Seconda stagione per L'assistente Di Volo Cassie Bowden (Kaley Cuoco anche produttrice) che, dopo un anno dalle vicende della PRIMA, adesso fa da collaboratrice civile per la CIA e pare che sia riuscita pure a vincere la sua dipendenza dall'alcool con le classiche sedute dove vai li e dici "Ciao sono Cassie eccetera eccetera...".
Ma dato che l'abilità di Cassie è quella di tirarsi addosso i guai come una calamita, in men che non si dica pure stavolta si trova immischiata in una storia misteriosa con, ovviamente, dei morti ammazzati e una sua sosia che cerca di metterla nei pasticci.
E se nella stagione precedente Cassie parlava con un cadavere sgozzato in un bagno di sangue che si era ritrovata nel letto dopo una sbronza, qui si ritrova a battibeccare con versioni diverse di sé stessa, cosa che, se già da sola buca lo schermo, figurati moltiplicata sempre di più episodio dopo episodio.
La seconda stagione è un filino meno sorprendente della prima (l'effetto sorpresa manca appunto e un episodio in particolare è parecchio noioso), ma un plauso particolare va ad Eleonora Reti che doppia Kaley Cuoco in maniera eccelsa e vale da sola la visione per rendersi conto come deve essere fatto un lavoro fatto bene (e non quella roba brutta e incomprensibile fatta per Vecna di STRANGER THINGS 4), con intonazione adeguata e tempi perfetti, sbalzi di voce, momenti isterici.
Insomma bravissime sia Eleonora che Kaley.
Anche la musica rende benissimo lo stato d'ansia in cui si trova continuamente Cassie, con i temi composti da Blake Neely, forse ancora più frenetici e ossessivi che nella prima stagione.
E fra i nuovi arrivi nel cast dei quali uno, il più sbandierato, si chiama Sharon Stone, torna, anche se per poco, anche Michelle Gomez,
la Missy di DOCTOR WHO del periodo con Peter Capaldi.
la Missy di DOCTOR WHO del periodo con Peter Capaldi.
Ciao, avevo cominciato a vedere questa serie ma poi altri titoli avevano avuto la precedenza, tuttavia non sembra male.
RispondiEliminaNon lo è infatti. Specialmente la prima stagione ha il suo perché.
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