venerdì 30 agosto 2019

JAMES BOND

Sta per arrivare una nuova avventura di 007, e facendo un po' di conti ti accorgi che esiste un Bond per ogni generazione. Dal sornione Connery al massiccio Craig, passando per il fugace Lazenby e l'ironico Moore, il dimenticabile Dalton e l'impassibile Brosnan. La saga va avanti da 50 anni ormai e sembra avere intenzione di proseguire (ancora con Daniel Craig). In alcuni casi (Spectre per citare un titolo) bisogna dire che la parte più bella del film è stata la classica scena d'apertura seguita dai canonici titoli di testa (oggetto più unico che raro ormai, in quanto ultimamente tutti i film seguono il trend di cominciare senza). Personalmente il mio primo Bond è stato Roger Moore con La Spia Che Mi Amava e la Lotus Esprit subacquea e Squalo dai denti d'acciaio. Ma non disdegno i classici con Sean Connery (Goldfinger su tutti), anche se alcuni sentono davvero il peso degli anni che portano. Ho apprezzato anche Brosnan, per la regia, le scene di azione, gli ottimi effetti speciali, anche se Pierce è sempre un po' ingessato. Con Craig è arrivata l'operazione revival, con il ritorno dei temi classici rivisitati (in Skyfall c'è da urlare "Cazzo sì!!!" quando dietro la serranda del garage appare la mitica Aston Martin). In più si vede un agente non sempre impeccabile, ma anzi malmenato, ma che pesta di brutto anche lui, quindi (se possibile) più reale. Se non fosse che il lavoro delle vere spie è tutt'altra cosa rispetto a quanto si vede sullo schermo. Ma ci piace immaginarlo così...

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