sabato 4 novembre 2023

THE ROLLING STONES - HACKNEY DIAMONDS: PARLIAMONE

 Oggi, anche se è appena uscito un nuovo disco dei Beatles di cui avevo già anticipato QUALCOSA a giugno, mi va di parlare invece di Hackney Diamonds, il nuovo album dei Rolling Stones pubblicato dopo 18 anni dall'ultimo lavoro, escludendo Living In A Ghost Town Che era uscita in tempo di lockdown e rimasta una canzone a sé (pure accusata di plagio).


Me lo sono ascoltato tutto questo disco, a casa, in macchina, facendo jogging e devo dire che tutto sommato non è male, ma non è il capolavoro a cui molti hanno pensato e scritto sui giornali. Piuttosto si tratta di una testimonianza che gli Stones "ci sono" anche nel 2023 e suonano ancora.

Adesso entriamo nei particolari come il singolo ANGRY che, rispetto ad altri brani del disco, non è niente di che se non giusto un pezzo che chiunque se lo impara in quattro e quattr'otto e che anche solo a sentirlo ti fa immaginare Mick Jagger che si sbraccia gridando e facendo le smorfie sul palco e Keith Richards che fa il riff curvo sulla chitarra.

Non è niente male piuttosto il terzo estratto, cioè MESS IT UP, molto più pop di tutte le altre tracce, al punto che la vedrei cantata da Katy Perry (pensa te) e adattissima ad essere passata nelle radio.

Sul secondo singolo, quello con Lady Gaga e Stevie Wonder, ovvero SWEET SOUNDS OF HEAVEN, invece c'è di nuovo una questione di plagio molto più evidente di quello citato sopra, nel senso che è identica a I'VE GOT DREAMS TO REMEMBER di Otis Redding,


il che magari può essere giustificato dal background della band che fra le cover che suona in concerto ha anche Route 66 che era stata cantata anche da Redding, ma qui la canzone viene spacciata per una ballad di Jagger - Richards e questo non va granché bene, nonostante Lady Gaga dia il suo bel contributo gospel al pezzo. 
Il resto del disco invece è spesso più debole con pezzi che sembrano lì giusto per riempire il minutaggio e con un paio di brani ovviamente presi dal passato dove suona ancora Charlie Watts alla batteria e uno con Bill Wyman che da tempo aveva lasciato la band.

Poi ok c'è ospite Paul McCartney al basso distorto in BITE MY HEAD OFF ad unire in questo modo quelle due band iconiche che hanno fatto la storia, e il già citato Stevie Wonder a dare ognuno il suo apporto, ma il mio brano preferito del disco invece l'ho già identificato in DEPENDING ON YOU che mi sono riascoltato già più volte e, tutto sommato, da questa galassia lontana lontana, questo nuovo album lo consiglio a tutti.

Perché magari detto francamente questi non saranno certo Wolfgang Amadeus Mozart che proprio 240 anni fa eseguiva in questa precisa data a Linz per la prima volta la sua Sinfonia n°36, e lui perlomeno di nome lo conosciamo tutti ancora oggi, magari grazie alla canzone di FALCO o il film di Forman, o per via del famoso presentatore 😜,

ma comunque quello che conta è che questi sono ancora una volta quei matti dei Rolling Stones (o quello che ne resta, per dirla tutta) e nessuno, ma proprio nessuno sarà mai come loro. 

Nessun commento:

Posta un commento

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

ALLA ELECTRIC LIGHT ORCHESTRA SI È SPENTA UNA DELLE LUCI

 Sono davvero molto amareggiato nell'apprendere che Richard Tandy, tastierista della ELECTRIC LIGHT ORCHESTRA , non è più tra noi. Rich...