sabato 12 novembre 2022

UN POST LUUUNGO PER UN SABATO PIENO PIENO ZEPPO DI ADDII MUSICALI E NON, DALLA DISCO ITALIANA AL BRASILE

 Anche oggi, nel sabato che di solito dedico alla musica, mi tocca dare degli ultimi saluti proprio in questo campo, anzi in verità gli addii sono ben quattro di cui il primo va a Carmelo LaBionda, 73 anni, che sabato scorso ci ha lasciati e, con il fratello Michelangelo, era stato uno dei fondatori della italo-disco che fece la fortuna delle piccole etichette negli anni 80 e celebrata in un DOCUMENTARIO che ho segnalato tempo fa sulla piattaforma Arte e dal cui post riprendo l'estratto che li riguarda: 

"Carmelo (quello senza baffi) e Michelangelo sono i fratelli LaBionda, i quali dopo un inizio da cantautori acustici poco gratificante, si sono buttati a mani basse sul genere Dance, prima coi D.D.SOUND,

e poi con i LABIONDA, avendo così, i volponi, due produzioni da discoteca che potevano uscire contemporaneamente facendo incasso doppio senza il rischio di saturare il mercato, 

marcando il territorio e, con alcuni pezzi più votati all'elettronica e videoclip in stile anime, diventando addirittura, in un certo senso, i precursori dei Daft Punk (che arriveranno invece molto dopo con quel cartone animato dal titolo Interstella 5555),
e in seguito lanciatissimi con le produzioni miliardarie come i Righeira. 
Quei RIGHEIRA così apparentemente vacui, effimeri e colorati come un cartone animato (pure loro), ma perfetto simbolo italiano degli anni 80
che, con le loro visioni apocalittche dissimulate in riff di synth, hanno marchiato a fuoco il decennio".
Tutto sommato però, dal mio punto di vista, a riascoltarlo adesso non era nemmeno così male uno dei loro dischi della prima versione dei LaBionda, tutt'altro che dance e uscito a metà anni 70, cioè OGNI VOLTA CHE TU TE NE VAI
dove il nome del duo includeva ancora anche "Fratelli" e dove al piano c'era Nicky Hopkins, uno dei più stimati session men britannici degli anni 70, e infatti il disco è stato registrato agli Apple Studios, ma forse era solo uscito nel momento sbagliato. 
Un altro addio sempre musicale, ma di un mondo del tutto diverso, è rivolto al cantante della band scozzese Nazareth, Dan McCafferty,

(stessa posa ma con qualche decennio di differenza) morto a 76 anni, ma già nove anni fa aveva smesso di cantare per problemi di salute. 
Dei Nazareth la canzone più famosa è senza dubbio la bellissima cover di LOVE HURTS,
la cui versione originale (sdolcinatissimissima) era degli Everly Brothers, ma che cantata da Dan prende una spinta drammatica, straziante mille volte più dell'originale. 
Tale canzone, che conoscete perché ovviamente è finita anche in serie tv e film come Scrubs, Superstore e Cambia La Tua Vita Con Un Click, ha avuto innumerevoli artisti che l'hanno reinterpretata, da Roy Orbison (se possibile in modo ancora più soft dell'originale) a Cher che ne ha usato il titolo anche per un suo album, e Rod Stewart in un disco dedicato alle ballad rock, fino di recente Dave Stewart, ex Eurythmics, in coppia con Amy Lee degli Evanescence.
Ancora un'altro mondo musicale piange la scomparsa di Mimi Parker, batterista e voce dei Low, band slow core fondata da lei e il marito, che, come può far capire il nome del genere, punta su suoni lunghi e ipnotici molto particolari, alla Twin Peaks, per dire, cioè quelli che si sentono, per esempio, in SHAME.
Mimi era da tempo malata di cancro e nei giorni scorsi a 55 anni ha purtroppo perduto la sua battaglia contro la malattia. 
Ed oggi, a quanto pare, per giocoforza esploriamo davvero il mondo a tutto tondo dando l'addio anche a Gal Costa, 77 anni ed esponente di spicco della musica latinoamericana (non il reggaeton però eh) come il famoso classico GAROTA DE IPANEMA
coverizzato da anche da Frank Sinatra e millemila altri. 
Sempre di musica si parla, ma di space progressive rock perché ad 82 anni si è spento Nik Turner,

sassofonista, flautista e anche voce degli Hawkwind, band britannica che vedrà nella sua formazione per un periodo anche Lemmy Kilmister dei Motorhead. 
Girando ancora un poco ho incontrato uno che s'era perduto... cantava Lucio Dalla e invece noi girando ancora il mondo, ma stavolta quello dei cartoons, veniamo a sapere della dipartita della voce ufficiale di Batman nelle sue versioni animate e nei videogames, cioè Kevin Conroy

che ci ha lasciati a 66 anni, ma già da tempo era malato. 
Nonostante ciò aveva sempre presenziato alle conventions tipo il famoso Comic-Con.


Kevin aveva anche interpretato fisicamente una versione malvagia di Bruce Wayne in una miniserie crossover live action dal titolo Crisi Sulle Terre Infinite.

Addio Carmelo, Dan, Mimi, Gal, Nik e Kevin. 

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