)

C'era una volta Sapore Di Mare di Vanzina e ora c'è Sotto Il Sole Di Riccione e nel cambio generazionale le differenze sono enormi;

prima su tutte è che il film si svolge per una buona parte con protagonisti i cellulari e le app per rimorchiare, cose che invece "a quei tempi" non esistevano assolutamente e l'impressione che hai subito è che ti divertivi di più.
Almeno questa è stata l'impressione che ho avuto vedendo questo film basato sulle canzoni dei The Giornalisti (ovvero Tommaso Paradiso solista e pure in scena sul palco con sponsor Radio Deejay in bella vista perché l' emittente ha da sempre una succursale estiva in codesto loco), perché il film alla fine è sì appena carino, per colpa di uno spirito decisamente diverso dalle commedie da spiaggia degli anni 80 alle quali vorrebbe fare il verso, nonostante la coppia di registi videoclippara (Younuts!) sia anche complice dell'aiuto dietro le quinte chiesto ad Enrico Vanzina. 

Non migliorano la situazione nemmeno Isabella Ferrari (che da quei film arriva) e Andrea Roncato, pure lui con molta esperienza nel cinema estivo leggero. 

Luca Ward si impegna e cerca di "scatenare l' inferno" in qualche modo ma rimedia un risultato mediocre come tutto l' ambaradan dove i veri protagonisti sono i giovani attori provenienti per la maggiore da varie serie tv, web, youtube e simili. 

Cambiano i tempi e il cinema si adegua per raccontare le tecnologie, la vita coi social network, le piattaforme e tutto ciò che ne consegue, però non è detto che il risultato sia per forza di cose "buono perché attuale".

In breve non ce la vedo una sala gremita come negli anni 80 a ridere in coro per le gag, ma diciamo che è più adatto per funzionare nella dimensione televisiva di Netflix, anzi somiglia davvero molto più ad una fiction tv che ad un vero film.

Tuttavia con tutti i difetti che ha è sempre meglio di quell' altro film basato sempre su una vacanza sulla riviera romagnola, ma a Rimini, diretto da Luciano Ligabue e di cui ho parlato (molto male) QUI.


domenica 9 agosto 2020

LA METEORA INFERNALE (LA SCI FI VINTAGGIA, MA EFFICACE)

Un meteorite cade sulla terra e i suoi frantumi a contatto con l'acqua crescono a dismisura diventando dei monoliti giganteschi che poi crollano a terra frantumandosi in tanti pezzi che crescono di nuovo a dismisura diventando dei monoliti giganteschi che poi crollano a terra frantumandosi in tanti pezzi che crescono di nuovo a dismisura... e via così per un bel po'. 
In più, se qualche essere vivente viene a contatto con quei cristalli, si ritrova in men che non si dica pietrificato come se avesse incontrato la mitologica Medusa.
Girato ancora in bianco e nero, nonostante l'anno precedente Il Pianeta Proibito fosse già in Technicolor, ma tanto lo avevo visto ai tempi della tv in bianco e nero in una rassegna di film al pomeriggio dove c'era anche Atragon di Ishiro Honda, il film del 1957 non ha nomi altisonanti in cartellone, ma ha una bella resa sugli effetti speciali dei cristalli giganti che crollano su modellini di case avanzando inesorabilmente;
effetti artigianali che una moderna CGI forse riuscirebbe persino a rendere farlocchi.

sabato 8 agosto 2020

ALESSANDRA AMOROSO & BOOMDABASH - KARAOKE (E UN PO' DI PIERACCIONI)

Eeeee niente... ormai ogni estate non si scappa e ci tocca il tormentone della Amoroso, sempre con Boomdabash (ormai sembra esserne diventata Il Quinto Elemento, per dirla alla Besson),
nonostante sia stato dimostrato clinicamente che con l' emissione di quelle sue frequenze sonore può provocare effetti collaterali anche gravi.

In più questa volta, nonostante un testo furbetto con citazioni post-lockdown, siamo anche in prossimità di plagio (o semplice ispirazione dai) del famoso Pam Pam di Cecilia Gayle.

