mercoledì 23 novembre 2022

SLUMBERLAND - NEL MONDO DEI SOGNI: QUANDO INCEPTION INCONTRA ALICE IN WONDERLAND

 Quel colosso di Jason Momoa è sorprendente per come passa dalla solennità di un prodotto come DUNE, ad un ruolo in cui si diverte da matti a gigioneggiare tutto il tempo, cioè il fuorilegge Flip di Slumberland.


Il nuovo film di Netflix è in pratica una favola tratta da una famosa e vintaggissima serie a fumetti (nasceva nel 1905, ma non polemizziamo sulla mancanza di nuove idee dai) dove Jason, con un look a metà fra il suo AQUAMAN e il Cappellaio Matto di Alice,

divide la scena con la giovane Marlow Barkley che interpreta Nemo (che nei fumetti però era un maschietto), una ragazzina che, come nel libro di Lewis Carroll, si ritrova un un mondo tutto particolare composto da sogni ed incubi, che possono essere i propri, ma anche quelli di altre persone.

Da tale soggetto era già stato tratto Little Nemo, un film d'animazione del 1989 prodotto da Stati Uniti e Giappone che  passò quasi inosservato anche se a metterci le mani c'era anche Chris Columbus, il vero mago fra i maghi di Harry Potter.

Nel nuovo film Netflix quindi si è mantenuta l'idea di base, ma lavorandoci su per rendere il tutto più "wow", anche perché se confrontate le tavole dei fumetti siamo a livelli decisamente demodè.

Completa il cast Chris O'Dowd che finora non mi ha mai deluso in ogni film dove ha presenziato, e infatti ci si diverte e ci si meraviglia anche perché visivamente è un continuo tripudio di effetti speciali anche esagerati, però plausibili perché se siamo nei sogni può accadere qualsiasi cosa. 
E lo sa bene Christopher Nolan che ci ha fatto sopra uno dei suoi film più belli, cioè INCEPTION che più di una volta mi è tornato in mente guardando questo.

Ma il pubblico a cui è rivolto Slumberland è decisamente più giovane dello standard che segue Nolan, un pubblico che si meraviglia ancora quando vede un film così, proprio come mi sono meravigliato io nello stesso modo in cui nello scorso secolo, anzi, diciamo pure millennio (citando una presentazione che il Liga usa fare nei suoi concerti), guardavo i film della vecchia Disney. 
Per cui in mezzo a quel pubblico mi ci metto anch'io perché di diventare grande non ne ho ancora nessuna voglia e mi piace credere che il mondo dei sogni esista davvero. 

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