sabato 6 luglio 2024

BEATLES, LED ZEPPELIN E GENESIS UNITI NELLO STESSO FILM (CON ANCHE 007)

 Sabato beatlesiano oggi perché esattamente 60 anni fa usciva nelle sale britanniche A Hard Day's Night, il primo film con i Beatles diretto da Richard Lester e che arriverà da noi con il titolo Tutti Per Uno, con una locandina italiana che sarebbe da denuncia per la bruttezza dei ritratti dei quattro.


In effetti ne avevo già parlato all'incirca una settimana fa ricordando L'USCITA in anteprima del vinile con la colonna sonora del film, ma senza mettere nemmeno una canzone dei Fab Four, quasi come succedeva in quel film su John Lennon dal titolo NOWHERE BOY.

Oggi invece recupero qualcosa come la TITLE TRACK perché intanto non sono quella canaglia di James Bond e ascoltare i Beatles, al contrario della famosa spia, a me piace sempre, mentre lui nella nota scena di Goldfinger era abbastanza esplicito nei loro riguardi, ma, aggiungo io, senza motivo senonché entrambi i film erano un prodotto della United Artists dello stesso anno e quindi citare i quattro in quel modo ironico potrebbe essere stata anche una furbetta manovra promozionale dato che il romanzo di Fleming è del 1959 e quindi tale frase nel libro ovviamente non c'era perché i Beatles ancora non erano nati. 

E aggiungo anche qualche altra gustosa curiosità in più, come che nel film si sente suonare anche Jimmy Page in ben due momenti, uno sul treno tramite una radiolina che Ringo accende per un attimo, e poi il futuro Led Zeppelin suona la chitarra ritmica durante RINGO'S THEME che altro non sarebbe che la versione strumentale di This Boy, canzone che accompagna sempre Ringo in giro da solo per Londra.

Una simpatica curiosità sull'attore Wilfrid Brambell è che, nonostante facesse la parte del nonno di Paul, all'epoca aveva solo 52 anni, ed è anche da notare (se ci riuscite) il cameo di un giovanissimo tredicenne Phil Collins, che all'epoca ovviamente non era ancora il batterista dei Genesis, e che appare tra il pubblico che assiste al concerto dei Beatles.

Concludo il post di oggi esattamente come il film, cioè di nuovo con la canzone che dà il titolo alla pellicola e che alla fine si riascolta sulla scena di chiusura coi ragazzi che partono in elicottero e sui consecutivi TITOLI DI CODA che in questo caso non sono dei semplici nomi che scorrono su fondo nero come siamo abituati oggi, e il fatto che ci siano stati dei titoli di coda era cosa molto rara nei film dell'epoca dove invece si tenevano più in considerazione quelli di testa come 007 (eccolo che torna) ne ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica.


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