Era il 1979, in piena estate ed ero ricoverato in ospedale per un brutto incidente, per cui la mia fida compagna era una radiolina che purtroppo aveva solo le onde medie (quindi niente FM delle radio private anche se già esistevano) sulla quale ascoltavo Radio Montecarlo che all'epoca era ancora molto diversa dall'emittente che si sente oggi. RMC mi metteva ogni giorno quasi le stesse canzoni disposte in sequenza diversa, che magari così uno ci fa meno attenzione, e fra quelle che si ripetevano c'era il primo singolo di un gruppo milanese chiamato Decibel il cui cantante era un giovane Enrico Ruggeri ancora coi capelli e gli occhiali dalla montatura bianca con lenti nere. La canzone era INDIGESTIONE DISKO
scritto con la "K" come si conviene ad un gruppo punk italiano di quel periodo (esistevano infatti anche i Krisma di Maurizio Arcieri & Christina Moser).sabato 16 ottobre 2021
UN FILM (MOLTO) INEDITO DEL 1979 CON UNA COLONNA SONORA MOLTO SPECIALE
Punk si, ma decisamente pieno di synth e molto lontano dai cattivissimi colleghi british.
La curiosità è che nella band ci suonava alla batteria Roberto Turatti, futuro produttore di Den Harrow (il famoso progetto fake) e tutta quel l'ondata di disco all'italiana che ha monopolizzato gli anni 80. Roberto in realtà aveva suonato con Enrico negli Champagne Molotov ed era stato richiamato al volo per le promozioni televisive dopo l'abbandono del batterista ufficiale.
Forse per ricambiare il favore, poi più avanti ritroveremo Ruggeri come autore di parecchi brani della produzione di Turatti.
Certo, la canzone si può anche facilmente definire un orrore, però a me piaceva il modo di cantare sguaiato che aveva Enrico così fuori dagli schemi e i suoni così sintetici.
Ma con mio grande disappunto non ho mai trovato il 45 giri per poterlo acquistare e metterlo insieme a quelle cose tanto strane che fan parte della mia collezione.
Era anche appena uscito il secondo album di Pino Daniele e ovviamente JE SO' PAZZOche ne era il singolo veniva trasmessa in radio, ma chi fosse Pino e sulla sua musica non penso ci sia molto da aggiungere se non che all'epoca era agli esordi pure lui come Enrico, ma già si capiva dagli indizi che tipo di artista sarebbe diventato, mentre nel caso di Ruggeri l'artista è mutato profondamente con il tempo rimescolando più volte le carte in tavola.
Un'altra canzone era il singolo solista di Tony Cicco, ex batterista e voce della gloriosa Formula 3 che appariva però qui come Cico con questa IRONIAdal ritmo shuffolato ed easy pop, ma delle quattro è quella che francamente riporto solo per dovere di cronaca perché è quella che forse mi piace di meno però mi è rimasta ugualmente dentro.
La quarta canzone persistente di RMC in quel periodo di convalescenza invece era una cosa country cantautorale molto malinconica di Corrado Castellari, autore prolifico per lo Zecchino D'Oro, anche con alcune canzone scritte insieme alla figlia Melody, la quale ha su YouTube diversi video molto interessanti in cui spiega le tecniche per cantare, per presentarsi sul palco, eccetera.
La canzone era ANCORA NON SOdal testo squisitamente pessimista che forse mi piaceva proprio perché mi dava da pensare che Corrado, perlomeno nella canzone, stava peggio di me psicologicamente, per cui mi tirava un pochino su, che io perlomeno avevo solo un' imponente ingessatura del torace e del braccio, cosa che poi sarebbe passata, mentre invece lo stato d'animo raccontato nella canzone, quello se ce l'hai dentro non lo butti via facilmente con il gesso.
Ogni mattina all'alba poi, sentivo regolarmente passare in motorino un mio amico che andava a lavorare presso un panettiere, così anche lui era entrato a far parte della colonna sonora con quella marmitta mezza bucata che si sarebbe riconosciuta ovunque.
Da notare che pochi mesi dopo, ormai uscito dall'ospedale e di nuovo in forze, a novembre sarebbe stato pubblicato THE WALLche avrebbe segnato un punto fermo nella storia della musica, dei Pink Floyd e pure, perché no?, nella mia storia personale.
Perché la musica, volente o nolente (eh... anche il Liga con Elisa abbiamo), è una colonna sonora della propria vita ed oggi, grazie ad una manciata di ricordi e di canzoni, mi sono rivisto proprio il mio film personale del 1979 mai uscito nelle sale.
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Leggerti mio caro è veramente come vedere un interessante pellicola che mi racconta cose sentite e non. Ricordo Radio Montecarlo agli inizi ed era una di quelle più gettonate, ricordo Ruggeri che mi piaceva molto in stile punk, ricordo il povero Arcuri, Pino Daniele già in gran forma con una canzone evergreen.Mi perdo con gli altri e mi ha fatto tanto piacere sapere curiosità sconosciute( mi spiace per il tuo infortunio) e finiamo con quella pietra miliare di The Wall, che ci fa tremare ancora oggi. Un applauso prima di tutto a te e tutti i miei complimenti. Ti leggo sempre con tanto piacere e interesse.
RispondiEliminaBacione serale
Mi fai arrossire con tutti questi complimenti cara Nella. Ma mi fa piacere che hai trovato interessante un post che oggi era insolitamente molto personale. A presto dalle tue parti.
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