giovedì 20 aprile 2023

STRAMORGAN: E STRABIOLI INVECE "CHI L'HA VISTO?"

 Per vedere Stramorgan su Raiplay sono partito per caso dall'ultima puntata dove venivano messi a confronto Lucio Battisti e David Bowie, artisti molto diversi, ma che alla fine scopri che avevano diversi punti di contatto e non solo per quella COVER fatta da Mick Ronson di cui avevo raccontato diverso tempo fa.


In effetti Bowie aveva inciso anche una versione italiana di Space Oddity il cui testo (tremendo) era stato tutto inventato da Mogol, il fido paroliere di Lucio, parlando banalmente di amori adolescenziali invece di basarsi sul problemino che aveva il Maggiore Tom in missione spaziale, ed era così diventata RAGAZZO SOLO, RAGAZZA SOLA, ma stranamente questo non è stato raccontato né da Morgan né da Pino nella puntata che comunque è stata forse la migliore delle quattro.

E per fortuna ho cominciato da quella puntata, perché se partivo dalla prima dove i due artisti a confronto erano invece Domenico Modugno ed Elvis Presley forse non avrei retto del tutto bene le elucubrazioni in cui Morgan si produce per tutto il tempo, anche tenuto conto del fatto che Modugno, il vero tema della puntata, lo sento molto distante dai miei gusti dato che l'unico disco di Domenico che mi piaceva (e che possiedo pure) è L'AVVENTURA, sigla dello sceneggiato Scaramouche (visto non nel 1965, ma nelle repliche e comunque c'è su Raiplay) in cui recitava il Mimmo

e che finirà pure come Lato B di quella hit strappalacrime dal titolo Piange Il Telefono (con consecutivo e omonimo film). 
Mentre Morgan racconta, arrivano in studio ospiti vari per duettare col padrone di casa e non sono solo legati al tema della puntata, perlomeno non direttamente, come, per esempio, l'ex Spandau Ballet Tony Hadley che esegue Through The Barricades oltre a NO TIME NO SPACE di Battiato giusto perché era da quelle parti in tour (e come canta ancora il Tony!!!).

Per fortuna quindi le puntate successive hanno corretto un po' il tiro, ma la cosa più strana di tutto lo show è però la "presenza" di Pino Strabioli, perché sì che dovrebbe essere un programma diviso tra Pino Strabioli e Morgan, e infatti il titolo unisce i due nomi insieme, senonchè l'ego di Morgan è veramente "stra" e deborda ogni volta che si trova davanti ad un microfono quando parte a spiegarti l'intenzione dell'autore in quella certa canzone, che si tratti di uno o dell'altro protagonista della puntata, tanto che di Pino ne perdi spesso e volentieri le tracce. 
E comunque ne sa Morgan, nel senso che non si è preparato la lezioncina da ripetere a memoria davanti alla telecamera. 
No, quella è roba che ha lui dentro a quella sua testa anche matta che ogni tanto va per conto suo come QUELLA FAMOSA VOLTA a Sanremo con Bugo.
Può apparire arrogante per questo suo modo di fare, però mentre parla ti accorgi che ormai ti ha preso nella sua rete e lo stai ad ascoltare pendendo dalle sue labbra e nel momento che comincia a cantare lo perdoni anche per quella sua voce così afona e che i tecnici cercano di aiutare con effetti speciali che ben poco riescono a migliorare. 
Ma lo perdoni perché in quel momento lui sta cantando col cuore, come quella volta che è stato sommerso di critiche per aver realizzato uno special sui Queen cantando le canzoni di Freddie, ed una delle quattro puntate è proprio dedicata a lui a confronto con Umberto Bindi (in realtà molto Bindi e solo un pizzico di Queen) mentre l'altra ancora vede protagonisti Franco Battiato (come ho detto prima) e Brian Eno (pure qui molto più Battiato). 
È vero che cantate con quella voce ruvida quelle stesse canzoni di Freddie fanno un'altro effetto, però a mio parere è stato sempre meglio di vedere tanti sosia baffuti

(alcuni molto bravi, ma altri spesso improbabili) che si strizzano le corde vocali per cercare di arrivare a quei livelli che solo quella band ha raggiunto (ascoltare i PRIMI TRE ALBUM che roba dell'altro mondo sono) e parlo della band con Freddie, Brian, John e Roger (lui con i suoi "screams"), non di quella che stanno portando in giro i due Queen rimasti (John Deacon sta bene, ma non ha la minima intenzione di suonare senza Mercury preferendo godersi la pensione).

Insomma, se a Morgan piace raccontare le sue passioni musicali e a noi piace ascoltarle, abbiamo trovato la quadratura del cerchio, no? 

1 commento:

  1. È la prima impressione che dà infatti. Ma non è del tutto così, fidati.
    Freddie, hai ragione, è stato unico e insostituibile

    RispondiElimina

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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