sabato 31 agosto 2024

OASIS: CHI VUOLE SCOMMETTERE?

 Era dal 2009 che i due fratelli Gallagher non si parlavano più dopo liti avvenute anche sul palco davanti agli spettatori. Ma dopo tante voci e un teaser apparso sui social, la cosa sembra ormai ufficiale e gli OASIS tornano insieme.


Beh attenzione, non subito così da un momento all'altro, ma con calma e ponderazione, due parole che messe lì vicine ai due fratelli sembrano degli ossimori. 
Personalmente i due irlandesi, che come Oasis quest'anno ad aprile hanno COMPIUTO 30 ANNI, a me sono sempre piaciuti molto e nelle loro canzoni ci ho trovato dentro sempre tanto spirito beatlesiano,

anche arrivando alla citazione vera e propria nell'intro di DON'T LOOK BACK IN ANGER o addirittura nel testo di D'YOU WHAT I MEAN (una delle mie preferite in assoluto) che dice papale papale "The fool on the hill and I feel fine", con Liam che nel video canta con uno scazzo nemmeno troppo simulato dato che magari aveva davvero litigato con Noel pochi secondi prima di girare. 

Comunque se si ha la pazienza di aspettare, come diceva Robert De Niro rivolto a Stellan Skarsgard in RONIN, arriveremo noi e loro all'evento. 
Sarà infatti il 2025 a sancire l'effettivo ritorno dal vivo degli Oasis con 14 concerti nel Regno Unito e in Irlanda fra Luglio e Agosto con due date consecutive per ogni location. 
Dalle ore 10.00 di stamani sono in vendita i biglietti, ma sarà una specie di salto nel buio per chi li acquisterà, dato che dovrà passare quasi un anno prima di avere la certezza assoluta che i due saranno davvero presenti sul palco andando d'amore e d'accordo.
Beh magari quest'ultimo punto potrebbe anche non essere così essenziale vista l'offerta economica che i fratelli Gallagher hanno ricevuto per tornare insieme, con tanti che già scommettono che tutto andrà in fumo. 
Cioè pare di rivedere La Grande Truffa Del Rock'n'Roll con Malcolm McLaren che stipulava contratti a raffica per i suoi Sex Pistols con diverse etichette discografiche per dischi e concerti, contratti che poi venivano annullati dalle majors contraenti per paura dei disordini che i quattro scatenavano, ma facendo però incassare le penali al furbo manager. 
Money makes the world go 'round... and brothers come back together too...?

venerdì 30 agosto 2024

TILT - TIENI IL TEMPO: ENRICO PAPI CI RIPROVA E...

 Fra i nuovi giochi che vengono testati durante l'estate, c'è, oltre a The Wall condotto da Gerry Scotti, in cui non capisco come facciano i concorrenti a non sentirsi cretini mentre incitano una palla ad andare più a destra o a sinistra (mah!), c'è anche Tilt - Tieni Il Tempo, gioco musicale dove si muove a suo agio Enrico Papi memore di Sarabanda e COPIE SIMILI sempre condotte da lui.


Qui due squadre di vip si sfidano con prove appunto musicali dove però c'è molta goliardia dentro e le regole non sono così severe. 
Meno peggio di quello che pensavo e questo è grazie anche alla scelta dei concorrenti che fanno certamente il 50% abbondante della riuscita di un programma, e parlo di gente come Peppe Vessicchio, Elisabetta Canalis e Marco Mazzoli & Paolo Noise dello Zoo di Radio 105. 
Certamente non da vedere stando chiusi in casa alla sera in quest'estate torrida, ma recuperabile con tutto comodo su Infinity a pezzettini così per farsi quattro risate. 
Ultima puntata domenica 1 settembre. 

giovedì 29 agosto 2024

CHI SEGNA VINCE: IL PEGGIOR CALCIO MAI VISTO

 Film davvero molto carino questo Chi Segna Vince di Taika Waititi diretto con il suo stile che ben conosciamo, ma, anche se alla fine della visione ti fa sentire bene, forse è stato poco considerato.


