Oggi passo nuovamente la parola ad un'ospite d'eccezione, MADAME VERDURIN che, tramite un gioco da lei indetto sul suo blog, da canaglia quale sono ho subdolamente portato a recensire in rima (una sua simpatica abitudine) uno dei più clamorosi esempi di fantascienza all'italiana realizzata con quattro soldi e tanta voglia di seguire l'allora mito nascente di Guerre Stellari di cui ho già parlato precedentemente su queste pagine: SCONTRI STELLARI OLTRE LA TERZA DIMENSIONE, conosciuto anche all'estero con il titolo Starcrash, oppure anche The Adventures Of Stella Star.
A lei quindi la parola:
Dal titolo ci si aspetterebbe, appunto, una guerra stellare,
Mentre invece iniziamo dentro un albero di Natale:
Lucette colorate ovunque senza motivo
E una navetta che col cartone anche io la costruivo.
La scena che vedo non è proprio bellissima,
Anzi mi ricorda un po’ Paperissima:
Marco Columbro e Lorella Cuccarini
Avevano effetti speciali certamente più carini.
La musica è di John Barry, lo stesso di 007:
Almeno lui la buona volontà ce la mette.
Entra poi in scena Caroline Munro, la protagonista,
niente da dire, una gran bella vista!
Si chiama Stella Star, per gli amici italiani Stella Stella
Piratessa galattica, della galassia la più bella.
Al suo fianco il fedele Akton dai poteri strabilianti:
Dalle mani fa uscire le stelle filanti!
Che era una carnevalata si era già capito,
Non serviva mettere nella piaga il dito!
Sull’astronave c’è un’intelligenza artificiale
anzi, è proprio un grumo di materia celebrale!
I nostri eroi filibustieri vengono trovati
E dagli scagnozzi dell’Imperatore catturati:
Il robot “L”, che è C3PO ma il modello nero,
Non ha nemmeno un nome intero
Ma d’altra parte il regista non ci poteva pensare,
Aveva già il suo nuovo nome da inventare!
Da “Luigi Cozzi” a “Lewis Coates” il passo è breve,
Per aver successo globalizzarsi si deve.
L’altro imperiale è Thor, non quello, ahimè,
Più che a un vikingo somiglia a Shrek
così , tutto dipinto di verde…
Non stringetegli la mano perché il colore perde!
La nostra Stella, portata via in tutta fretta
Non ha nemmeno tempo di indossare una camicetta;
Per svolgere i lavori forzati
Gli abiti sadomaso non son certo i più adeguati,
Ma Stella Stellina sobilla una ribellione
E in due e due quattro è fuggita di prigione
Ma è ancora lontana la libertà:
I suoi servizi sono richiesti da Sua Maestà.
Christopher Plummer è l’imperatore
(da ammirare per la sua mancanza di pudore),
Vuole che Stella e Akton vadano subitissimo
A scovare il nascondiglio del Conte cattivissimo:
“Sarete accompagnati da Shrek e C3PO,
Io qui col mio ologramma vi aspetterò!”
L’imperatore si allontana, sembra finita la comunicazione
Ma gli è sovvenuta un’altra questione:
“Dimenticavo, perdonate lo sbaglio,
Se non vi secca mi riportate mio figlio?
Il mio unico discendente, l’erede al trono
Dell’universo e tutte le stelle che ci sono?”
Partono i nostri verso il Pianeta Proibito
Per sventare il diabolico piano dal Conte ordito.
Sulla strada giungono ad un pianeta di sole donne popolato
Rapiscono Stella e vogliono ogni uomo sterminato:
Un pianeta di sole ragazze in bikini?
Così iniziano molti film birichini…
Vogliono torturare Stella con una macchina che distrugge la mente
ma non val la pena: sotto i capelli non c’è un bel niente!
Stella si salva anche questa volta
Ma stiamo per assistere ad una sorprendente svolta:
Thor/Shrek è un traditore in realtà
Stella e il robot surgelati nel ghiaccio abbandonerà,
Ma Akton è svelto e anche molto furbo
E ha tolto il fusibile per inserire il turbo
Recupera dal freezer il robot e Stella
E la scongela come i Quattro Salti in Padella.
Vi risparmio alcuni robot, scontri e lotte
Se no andiamo avanti fino a mezzanotte.
Tocca ora al pianeta dei cavernicoli
Ripresi dal basso così sembran più ridicoli
Ma un eroe misterioso con maschera da pesce
Spara laser dagli occhi e a salvare tutti riesce
Tutti i trogloditi son squagliati come burro,
Sorpresa: sotto la maschera c’è il Principe Azzurro!
David Hasselhoff senza salvagente né auto sarcastica
È ancora vivo, che notizia fantastica!
Per raggiungere il covo del Conte malfattore
Per fortuna c’è un comodo ascensore.
Akton si sacrifica per il bene e la gloria
E siamo quasi alla fine della storia.
Scontro finale, botte da orbi dappertutto
I nostri tentano il tutto per tutto:
Poiché nessuna munizione sembra funzionare
L’intera astronave gli devono lanciare
E finalmente il Conte capitola
Mettendo fine a questa farsa ridicola.
Tutti son felici e soddisfatti
Gli spettatori grosse risate si son fatti.
E se vi state domandando quale sia questa “terza dimensione”
Guardate la scollatura di Caroline Munro e capirete l’allusione…
A questo punto ringrazio nuovamente Madame Verdurin e mi collego alla sua battuta sulla "terza" dimensione che il titolo del film supera portandoci "oltre"... Come quel famoso Kilgore a cui piace l'odore del Napalm di mattina, io adoro queste disquisizioni sulla fisica quantistica perché danno un tono tecnico-scientifico ad un blog altrimenti sul limite del becero e confermo infatti, grazie alla foto qui, che siamo tranquillamente in vista di una "quarta"... (ovviamente dimensione).😀
Onorata di essere tua ospite, grazie! E grazie per avermi fatto scoprire questo film, mi sono davvero divertita :)
RispondiEliminaPrego Madame 😊
EliminaChe spasso queste recensioni in rima, a quando il prossimo indovinello, così provo a vincere anch'io? ;)
RispondiEliminaAdesso Madame mi ha però contagiato con l'estro poetico:
Su Caroline e la terza dimensione,
vediamo se in rima capite la citazione,
"Un ottimo scafo, davvero perfetto"
Lo disse la Spia con delle donne il diletto.
Forse La Spia Che Mi Amava, dato che Caroline appare anche lì.
EliminaNon era così difficile ;) Naomi è sempre stata una delle mie femme fatale preferite
EliminaE quello è il mio BondFilm a cui sono più legato, essendo il primo in assoluto che ho visto al cinema.
EliminaChe bello l'indovinello in rima, grande idea! Io sono indietro con le recensioni-premio, quindi ci vorrà un po' per il prossimo quiz... tutta colpa delle partite che mi distraggono :)
RispondiEliminaMa noi siamo fedeli e pazienti e ti leggiamo sempre
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