Quel dicembre di 50 anni fa il mondo dell'informatica era in fermento poiché fino ad allora i computer erano stati degli armadi giganteschi con quelle classiche bobine che giravano, come si vedeva in certe serie tv che adoro.
Ecco... Se aguzzate la vista, dietro all'operativa della S.H.A.D.O. c'è proprio un computer con quelle bobine che dicevo... anche se guardando la foto lo so che si potrebbe pensare ad una parola in inglese che inizia lo stesso con bo...!!!
Ma dicevo fermento, si, perché già dal 19 dicembre del 1974 cominciava il battage pubblicitario del nuovo oggetto del desiderio, ovvero il primo computer di dimensioni ridotte prodotto dalla ditta MITS del Nuovo Messico, con il nome Altair 8800
che verrà presentato ufficialmente il gennaio successivo e messo poi in vendita da marzo.
Questo nome Altair così astronomicamente evocativo, agli appassionati di fantascienza deve per forza ricordare IL PIANETA PROIBITO, quello di Robby The Robot (pochi lo sanno che era doppiato da un giovane Alberto Lupo),
dove quel pianeta su cui atterrava Leslie Nielsen (senza ancora fare i casini di Frank Drebin) con il suo equipaggio, si chiamava appunto Altair IV, della costellazione Altair, tant'è che la bella figlia (madamadoré) del professor Morbius, il quale non gradiva per niente l'intrusione, portava il nome di Alta.
Ma, anche se è meno avvenente di Anne Francis (Alta), torniamo allo scatolotto, cioè al computer che stava per arrivare il cui nome, in realtà, era stato preso da un episodio di Star Trek (sempre nello spazio siamo comunque) e che, appunto, aveva dimensioni molto ridotte rispetto ai predecessori e, sempre restando nel tema della fantascienza, ricordava da vicino certe consolle viste sempre in quella stessa serie tv britannica di nome U.F.O.
dove quel pianeta su cui atterrava Leslie Nielsen (senza ancora fare i casini di Frank Drebin) con il suo equipaggio, si chiamava appunto Altair IV, della costellazione Altair, tant'è che la bella figlia (madamadoré) del professor Morbius, il quale non gradiva per niente l'intrusione, portava il nome di Alta.
Ma, anche se è meno avvenente di Anne Francis (Alta), torniamo allo scatolotto, cioè al computer che stava per arrivare il cui nome, in realtà, era stato preso da un episodio di Star Trek (sempre nello spazio siamo comunque) e che, appunto, aveva dimensioni molto ridotte rispetto ai predecessori e, sempre restando nel tema della fantascienza, ricordava da vicino certe consolle viste sempre in quella stessa serie tv britannica di nome U.F.O.
(ho detto di guardare la consolle... la Moonbase Girl, Joan Harrington, ovvero l'attrice Antonia Ellis, ha una funzione puramente decorativa, giusto per completare la foto😜).
Notare poi il particolare non da poco (che fa subito fantascienza) dei caratteri he compongono la scritta sul frontale
che sono gli stessi che verranno usati in SPAZIO 1999, altra serie tv cult che era in lavorazione nello stesso periodo con la stessa produzione di U.F.O. (anzi, doveva esserne il seguito, in realtà), cioè Gerry & Sylvia Anderson,
quei due coniugi (poi separati) che a cavallo degli anni 60 e i primi anni 70 hanno fatto sfracelli in tv tra fantascienza, modellini e marionette, facendo capolino anche al cinema con un film misconosciuto, ma molto interessante che era DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO, dove già apparivano quelle consolle, ma proprio le stesse insieme a veicoli e tute spaziali, perché infatti verranno riutilizzate poi in U.F.O., che mica si butta via niente.
che sono gli stessi che verranno usati in SPAZIO 1999, altra serie tv cult che era in lavorazione nello stesso periodo con la stessa produzione di U.F.O. (anzi, doveva esserne il seguito, in realtà), cioè Gerry & Sylvia Anderson,
quei due coniugi (poi separati) che a cavallo degli anni 60 e i primi anni 70 hanno fatto sfracelli in tv tra fantascienza, modellini e marionette, facendo capolino anche al cinema con un film misconosciuto, ma molto interessante che era DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO, dove già apparivano quelle consolle, ma proprio le stesse insieme a veicoli e tute spaziali, perché infatti verranno riutilizzate poi in U.F.O., che mica si butta via niente.
Tale computer necessitava comunque di un'interfaccia per collegarlo ad un video come i PC classici, quelli fissi che useremo poi anche noi in casa, dato che per il momento i portatili erano ancora nel limbo della fantascienza.
Non ricordo infatti una serie tv o un film vintage di quei primi anni 70 dove si vedessero già dei computer simili agli attuali laptop, nemmeno in Star Trek che invece aveva già di suo inventato gli StarTac a conchiglia prima della Motorola.
Non ricordo infatti una serie tv o un film vintage di quei primi anni 70 dove si vedessero già dei computer simili agli attuali laptop, nemmeno in Star Trek che invece aveva già di suo inventato gli StarTac a conchiglia prima della Motorola.
Tuttavia si può dire che anche stavolta la fantascienza aveva anticipato quello che poi sarebbe arrivato davvero nella realtà, ma per il teletrasporto... beh, ci stiamo ancora lavorando...
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.