Una produzione Disney tratta da una storia vera dove un allenatore di scarso successo (Michael Fassbinder) viene sollevato dal suo incarico e mandato ad allenare una scalcinata squadra delle Samoa Americane, considerata la peggior squadra del mondo perché famosa per la sconfitta di 31-0 durante un torneo FIFA del 2001. In effetti la prima impressione su quei giocatori è esattamente quella di un'accozzaglia talmente disordinata da mettersi le mani nei capelli, ma il nostro protagonista non si perde d'animo (per modo di dire, perché sulle prime voleva davvero mollare tutto)

e cerca di dare una direzione alla squadra. Non sarà facile per niente, ma la cosa più importante è che ci sarà un vicendevole scambio di stima e amicizia fra lui e gli abitanti del posto creando un legame davvero speciale al di sopra dello sport. Da ribaltarsi la citazione di Ogni Maledetta Domenica, il film con Al Pacino allenatore. Come al solito anche Taika si riserva una parte nel film (è il prete)

che è davvero per tutti, anche per chi del calcio non gliene ne frega niente, e io sono uno di quelli, ma al tempo stesso ieri avevo lasciato un ultimo saluto per Sven Göran Eriksson che, già che siamo in tema, rinnovo anche oggi. 

mercoledì 28 agosto 2024

TERMINATOR: SIAMO ENTRATI NELL' ERA DI SKYNET

 I complottisti di tutto il mondo sono stati all'opera in questi giorni tra le notizie dei TG e il fatto che nel film Terminator si dica che la tecnologia capace di creare appunto i Terminator esisterebbe nel 2024.


Difatti il film che è ambientato nel 1984 fa dire a Sarah Connor che la tecnologia capace di creare quei cyborg non esiste in quel momento, e Kyle Reese (che più avanti si scoprirà chi è in realtà) le risponde che quella tecnologia esisterà "entro 40 anni".

Film, questo di James Cameron, con un Arnold Schwarzenegger al top della forma fisica e con certi effetti speciali molto artigianali, ma proprio per questo efficaci e realistici,

tanto che fa un vero e proprio botto cosicché verranno presto copiati (film ed effetti) in mille altre pellicole, alcune anche molto recenti e niente male (vedi per esempio M3GAN), con altre ancora invece parecchio scrause, ma, a dirla tutta, già L'Impero Colpisce Ancora ci mostrava qualcosa di simile nel 1980 dopo la mutilazione di Luke.

Quindi, a conti fatti, siamo proprio adesso nell'anno in cui i Terminator e l'intelligenza artificiale Skynet vengono creati. 
Ed ecco qui il collegamento con i fatti di cronaca dato che l'affondamento del veliero al largo della Sicilia è stato subito sospettato di essere un complotto per far fuori Michael Lynch,

imprenditore britannico con qualche problema legale di cause e risarcimenti, attivo anche nel campo dell'Intelligenza Artificiale che infatti è morto a 59 anni nell'incidente che ha contato diverse vittime poiché sulla barca c'erano 22 persone, ma purtroppo non tutte sono state tratte in salvo. 
A questo si è aggiunta anche un'ulteriore vittima, cioè il suo ex socio Stephen Chamberlain investito da un'auto a Londra lo stesso giorno del naufragio. 
Solo coincidenze dato che il motivo del naufragio alla fine è stato attribuito (pare) ad una serie di errori umani, ma intanto siamo tutti legati (io per primo che sono qui a scrivere) indissolubilmente ad internet che un po' ci controlla come Skynet nel film e l'intelligenza artificiale diventa ogni giorno più intelligente. 
L'unica speranza, se si dovesse verificare qualcosa come nel film di Cameron, è che tale intelligenza sia davvero così intelligente da far funzionare il pianeta nel modo migliore, ma forse l'ho già detto che tale modo probabilmente sarebbe quello di far fuori proprio il genere umano che tanti danni crea all'ambiente. 
Insomma... Valà che Cameron ci aveva visto lungo. 
In chiusura posto anche l'addio all'allenatore Sven Göran Eriksson,

che se n'è andato all'età di 76 anni.
Addio Sven e Michael. 

