Può un film di fantascienza muto in bianco e nero del 1927 risultare migliore di un film del 2020 che sfoggia CGI a camionate e audio digitale che ti ribalta le poltrone del cinema? La risposta è si se si tratta di Metropolis di Fritz Lang,
ripreso anche dai Queen nel videoclip di Radio GaGa (perché il Roger batterista è un grande appassionato di sci-fi).
Ora non voglio per forza calarmi nei panni del prof. Guidobaldo Maria Riccardelli, ma le tecniche artigianali di ripresa per creare gli effetti speciali lasciano ancora oggi a bocca aperta per il risultato finale così realistico tra matte painting e modellini anche nell' edizione raggioblù.
E ovviamente l'entrata in scena della gynoid,
evidente antenata del nostro amato C3-PO (e vedi che tornano i modelli di ispirazione),
è il momento clou del film in cui la protagonista Brigitte Helm dà vita appunto al robot con sembianze femminili.
Modello di ispirazione anche per il buon Hajime Sorayama che ha creato migliaia di scintillanti pin up gynoids,
una delle quali, negli anni 80, è diventata anche testimonial della Lancia Y10, con una modella sigillata all' interno di quell'armatura per ore a fare le pose come Marylin nello spot e nelle foto promozionali.
Le curiosità backstage narrano che Brigitte riportò diverse escoriazioni dopo aver indossato sul set quel particolare costume
che noi immaginiamo interamente metallico, ma si dice che fosse fatto in parte in legno verniciato.
Esiste anche una versione del film, uscita anche quella negli anni 80 come lo spot dell' auto, nella quale le scene sono state colorate in blu, giallo, rosso a seconda della situazione e la colonna sonora è stata curata da Giorgio Moroder insieme a tante guest star, tra cui Freddie Mercury dei Queen e Jon Anderson degli Yes, ma nulla aggiunge alla versione originale.
Anzi forse il bianco e nero puro e un semplice commento musicale come colonna sonora hanno un fascino ancora superiore ad ogni colorazione e audio 5.1.
Ci credi che non l’ho mai visto!
RispondiEliminaMi devo flagellare?
Si perché è una gravissima mancanza anche per uno come me che non ama particolarmente la fantascienza.
Ma questa visione non deve assolutamente mancare .
Ma sai che anche Madonna per il video di Express yourself si ispirò a Metropolis?
Ciao
È vero... non ricordavo Madonna. Grazie Max😀
EliminaCapolavoro senza tempo. Lang è un regista mai abbastanza citato.
RispondiEliminaIo ammetto che questo per ora è l'unico di Lang che ho visto, ma recupereró...
EliminaVista la scarsità di cose nuove interessanti, ho puntato su un supercult e vedo che è gradito☺
RispondiEliminaQuando l'ho visto mi ha lasciato a bocca aperta, sembra impossibile che sia stato girato così tanto tempo fa! Poi magari non è il mio preferito di Lang (ho un debole per il Mostro di Dusseldorf) ma resta un capolavoro. Verso la fine il ritmo cede un po' e la vicenda si ingarbuglia assai, ma suggestioni visive e concettuali come queste sono una rivelazione. Hai fatto benissimo a parlarne!
RispondiEliminaGrazie. Forse allora devo recuperare Il Mostro Di Dusseldorf
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