martedì 6 giugno 2023

MIXED BY ERRY, OVVERO: VOLEVO SOLO FARE IL DJ

 L'ho già detto IN PASSATO che Sydney Sibilia è un regista che mi piace molto, e anche stavolta non sono rimasto deluso con Mixed By Erry, film che racconta, tratta da una vicenda reale, l'ascesa nel mondo delle cassette contraffatte di un ragazzo che, in realtà voleva solo fare il dj, e che inzialmente copiava le cassette per gli abitanti del rione.


Poi diciamo che "gli scappa un po' la frizione" e quel business pirata diventa l'etichetta più venduta in Italia ritrovandosi a sua volta piratata e confermando quella regola che, se ti stanno copiando, vuol dire che sei davvero arrivato al top.

Vista la crescente richiesta quindi Enrico e i suoi fratelli (Frattasio) si buttano nel business acquistando muri di duplicatori che nel giro di pochi minuti sfornano copie perfette dei nastri che contengono persino le canzoni di Sanremo prima che escano nei negozi, cosa questa che fa incazzare tutti i discografici più di ogni altra cosa perché "Sanremo è Sanremo".

Come finisce la storia lo sappiamo già dalle prime immagini che ci mostrano Erry, ovvero Enrico, in carcere, ma solo dopo aver dato parecchio filo da torcere all'ufficiale della Guardia Di Finanza che per tutto il film cerca di braccarlo in tutti i modi possibili.

Nonostante la recitazione sia quasi del tutto in dialetto napoletano e in presa diretta, il film risulta perfettamente comprensibile, un po' come RICOMINCIO DA TRE di Troisi che prima dell'uscita aveva preoccupato non poco i distributori. 
Ma in entrambi i casi entra in gioco la mimica degli attori e, qui in particolare, anche un po' di sottotitoli nelle frasi più ostiche.

E dell'intero cast non si può dire che bene, tutti semisconosciuti, ma che credono veramente in quello che stanno facendo, con anche il ritorno di quella faccia da topolino di Adriano Pantaleo, l'ex Spillo di Amico Mio, fiction tv con Massimo Dapporto degli anni 90;

Adriano qui vende whisky contraffatto al mercato e fa il padre dei tre fratelli dediti alla pirateria musicale interpretati da Giuseppe Arena, Emanuele Palumbo e Luigi D'Oriano, quest'ultimo che dà il volto ad Erry e che in una scena al teatro Ariston di Sanremo pare proprio un giovanissimo Pippo Baudo.

Scena che poi vedremo da un'altro punto di vista dopo i titoli di coda perciò state lì fino alla fine. 
Altro nome famoso del cast è Fabrizio Gifuni nella parte di un imprenditore milanese che trova il modo per entrare in società con i pirati partenopei.

E con il finale altamente ironico in cui si scherza sull'entrata in vigore dell'Euro, Sibilia lascia aperto anche un possibile seguito alla vicenda, ma, visto che non si può essere sempre così fortunati come con la saga di Smetto Quando Voglio, preferirei se le cose rimanessero così. 
E ovviamente c'è tanta musica nella colonna sonora, da Relax a Sweet Dreams perché il momento top della vicenda gira proprio in quegli anni 80 dove si parla a ruota libera anche di Duran Duran e Spandau Ballet e ricostruiti magistralmente come Sydney sa fare, e sempre con quella passione di raccontare storie di gente che va contro le regole. 
Su Netflix. 

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