martedì 27 agosto 2024

UN TUFFO NEL PASSATO: UN ALTRO FILM DOVE SI TORNA INDIETRO NEGLI ANNI 80, E STORIE DI TV DI QUELL'EPOCA

 Oggi apro lo scrigno dei ricordi e, come Marty McFly con la DeLorean, torno indietro a quarant'anni fa, quando c'erano gli anni 80, quelli delle spallone imbottite e dei capelli cotonati, anni colorati pieni di musica synth e momento d'oro per la italo-disco.


Anche per la televisione è un momento d'oro poiché il 27 agosto come oggi, ma del 1984, l'allora Fininvest di Silvio Berlusconi, avrà ufficialmente i suoi tre canali televisivi su cui suddividere la sua offerta. Canale 5, cioè la rete ammiraglia piena di show di ogni tipo, dal Drive In al Maurizio Costanzo Show, Italia 1 indirizzata al pubblico più giovane fra serie tv (C.H.I.P.S., A-Team, Supercar), animate e il Festivalbar, e Rete 4 per le persone con una certa età che preferiscono cose tipo La Signora In Giallo o le telenovelas con Grecia Colmenares, star assoluta di quei tempi.

La differenza con Marty McFly che ho citato all'inizio del post, è solo che lui tornava negli anni 50, però, anche se l'escursione temporale era esattamente la stessa, a rivedere certe immagini quanta differenza di stile c'è tra le due situazioni, eh? 
Questo lo si nota anche in quel film fatto apposta per Halloween dalla Blumhouse di cui avevo parlato tempo fa, TOTALLY KILLER, dove una ragazza torna indietro pure lei di 40 anni per cercare di evitare la morte della madre per mano di un serial killer e finisce quindi negli anni 80. 
Stessa situazione anche in Un Tuffo Nel Passato


con John Cusack, film che anzi sviluppa ipotesi ancora diverse rispetto al film di Zemeckis poiché i protagonisti finiscono sì nel 1986, ma agli occhi degli altri risultano ringiovaniti mentre incontrano le ragazze con cui erano usciti insieme in quell'anno. 
E poi qui come trait d'union c'è anche Crispin Glover, ovvero proprio il George McFly di Ritorno Al Futuro, ma nella parte di uno scorbutico cameriere monco, mentre il tecnico che conosce i segreti dei viaggi nel tempo è pure lui un viso famoso, cioè Chevy Chase che però con Zemeckis non ha mai lavorato poiché quella volta aveva rifiutato il ruolo di protagonista per Forrest Gump (offerto anche a Bill Murray e John Travolta)

che invece come sappiamo toccherà infine a Tom Hanks. 
Vedi che anche nel fare cinema a volte ci sono delle scelte che a tornare indietro nel passato magari le faresti in modo diverso, oppure no, a seconda del modo in cui vuoi impostare la tua carriera. 
D'altronde noi quando vediamo un film campione d'incassi fatto e finito, magari ci stupiamo poi sapendo che quel ruolo era stato rifiutato dal tale attore, ma in realtà in pre produzione, quando tutto sta ancora scritto sulla carta ed è vivo solo nella mente del regista, è difficile prevedere se il film sarà un successo o un clamoroso flop che magari poi ti pregiudica altri ingaggi. 
A tal proposto girava questo divertente meme su Harrison Ford e Mark Hamill:

E purtroppo tornare indietro nel tempo per riparare ad un errore si può fare solo nei film... 

lunedì 26 agosto 2024

METTI UNA SERA AL CINEMA AD AVOLA

 Magari siete in vacanza in Sicilia, (perché no?) isola meravigliosa che con la musica ha davvero un forte legame (Battiato, Consoli, Venuti, Trovato), e state pensando cosa fare domani sera?


