Si festeggia con trenta candeline oggi in casa di Jeff Bezos perché a compiere gli anni è proprio Amazon, il suo sito di e-commerce nato appunto a Seattle il 5 luglio del 1994.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, e ne sono stati consegnati di pacchi tramite i corrieri, diventando davvero un punto di riferimento durante quel maledetto lockdown in cui dovevamo stare segregati in casa mentre i complottisti tessevano trame degne di un film che in effetti già esisteva ed era CONTAGION.
Dalla vendita online poi sono nate altre branche come Amazon Music che trovo utilissima e grazie alla quale ho ricostruito la discoteca in vinile che tengo chiusa nel mio caveau per poterla così ascoltare comodamente ovunque, e Prime Video che, in mezzo a prodotti discutibili, mette certe robe pazzesche tipo The Boys che adesso è arrivata alla quarta stagione e continua a sorprendermi come il primo giorno fra morti ammazzati male, contenuti sessuali espliciti e supertutine bastardedentro.
Da non perdere anche GEN-V, lo spinoff adolescenziale strettamente legato alla serie madre.
Non contento di tutto ciò, Jeff è diventato proprietario del Washington Post ed ha tentato anche la conquista dello spazio con Blue Origin, giusto per non rimanere un passo indietro ad Elon Musk, dichiaratamente suo diretto concorrente in fatto di trovate miliardarie.
Ma non sarà un po' troppo tutto ciò?
Diciamo che io personalmente cerco sempre di rimanere con i piedi per terra anche perché i miliardi non so proprio come siano fatti...
Solo noi che ci ricordiamo come era un volta, quando ad esempio per trovare il regalo perfetto dovevi girare negozi su negozi e magari andare in trasferta in un'altra città... mentre ora basta un click! Io ancora me ne meraviglio... Amazing!
RispondiEliminaConcordo, ma sono i tempi che cambiano e sotto certi aspetti è anche meglio così dai
EliminaIo invece so bene come sono fatti i miliardi.
RispondiEliminaUh, aevoglia. Benissimo. 🤣🤣🤣🤣
Fammi un disegno dai 😁
EliminaMi dispiace ma non so disegnare. 🤣🤣
Elimina😂😂😂
Elimina