mercoledì 13 gennaio 2021

BRIDGERTON (A LETTO I PIÙ PICCINI, CHE I GRANDI ANCHE VANNO A LETTO, MA A FARE COSE...)

 Per tutti quelli che sono in crisi di astinenza da DOWNTON ABBEY, Netflix riporta in auge la serie tv in costume, ma con alcuni aggiornamenti.


Intanto il Duca di Hastings... cavolo! secondo me un po' fuori luogo in mezzo a tutti quei basettoni tipo moquette, capelloni, nonché parrucconi per la servitù; no, Simon il Duca ha un look che sembra un modello uscito da un magazine di questi giorni oppure un novello Lenny Kravitz, e infatti anche secondo il mio gusto maschile devo dire che è senza dubbio un grandissimo figo,

e non perde occasione per mostrare il fisico sia sul ring allenando il suo amico pugile sia a letto allenando qualcun altra con scene di sesso sfrenato con le sfumature di tutti i colori... (cioè si tromba alla grande ecco, per usare un termine tecnico) e se questi piccoli anacronismi estetici ti lasciano un po' perplesso, poi però durante gli episodi senti pezzi tipo dei Maroon Five e Taylor Swift riarrangiati per un quartetto d'archi e vedi anche certi dècolletè ostentati e chiaramente ritoccati dalla chirurgia plastica

perché hanno quell' effetto bocce tirate su che magari all'epoca non ci sarebbero stati (o forse sono solo mie congetture, boh) in favore di forme sicuramente più morbide e burrose, nonché realistiche come lo sono infatti quelle della giovane Daphne.

E allora a sto punto pensi: ecco no, allora è una scelta voluta quella di riproporre l'epoca ottocentesca della Reggenza con una chiave di lettura moderna Infatti anche il linguaggio è sì un po' all'antica ma sempre con certi sprazzi di modernità che magari in un film girato solo qualche anno fa e magari tratto da un romanzo di Jane Austen un regista non avrebbe mai osato mettere. Insomma la scelta alla fine si rivela azzeccata perché la serie è piena di ritmo, molto carina si lascia vedere molto volentieri, con solo alcune voci del doppiaggio italiano completamente sbagliate. Ma vabbé non si può avere proprio tutto. In lingua originale invece si può apprezzare Julie Andrews (la Mary Poppins praticamente perfetta sotto ogni aspetto) che fa la voce fuori campo della narratrice. Mannaggia due giorni così, sta a vedere che sto davvero rivalutando Netflix...

11 commenti:

  1. E' nella mia lista, da come la descrivi sembra molto divertente! La vedrò in lingua originale di sicuro, grazie del consiglio! Metterò a letto bambini, e anche il marito... :) In effetti l'astinenza da Downton Abbey la sto sentendo tantissimo!

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    1. Ma no... il marito secondo me può essere interessato😀

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  2. Ora ho capito perché questa serie è tra le più viste di Netflix, basta il titolo del tuo ottimo post come rivelazione ;-) Cheers

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  3. Oddio, non avevo pensato al discorso del doppiaggio... Vedo da anni tutto in lingua originale, soprattutto le produzioni inglesi perchè adoro l'accento british. Bene, vedo che anche tu ti sei divertito con questa serie. Credo appunto che sia giusto guardarla con un occhio per così dire disincantato. Downton Abbey era tutto un altro livello XD

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    1. Certo, Downton Abbey aveva un mood molto diverso però ero stato preso benissimo lo stesso.

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    2. Certo l'accento british è forte. Peter Capaldi (scozzese) in Doctor Who era favoloso. Quando lo doppiano cambia parecchio

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  4. Mia moglie se l'è vista in autonomia non mi ha coinvolto..mi ha detto che era non il genere adatto a me, ma tu mi hai incuriosito :D

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    1. Secondo me e molto erotica... chiedi a tua moglie... Altra atmosfera rispetto a Downton Abbey

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  5. L'ho vista sia in originale che doppiata, no ma non ci sono andata sottissimo eh! 🤣
    Concordo sul doppiaggio un po' stonato soprattutto sui personaggi più piccoli, tipo la sorellina di Daphne aveva una voce fastidiosissima e palesemente falsata appositamente per lo scopo! 🙈

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