Bene, domani ad Avola, in provincia di Siracusa, ci sarà una proiezione del film diretto da ALAN PARKER, Pink Floyd - The Wall, che non è il nuovo gioco bruttino di Gerry Scotti e nemmeno un concerto, ma un vero maxi videoclip se non un film-musical dove la storia raccontata nel concept album della band inglese viene tradotta in immagini spesso anche molto forti e il cui protagonista è quel Bob Geldof, frontman dei Boomtown Rats e promotore del mitico Live Aid.

Attenzione però che la parola musical potrebbe far pensare a Mamma Mia, Grease o cose del genere tutte balli e canzoni allegre, mentre qui invece c'è tanta cupezza e pugni nello stomaco. 
Ma forse non tutti sanno che Bob Geldof non fu la prima scelta come protagonista e che, anzi, era Roger Waters in persona a voler interpretare Pink sullo schermo (cosa che poi farà nei suoi concerti a tema The Wall), ma Alan Parker lo convinse che forse non era adatto a quella versione cinematografica. Versione che comunque cambiò aspetto nel corso della lavorazione dato che l'idea iniziale era di includere spezzoni dei concerti della band con parti recitate e le animazioni di Gerald Scarfe che si vedevano già durante le esibizioni live.

Quelle ultime due cose infatti rimasero, ma le parti davvero live con i musicisti sul palco furono accantonate e a Waters la cosa non andò particolarmente a genio. 
Questo perché Parker aveva un'idea diversa di come fare il film, seppure nemmeno lui dopo l'uscita della pellicola, non ne andasse particolarmente fiero perché non lo sentiva del tutto suo data l'enorme influenza di Waters e Scarfe durante le discussioni in pre produzione. 
Lo stesso regista infatti era stato chiamato inizialmente come produttore, ma alla fine si vide affidata la direzione del lavoro. 
Per conto mio invece, vedere al cinema tre anni dopo l'uscita del doppio album quelle immagini che io già mi immaginavo mentre ascoltavo il disco, fu un'esperienza fantastica e non ci ho mai trovato nulla di sbagliato nella pellicola, anzi, l'immagine qui sotto con i martelli marcianti viene usata (rielaborata graficamente presumo per questioni di copyright) anche da Edoardo Bennato durante i suoi concerti quando il suo chitarrista parte con l'assolo di Another Brick In The Wall inserito in una delle sue canzoni più recenti, giusto così per citare.

Ma certamente far condividere a tre menti geniali come Waters, Scarfe e Parker la stessa idea, non doveva essere stata una cosa facile. 
L'evento di domani sera sarà possibile grazie all'Associazione Culturale Charisma e si terrà al Cinema Arena Odeon. 

domenica 25 agosto 2024

PROBLEMI DIVERSI DI ARTISTI MOLTO DIVERSI

 Due personaggi della musica molto diversi fra loro stanno passando un momento di crisi.


La prima è GERARDINA TROVATO che dopo tre Festival di Sanremo degli anni 90 è sparita dalle scene per lungo tempo, fra problemi di salute e legali che le hanno portato via la casa, comprese le liti coi parenti per l'eredità della madre defunta, la quale in effetti non aveva da anni un buon rapporto con lei che chiamava drogata quando usava le maniere più gentili.

