venerdì 16 giugno 2023

DOWNSIZING - VIVERE ALLA GRANDE: OVVERO MINUSCOLI

 In una società in cui le risorse sono sempre più scarse, se le persone fossero di piccole dimensioni ne utilizzerebbero meno di tali risorse, quindi vivrebbero una vita più abbondante e sostenibile.


Concetto alla base del film Downsizing - Vivere Alla Grande, commedia fantascientifica del 2017, con una locandina italiana che la fa puzzare di demenziale lontano un miglio, ma non è assolutamente così, diretta da Alexander Payne e con protagonisti Matt Damon, Christoph Waltz, Kristen Wiig e Hong Chau, che ribalta del tutto il punto di vista comune fino a poco tempo prima nella fantascienza in cui si cercavano nello spazio nuovi pianeti abitabili da colonizzare per sopperire alla sovrappopolazione. 
Spazio che poi è anche da ricordare in questo 16 giugno in quanto, ben 60 anni fa, la sovietica Valentina Tereshkova ad appena 26 anni diventava la prima donna nello spazio, altro primato che i russi portarono via agli americani.


Somiglianze con la nostra Samantha Cristoforetti a parte, il film invece rimane tutto con i piedi ben piantati per terra con la storia di Paul Safranek (interpretato da Matt Damon), un uomo qualunque che, alla ricerca di una vita migliore, decide di sottoporsi insieme alla moglie ad una procedura medica che li ridurrà alle dimensioni di circa 12 centimetri.
Peccato però che sua moglie invece si tiri indietro all'ultimo momento e lui lo saprà ormai dopo aver subìto il procedimento che è irreversibile. 
Cacchio! 
Ma pensarci prima no?

Rimasto quindi solo dopo la procedura, che mica può vivere più insieme a sua moglie ora che è più piccolo di una Barbie, Paul si trasferisce in una comunità di persone "ridotte" dove incontra Dusan (interpretato da Christoph Waltz), un eccentrico playboy che lo introduce al mondo delle feste esclusive e della vita di lusso.


Tuttavia, Paul scopre anche l'altra faccia della medaglia, ovvero che la discriminazione e la povertà esistono anche nelle comunità delle persone ridotte dato che, per via della natura umana, ci sarà sempre chi vuole prevaricare gli altri, tema del film che piano piano diventa più predominante di quello iniziale ecologico e l'interazione fra persone ridotte e normali non c'è più per cui si perde anche la necessità dell'effetto speciale, e cosa questa che fa calare anche il ritmo e la soglia dell'attenzione con una sensazione di "meh" che ti prende alla fine del film. 



2 commenti:

  1. Bella l'idea, purtroppo non benissimo esposta nel film, abbastanza deludente..

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    1. Infatti parte che sembra carino poi si siede lì e uff...

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Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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