mercoledì 21 luglio 2021

LOKI: UNA SERIE DA DIO...

 Ecco che sono arrivato alla fine. Non senza fatica, lo ammetto, ma ci sono arrivato. Com'è la serie Loki?


Sicuramente una serie che divide gli animi perché non si può dire che sia brutta, ma tante, troppe cose per me non hanno funzionato come dovevano. 
Un po' come noi maschietti abbiamo apprezzato certi primi piani di Scarlett Johansson che la regista ci ha regalato in BLACK WIDOW, non ci sono dubbi che Tom Hiddleston sappia fare breccia nel cuore del pubblico femminile, tant'è che molte lo sognano come un successore di Daniel Craig al Servizio di Sua Maestà, ma la vedo dura visto il legame sempre più stretto che ormai ha con la Disney/Marvel, stretto quasi come un cappio con nodo scorsoio... Cioè erano altri tempi (e altri contratti) quelli in cui un Harrison Ford (per dire un nome) usciva con dei blockbusters uno dietro l'altro impersonando personaggi sostanzialmente diversi e per case di produzione differenti.

 
Tom sa bene come comportarsi in scena per gigioneggiare e il risultato lo porta a casa quasi sempre, basta che non si tratti di fare scene di lotta troppo concitate, ma d'altronde il suo personaggio è il Dio dell'inganno, mica il Dio di menare le mani... 
Dio dell'inganno si, ma che qui trova pane per i suoi denti dato che si ritrova a tu per tu con degli altri Loki (anche sotto forma di alligatore) che in più di un caso si dimostrano ben più scaltri di lui mettendolo in crisi parecchio e, sarà un caso, ma quella che lo mette più in crisi è proprio la sua versione femminile. 
Si perché ad un certo punto succede come fosse la serie di DOCTOR WHO (non capita a CASO questo nome poiché molti hanno già trovato dei riferimenti a tale storica serie della BBC) dove, chessó?, Peter Capaldi (uno dei dottori top del reboot) incontra tutte insieme le sue rigenerazioni, compresa quella successiva in cui per la prima volta il Dottore è una donna. 
E su questo punto si potrebbe aprire un discorso parallelo, tipo un universo alternativo, poiché, senza apparire misogini, l'ultima rigenerazione femminile del Dottore ha portato più sfracelli che altro, ma non per colpa di Jodie Whittaker che anzi lei dà del suo meglio, ma per colpa dello showrunner che ha preso in mano il personaggio con il suo mondo e lo ha rivoltato come in quella famosa scena finale di SOCIETY
Qui siamo sullo stesso piano, ma anche peggio, dove tra un'infatuazine per il Loki donna chiamata Sylvie e discorsi, monologhi che non finiscono mai di questo e quell'altro personaggio, si tira avanti per sei episodi, mentre probabilmente un film di durata extended sarebbe stato sufficiente. 
E "badaben badaben badaben" , quando parlo di discorsi e monologhi, non sto parlando di cose come quelle che Tarantino mette nei suoi film che sono fatte (e doppiate) così bene che, anzi, ne vorresti ancora di più; qui siamo sul livello di Matrix Reloaded con frasi e concetti che si rigirano su se stessi senza andare a parare da nessuna parte, ma cercando di dare una parvenza di solennità agli eventi che ti vengono mostrati davanti agli occhi. 
Occhi messi a dura prova perché per questo motivo sul finale, quando i nostri eroi sono al cospetto del cattivone, ho trattenuto a stento le palpebre dal cadere giù e chiudersi inesorabilmente. Meno male... Sennò mi sarei perso la gag del copione che mi ha riportato in mente quella scena di THE DEAD DON'T DIE, film che consiglio a tutti come uno dei più belli dello scorso anno, ma che molti non hanno preso per il verso giusto e son pure stato insultato dagli amici che si aspettavano un The Walking Dead d'autore. 
Ma sto divagando mannaggia... (non perdo mai sto vizio...) 
Tornando alla nostra serie TV, ok Sylvie, la Loki donna, non sembra avere quello spessore da personaggio Marvel?

La sua versione a fumetti era molto diversa anche fisicamente? Non è un problema secondo me, poiché quando si tratta di raggirare il nostro Tom, e succede spesso tanto quanto lui continua a caderci, la sua controparte femminile funziona alla perfezione, forse più di una fisicata androgina, forse anche proprio per il suo apparente aspetto "normale" e lo sappiamo bene che in questi frangenti le donne hanno una marcia in più di noi uomini quando si tratta di far fesso un maschietto. 
Piuttosto quello che non funziona sono le tante, troppe scene in cui non succede nulla e che vengono riempite ancora una volta con discorsi pieni di riferimenti a questo e quell'altro personaggio Marvel, che magari ti fanno alzare il sopracciglio e ti scappa il sorrisino se sei uno di quelli che hanno visto tutto tutto, ma proprio tutto, ma se hai perso anche solo uno dei film dello scorso decennio rimani li con un grosso embé stampato sulla faccia. 
Lo so per certo, me l'hanno confermato in molti che lo stavano guardando con me e gli ho dovuto spiegare alcune cose stoppando l'episodio sennò non si andava avanti a forza di perché e cos'è. Per tutti questi motivi ho aspettato fino alla fine prima di scrivere qualche impressione sulla serie Loki, per capire dove sarebbe andata a parare; e al fin della licenza... non posso dire sia del tutto una brutta serie, ma già il finale con l'inquadratura su quella statua e poi quel finalino post credits con il timbro che preannuncia la seconda serie probabilmente dovevano essere delle cose da farti dire wow!!!, e invece mi hanno lasciato del tutto indifferente, forse per i colpi di sonno che ho avuto prima... 

3 commenti:

  1. Condivido tutto quello che hai scritto: dialoghi infiniti, spiegoni noiosi, risvolti psicologici da carosello, ridicolo involontario... E dire che sarebbe stato un fantastico Bond...

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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