Adesso, dopo un APPELLO SU TIK TOK a coloro che ancora la amano, Gerardina è tornata a calcare i palchi di provincia, le piccole feste di paese, e spera adesso in Carlo Conti che le conceda anche un ritorno su quell'altro palco ligure che le aveva dato tanta popolarità, ma già allora anche alcune critiche perché si diceva nel giro che per i testi delle sue canzoni avesse avuto un aiuto non da poco da parte di Francesco DeGregori. 
Fatto sta che per un po' la cantante è stata sotto l'ala di Caterina Caselli, perlomeno finché all'ex Casco D'oro ha portato qualcosa in casa e poi l'oblio. 
Ma è chiaro che sulle scelte della produttrice non possiamo dire nulla perché sennò lei ti ribatte cantando Nessuno Mi Può Giudicare... 
Come se non bastasse poi sono nati biechi profili social falsi dove si chiedono soldi in aiuto per la situazione in cui Gerardina si trova, per cui la stessa cantante ha presto messo in guardia tutti dicendo che da parte sua non c'è mai stata nessuna richiesta d'aiuto economico. 
L'altro artista di cui si parla in questi giorni a causa delle sue esternazioni nelle quali NEL VIDEO si dichiara scontento del comportamento del pubblico che va ai suoi show, e non dico concerti per un motivo ben preciso, è Bob Sinclair, il famoso dj (appunto) produttore e quant'altro che dopo il boom dei primi anni 2000 continua comunque a presenziare a set musicali dove spippola sulla consolle di discoteche o eventi in generale.

Il Bob si dice molto amareggiato perché il pubblico ai suoi dj set (ma lui aaaargghhh!!! dice che suona) invece di ballare sta tutto il tempo a riprendere col cellulare lui dietro alla consolle come gli è successo di recente a Mikonos (forse teme di essere sgamato, cioè che si capisca che quello che sta andando sulle casse è tutto preregistrato?) il che è ormai un segno dei tempi quello di voler riprendere tutto sul proprio device per condividerlo sui social e poter dire "io c'ero", e poi magari dimenticarsi pure di averlo registrato. 
In effetti sui cellulari anche COSMO di recente nei suoi concerti ha pregato il pubblico di godersi lo spettacolo "dal vivo" e non dietro ad un device. 
Ma se questi sono problemi, allora Gerardina Trovato cosa dovrebbe dire? 

sabato 24 agosto 2024

TORNANO I SEX PISTOLS: PUNK E A CAPO

 Come se fosse una puntata di I Migliori Anni di Carlo Conti, i Sex Pistols fanno il loro ritorno in scena con un tour che, dopo Londra, passa per il nostro Paese domani 25 agosto. 


La location è a Romano D'Ezzelino in provincia di Vicenza presso il parco di Villa Ca'Cornaro e ci saranno i tre membri originali cioè Steve Jones, Glen Matlock e Paul Cook, tre "vecchietti" affiancati dal "ragazzino" Frank Carter già vocalist di altre due band.

Oltre alla ovvia mancanza di Sid Vicious, l'assenza di Johnny Lydon/Rotten è dovuta alle beghe legali che si trascinano avanti da anni e accentuate ancora di più dalla serie tv di Danny Boyle PISTOL che l'ex frontman ritiene pessima, mentre per conto mio e di molta altra gente è bellissima e potrebbe prendere bene anche a chi del discorso punk non gliene frega una mazza.

Quindi per una notte riascolteremo dal vivo tutto l'album Never Mind The Bollocks (che contiene ANARCHY IN UK), l'unica testimonianza in disco della band punk britannica se si esclude la colonna sonora dello sgangherato finto documentario THE GREAT ROCK'N'ROLL SWINDLE

dove venivano eseguite molte cover come quelle che vedono in scena Sid Vicious che, oltre a C'Mon Everybody di Eddie Cochran, canta a modo suo anche quella famosa versione di MY WAY che Gary Oldman rifà pari pari nel film Sid & Nancy, 

e poi varie raccolte uscite dopo lo scioglimento della band. 
E ora vorrei vedere al concerto le facce dei ragazzini (se ci saranno) che hanno seguito la QUARTA STAGIONE DI THE BOYS quando questi quattro attaccheranno GOD SAVE THE QUEEN,

pezzo che ha uno di quegli intro che ti si rimescolano le budella e fa diventare punk anche uno che fino a ieri è stato come il ragioner Fantozzi Ugo, matricola 1001/bis, dell'ufficio sinistri...



