martedì 24 settembre 2024

EMILY IN PARIS STAGIONE 4, PARTE SECONDA, MA STAVOLTA SI VA A ROMA

 Allora, è arrivato su Netflix il secondo blocco della QUARTA STAGIONE di Emily In Paris (ma perché deve essere così complicata la Enne rossa?) e ad un certo punto diventa Emily In Rome dato che la nostra protagonista finisce proprio nella capitale per una serie di motivi sentimentali, seguita dai colleghi per invece una serie di motivi professionali.


Per una serie di coincidenze che ci riportano a La Dolce Vita di Fellini, il motivo sentimentale si chiama Marcello con tanto di Fontana Di Trevi, ma senza entrarci dentro. 
Essendo quindi ambientata a Roma vi partecipa un certo numero di attori nostrani fra cui Anna Galiena e Raoul Bova che ridoppiandosi offrono una performance tremenda e non è la prima volta che noto questo fatto quando ci sono certe ospitate in fiction internazionali.

Altro cameo che invece non avevo per niente riconosciuto è quello di Rupert Everett barbuto. 
I detrattori della serie tv hanno sempre detto che questo è un prodotto che puoi mettere in sottofondo mentre stai facendo altro di più interessante perché nella mezz'ora di ogni episodio non succede praticamente nulla perciò non ti perdi niente, ed io mi sono sempre scagliato contro tale affermazione perché invece ci avevo sempre trovato freschezza, dialoghi frizzanti e colore come si sentiva in altre serie come Una Mamma Per Amica. 
Beh, in effetti stavolta ci sono parecchi cali di ritmo per cui un po' di più delle altre volte ci si annoia. 
Eh, se le cose le devo dire le dico, seppure Emily in questa seconda tranche con l'asticella dei costumi abbia raggiunto livelli di molto superiori poiché sfoggia fra le tante cose un altro outfit zentai camuffato sotto altri capi d'abbigliamento, ma che si fa notare lo stesso, ed anche un catsuit rosso con stivali d'ordinanza in coppia con l'amica Mindy.

E siccome molti degli abiti (spesso appunto improbabili) che la figlia di Phil (Collins) indossa sono presi direttamente dalle passerelle modaiole, pensa un po' se davvero tale moda diventasse un trend. 
Scomodo, ma originale senza dubbio e che non passerebbe certo inosservato. 

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