Fatto sta che il vero protagonista è Mr. Ketra, all' anagrafe Fabio Clemente
che tra questa band pugliese e il duo con Takagi, ce lo troviamo praticamente ovunque, segno che la sua produzione (come l'anno scorso con Giusi Ferreri e ancora prima con la Bertè, J-Ax, Fedez, Baby K) viene richiesta parecchio, proprio come negli anni 90 accadeva a Gabry Ponte degli Eiffel 65. Sta girando proprio in questi giorni infatti la nuova di Takagi & Ketra "Ciclone" con Elodie, Mariah e addirittura i Gipsy Kings (!!!)

dove si divertono a rifare il famoso film di Pieraccioni.
Ho paura quasi ad aprire la dispensa che magari Mr. Ketra me lo trovo pure lì, come succedeva a Fantozzi con il pane sfornato da Abatantuono...

venerdì 7 agosto 2020

LA REGINA DI VENERE (OVVERO COME TI FACCIO UN FILM CON LE COSE DEGLI ALTRI)

Chi lavora nel cinema saprà perfettamente quanto può costare la realizzazione di scenografie e di costumi che poi non verranno più utilizzati, o verranno distrutti salvo i pezzi che, per tradizione, i membri del cast si portano via per ricordo a riprese concluse.
Capita però, a volte, che un film a basso costo possa riutilizzare qualcosa rimasto da una pellicola precedente, tipo Il Pianeta Proibito di cui ho parlato QUI
E questo riciclo avviene a mani basse ne La Regina Di Venere con Zsa Zsa Gabor, dove le venusiane sono esattamente come noi tutti ce le siamo sempre immaginate,
di cui ecco anche la locandina originale:
dove ritroviamo le stesse divise dell' equipaggio guidato da Leslie Nielsen
e gli abiti di Connie Francis, nonché il pastrano di Walter Pidgeon, mentre le scenografie arrivano da altre pellicole di fantascienza.
La cosa comunque sarà passata quasi inosservata dato che il "Pianeta" è diventato un cult, mentre questo è a dei livelli kitsch che stanno a metà strada tra un videoclip di Lady Gaga e Ciao Nì di Renato Zero con un tocco di musical di Broadway, e sicuramente lo avranno visto solo dei malati di mente come il sottoscritto😂😂😂.

giovedì 6 agosto 2020

KURT RUSSELL, LA DISNEY E LA TRILOGIA DEL COLLEGE

Negli anni 60 un giovane Kurt Russell firma un contratto con quella casa di produzione fantasmagorica (allora) che adesso inspiegabilmente azzecca solo un film ogni tanto (il tremendo Artemis Fowl docet).
Per dieci anni il poco più che adolescente Kurt recita quindi in parecchie pellicole disneyane e in particolare in una non definita ufficialmente trilogia ambientata in un college, sempre con gli stessi protagonisti e con Cesar "Joker" Romero come villain.


Nel primo film Il Computer Con Le Scarpe Da Tennis, Dexter (Kurt) viene colpito da una scarica elettrica mentre cerca di sistemare il computer della scuola e invece di rimanere fulminato assimila tutta la memoria della macchina diventando egli stesso un computer vivente.

Nel 1995 la Disney ne ha fatto anche un remake per la tv, ma piuttosto sconosciuto.

Nel secondo Spruzza Sparisci E Spara, per una casualità, nel laboratorio di chimica si crea una vernice che rende invisibili con divertenti conseguenze.


Nel terzo L' Uomo Più Forte Del Mondo, a causa dell' accidentale mescolanza di sostanze, un mangime per mucche provoca agli animali una produzione di latte esagerata, e quando Dexter lo sperimenta su se stesso si ritrova con una forza da superman.

Ovviamente sono film leggeri con un plot abbastanza ripetitivo e gli effetti speciali sono il minimo sindacale, però divertono come un film Disney deve fare; inoltre Kurt ha il viso perfetto per incarnare il tipico ragazzone americano fisicato e bello, cosa che mi ha sempre fatto sospettare che il Fred Jones di Scooby Doo

e il Corey Anders di La Fantastica Jeannie,
le due serie di Hanna & Barbera, siano entrambi ispirati proprio a lui.
Per questa sua caratteristica da ragazzone, rivederlo anni dopo nei panni e barba di Jena (Snake) Plissken mi aveva fatto un effetto un po' straniante. Ma dopotutto in tempi recenti anche Daniel Radcliffe si trova dei ruoli sempre più lontani dal maghetto che l'ha reso famoso, anzi è stato fatto il suo nome (scherzando, ma non troppo) addirittura per un nuovo Wolverine(!!!),

Persino i vari Doctor Who, quando lasciano la serie finiscono quasi tutti a fare personaggi malvagi, perfidi, comunque negativi.

E pure Kurt con Tarantino la sua parte cattiva l'ha tirata fuori.
Come dire... se sei un attore bravo, sai interpretare qualsiasi cosa... anche un tostapane, se è il caso😀.