venerdì 23 agosto 2024

ALAN PARSONS PROJECT - PYRAMID IN EDIZIONE SPECIALE

 Da oggi è tornato in commercio uno dei migliori album dell'Alan Parsons Project, ovvero Pyramid, il terzo per la precisione ed il primo dove appare in copertina proprio Alan Parsons che si alza dal letto piuttosto rintronato in una foto creata dallo Studio Hypgnosis, quello che curava anche le immagini per i dischi dei Pink Floyd.


Era il 1978 quando usciva l'edizione originale di questo disco e stavo lavorando per hobby al restauro di un motorino 50 recuperato in una cantina, così avevo sempre al fianco la radio che passava musica e fra le tante canzoni che ogni venivano trasmesse c'era HYPER-GAMMA-SPACES, un pezzo strumentale con certi suoni che parevano presi da On The Run dei Pink Floyd, ma più veloce, e fu quello il mio primo incontro con l'Alan Parsons Project.

Incontro che poi mi portò in seguito ad acquistare almeno altri tre album. 
Questa nuova edizione, oltre ad avere dei brani aggiuntivi che già erano stati inclusi nella rimasterizzazione del 2008 che era uscita per i 50 anni del disco, contiene un sacco di roba tipo altri sei cd, un singolo da sette pollici in vinile e un libro con pure l'edizione dell'album in vinile, il tutto in un cofanetto fatto apposta per i collezionisti. 
Disco concept incentrato sulle piramidi di Giza, quelle che si trovavano anche all'interno di The Dark Side Of The Moon in due cartoline da collezione. 
Non solo la confezione è migliorata, ma anche il suono che adesso è stato rielaborato in Dolby Atmos 5.1 e rimasterizzato a mezza velocità, perché (piccola nota tecnica) se una registrazione viene duplicata molto lentamente, le informazioni sonore sono più "dense" e precise, cioè l'esatto contrario di quando copiavamo i nastri con la doppia piastra che in pochi minuti nella modalità speed ti sfornava la cassetta completa, ma perdendo leggermente la qualità sonora. Cosa che ben pochi degli amici notavano, ma io invece sì perché il suono, la musica, specie se legata alle immagini, è una delle mie ragioni di vita. Immagini come in Donnie Brasco dove si sente WHAT GOES UP, il singolo che era stato estratto dal LP.

Ed è per questa smania di avere in mano la purezza sonora che avevo comprato questo vinile, ma non subito quando uscì nel 1978 perché allora non avevo ancora un impianto stereo che mi permettesse di godere al meglio dei suoni creati da Alan Parsons & Co. dove nella Co. ci stava anche JOHN MILES che cantava la maestosa SHADOW OF A LONELY MAN.

Questo disco arrivò a casa mia nei primi anni 80, poco prima che Alan tirasse fuori poi quell'EYE IN THE SKY che rimane tuttora il suo top nelle classifiche e nel periodo di mezzo, cioè per la precisione nel 1979, c'era stato quel grave incidente che mi aveva bloccato per un mese intero in ospedale e di cui avevo raccontato QUI tempo fa come se fosse un mio film. 
Un film dove anche qui, come in Donnie Brasco, c'era qualcosa dell'Alan Parsons Project. 

giovedì 22 agosto 2024

BALLANDO CON LE STELLE - MARS EDITION

 E se la celebre trasmissione ballerina di Milly Carlucci "dove le regole non esistono, esistono solo le eccezioni" (cit. Jovanotti), finisse nello spazio? Beh intanto agosto, quando tale programma non va in onda, pare essere un mese molto caro a Marte che coglie ogni anno l'occasione per avvicinarsi alla terra e farle la corte.


