venerdì 28 febbraio 2020

PAZIENTE ZERO


Vero che dal titolo parrebbe un film sfornato fresco fresco in questo periodo di Coronavirus? 
E invece (scherzone) è del 2018 e, tra i nomi noti, presenta l'ex Doctor Who Matt Smith, di cui ho parlato QUI, e uno Stanley Tucci iperfisicato, nonché la quota rosa fornita da Natalie Dormer.

Si parla di gente in un bunker alla ricerca di un antidoto contro un virus (appunto) che trasforma la gente in cannibali tipo zombie, ma con l'effetto collaterale di aumentare a dismisura anche la loro forza e il quoziente intellettivo.
Quindi se non fosse per il piccolo particolare alimentare, alla fine non sarebbe nemmeno una brutta cosa sto virus che mentre sei lì che banchetti a base di cervelli umani ti metti anche a dialogare amabilmente sulle teorie dei massimi sistemi e ti dai un certo tono che a tavola non guasta mai.
Il film parte benissimo con una scena da mascella spalancata (una cosa già vista in The Walking Dead quando amputano un arto per non far propagare il contagio, ma qui è all'ennesima potenza come adrenalina, davvero ben realizzata), per poi purtroppo perdersi per strada malamente nonostante la buona prestazione attoriale e fisica di Stanley Tucci.
E mi conferma che Matt Smith (o chi per lui) non ha più saputo scegliere dei copioni adeguati alla sua bravura.
Un vero peccato...


2 commenti:

  1. Stanley Tucci è una sicurezza, dove lo metti recita (bene). Matt Smith invece niente, non emerge il ragazzo, peccato perché è stato bravissimo in “Doctor Who” ma dovrebbe cambiare agente, non gli trova i copioni giusti, poi è sfigato, quando sceglie titoli con grande visibilità sono film orrendi come “Terminator Genisys” oppure l’ultimo “Star Wars” in cui la sua parte è anche stata tagliata. Cheers!

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    Risposte
    1. Uh, quel Terminator che roba brutta. Beh non che l'ultimo sia un capolavoro a giudicare dalle critiche. Non ho ancora avuto il coraggio di perderci due ore.
      Piuttosto mi metto a stirare le camicie...

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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