giovedì 3 marzo 2022

ATTRAVERSO I MIEI OCCHI: OK, KEVIN COSTNER INTERPRETA UN CANE... MA NON RECITA COSÌ DA CANE

 Me lo avevano detto che Kevin Costner ci guadagna un sacco nei doppiaggi in italiano, tipo quelli fatti da Michele Gammino, ma onestamente non credevo fosse vero.


Così per curiosità ho provato a sentire l'audio originale in cui il Kevin dà la voce ai pensieri di Enzo, il cane protagonista di questa pellicola del 2019 prodotta dalla Disney per la Fox, e in effetti è proprio così, talmente strascicato che pare avere 90 anni. 
Ma forse era perché doveva interpretare un cane ormai alla fine dei suoi giorni, per cui non esattamente pimpante. 
Difatti anche Gigi Proietti per il doppiaggio in italiano tiene un tono molto simile a Kevin, al punto che non avevo riconosciuto per niente la sua voce ed ho dovuto consultare Wikipedia per scoprirlo, scoprendo solo in seguito che invece nella locandina italiana il Gigi era ben evidenziato, con pure il riferimento al fatto che quello studio aveva già fatto un film di successo con cani e lacrime.

Ma parliamo del film in sé stesso, un film che, se avete avuto un cane e avete amato Io & Marley (appunto di questo parlavo sopra) oppure Hachiko, vi toccherà nel vivo anche se, a mio parere, qui si è calcata un po' troppo la mano sul melodrammone. 
Milo Ventimiglia (uno dei protagonisti della serie Heroes, bellissima la prima e meno bene i sequel) è un pilota, anzi IL PILOTA più bravo a gareggiare sul bagnato, e da qui il titolo originale che è The Art Of Racing In The Rain, che un giorno si prende un cucciolo, e poi dopo il cucciolo si prende una moglie, e dopo la moglie arriva anche una figlia, e dopo arrivano anche le sfighe. 
Si perché Eve, la moglie del nostro bravo pilota interpretata da Amanda Seyfried, si ammala gravemente e (spoiler?) muore, dopodiché i suoceri cercano di portargli via la figlia e si finisce in tribunale mentre il povero Enzo (il cane che si chiama così perché il nostro amico gli ha dato il nome di Enzo Ferrari) viene investito e mancano pure i soldi sul conto corrente per pagare il veterinario. 
Ma in tutto questo ci sarà pure un raggio di sole? 
Si, c'è con un finale un pochino da favola, che non spoilero, ma siamo in casa Disney, perciò ci siamo abituati. 
Tre canzoni da segnalare nella soundtrack: HELPLESSLY HOPING di Crosby, Stills & Nash, trio che stava nelle case di tutti quelli che negli anni 70 ascoltavano musica a stelle e strisce con in testa il mito di Woodstock e il rimpianto per non esserci stati in mezzo a quella bolgia dove accadeva di tutto ben oltre la musica, 

YOU HAVE BEEN LOVED di Sia, cover di una canzone di George Michael che con la voce della cantante australiana raggiunge un effetto emotivo fortissimo, perché Sia ha una voce stupenda e in questo suo primo disco, dove non era ancora stata contattata da David Guetta, la mostra tutta insieme al suo volto che, nella seconda fase della sua vita artistica, tiene sempre nascosto da vistose parrucche al punto che qualcuno pensava che fosse orrenda.
No, Sia non è orrenda, è solo una con un viso qualunque che potresti incontrare ovunque e non sai che è quel fenomeno vocale che (a me) fa alzare la pelle d'oca sia nelle ballad come questa che nei pezzoni tipo Chandelier o Titanium. 
Il terzo pezzo arriva sui titoli di coda ed è HAVE YOU EVER SEEN THE RAIN
dei Creedence Clearwater Revival per citare proprio quella pioggia che il nostro amico pilota sa domare come nessun altro quando corre in pista. 
Una piccola nota sui soliti errori di doppiaggio, quando il cane con la voce di Gigi dice di sentire "odore di gasolio", in realtà parla di "gasoline" cioè benzina.
Non do la colpa a Proietti, d'altronde lui aveva solo recitato quello che gli avevano scritto... 

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