Aldilà dell'immagine romantica che le parole di cui sopra potrebbero evocare, la posizione astronomica del Pianeta Rosso è davvero più vicina alla terra del solito in questo mese e, anzi, esattamente un secolo fa si era registrata quella che finora è stata la distanza più breve di Marte dalla Terra, cioè 55.777.000 chilometri, che detto così è comunque una cifra enorme, ma nello spazio infinito invece forse no. 
Tale avvicinamento di Marte al nostro pianeta è anche al centro di una canzone della Rah Band di cui avevo parlato tempo fa, CLOUDS ACROSS THE MOON, in cui, grazie alla distanza "ravvicinata" si poteva avere una comunicazione telefonica interstellare fra una moglie rimasta sulla terra e il marito in missione appunto su Marte. 
Ma solo quella volta lì, una volta all'anno. 
Quel tema della distanza spaziale tra coniugi era stato trattato anche, in modo molto diverso, in un agghiacciante, ma bellissimo episodio della SESTA STAGIONE di Black Mirror. 
Adesso si calcola che il momento in cui Marte tornerà ad essere ancora più vicino a noi sarà il 24 agosto del 2208, per un thothale di (detto con la voce di Foxy John di Ballando Con Le Stelle quando somma i voti della giuria)

55.769.000 chiloumethri. 
Chissà... Magari per quel giorno si sarà avverata anche quella fantasia che parlava di volontari che partirebbero per andare ad abitare sul Pianeta Rosso per colonizzarlo, ma senza alcuna possibilità di ritorno sulla Terra, e Ballando Con Le Stelle avrà una sua edizione fatta proprio lassù fra le stelle. 
Io la data me la segno e prenderò personalmente le misure col metro avvolgibile, così poi vi farò sapere. 

mercoledì 21 agosto 2024

EMILY IN PARIS STAGIONE 4, CON RIMANDO A SETTEMBRE...

 È tornata Emily In Paris con la quarta stagione su Netflix, ma siccome sta su questa piattaforma, anche lei non sfugge al solito trattamento dei due blocchi di episodi, e difatti per ora ne vediamo solo cinque, mentre gli altri cinque arrivano a settembre.


Lily Collins ormai lo sapete, occupa un posto nel mio cuore (dove tira sempre il vento, diceva Lucio) e gli outfit che sfoggia ogni volta non fanno che aumentare quello spazio che tengo per lei nel mio muscolo cardiaco con le vicende sentimentali che si stanno complicando sempre di più diventando un menage a trois se non a quater... 


A proposito di outfit è pazzesco quello qui sopra che Emily sfoggia nel quarto episodio durante una ballo mascherato, cioè una tuta intera mani e piedi compresi, tipo quelle da zentai, ma con la testa scoperta.
Ah, cos'è lo zentai? Beh sulla pratica giapponese leggermente fetish dello zentai trovate dei chiarimenti in QUESTO POST
E ci si sdoppia pure con quel costume, pensa te. 
E adesso aspettiamo settembre per la seconda tranche. 

martedì 20 agosto 2024

50 KM ALL'ORA: CHI VA PIANO, VA SANO E VA A CERVIA

 Vuoi un pretesto per una trama? Inventa un road movie e metà del lavoro è fatto.


Così infatti è questo 50 Km All'Ora film con Stefano Accorsi e Fabio DeLuigi diretto da quest'ultimo alla sua terza regia dove appunto al road movie ci si aggiunge anche l'effetto nostalgia dato che i due protagonisti sono in sella a due cinquantini degli anni 80, di cui uno è un Ciao Piaggio, quella famiglia di motorini che si avviavano pedalando come una bicicletta, perlomeno uno dei due perché l'altro è un Califfone Atala con il classico kickstarter. 
Il pretesto per il viaggio è la morte del padre dei due, che nel film sono fratelli in lite che non si vedono da anni, e il desiderio del genitore di avere le proprie ceneri sparse sulla tomba della moglie, con il piccolo particolare però che la donna era stata sepolta a più di 300 km di distanza. 
Ma fra una bevuta e l'altra le liti si placano un po' e salta fuori l'idea balzana di coprire quella distanza con quei due cinquantini che ancora stanno in garage e incredibilmente si mettono ancora in moto, con i due che partono così come sono vestiti,

cioè ancora da funerale, il che dà alla faccenda un leggero gusto da BLUES BROTHERS, che fondamentalmente era un road movie pure quello. 
Da lì in poi sarà un susseguirsi di incontri ed eventi che fanno passare meno di due ore in leggerezza. 
Ad onor del vero la sceneggiatura prende spunto da un film tedesco del 2018 che raccontava una storia molto simile, 25 Km/h

(notare anche la locandina identica), del quale l'anno scorso era anche già uscito su Netflix il remake messicano dal titolo Le Nostre Strade dove però i due fratelli erano maschio e femmina e guidavano moto di grossa cilindrata, ma dato che non avevo visto nessuno dei due, per me basta che questa versione italiana funzioni e mi va bene così con i camei di Stefano Bicocchi (il Vito di qualche decennio fa), Paolo Cevoli e Marina Massironi, e con Alessandro Haber che fa il padre dei due fratelli. 
Su Prime Video. 

lunedì 19 agosto 2024

ADDIO ALAIN

 Proprio ieri parlavo della dipartita di due nomi, per motivi diversi, legati al cinema e, poche ore dopo aver pubblicato il post, arriva fresca un'altra notizia che ci fa sapere che anche Alain Delon è mancato ad 88 anni.


Un'altro di quei personaggi che solo a nominarlo fa pensare ad un'icona di bellezza maschile che ha sempre bucato lo schermo sia da solo che in compagnia di partners altrettanto prestigiosi tipo JEAN PAUL BELMONDO
Una bellezza maschile che trova d'accordo anche gli uomini perché nel suo caso non c'è gara. 
Dal debutto inizialmente con parti secondarie, ma presto come protagonista con Rocco E I Suoi Fratelli di Visconti, passando dietro alla maschera di Zorro di Duccio Tessari, fino al prendersi in giro in Asterix Alle Olimpiadi, la carriera di Alain è stata un susseguirsi di momenti da ricordare dove ancora Luchino Visconti gli affida il ruolo di Tancredi nel suo IL GATTOPARDO
Da bellissimo e dannato a spietato killer, Alain ha firmato con la sua immagine tante pagine di cinema diventando ispirazione per molti giovani che hanno intrapreso la carriera di attore e sto parlando di gente, per esempio, come Brad Pitt e Johnny Depp che qualcosa del suo fascino ce l'hanno, ma il maestro rimane sempre il maestro. 
Forse, è vero, è stato così perché ha anche avuto la fortuna di nascere in un un'epoca meno inflazionata dal mito dell'immagine per cui in teoria avrebbe avuto meno concorrenza. 
Ma la sola immagine non è niente se manca il talento, e questo invece in Delon c'era dato che lo hanno visto i registi che lo hanno diretto come, fra gli altri, anche Antonioni e Losey. 
Addio Alain. 

domenica 18 agosto 2024

IL WEST DI SERGIO LEONE IN LUTTO, E NON SOLO QUELLO

 Nei giorni scorsi abbiamo perso un nome storico delle sceneggiature cinematografiche.


Sto parlando di Sergio Donati, 91 anni, scrittore che aveva messo la firma sui più bei film di Sergio Leone come C'Era Una Volta Il West e Giù La Testa, ed altre pellicole sempre divise tra genere western e action, compreso quel fantathriller religioso che, nonostante qualche ingenuità, non era niente male e il titolo era HOLOCAUST 2000
Sempre sul tema del Western di Leone, Donati aveva scritto anche un libro dal titolo C'Era Una Volta Il West (Ma C'Ero Anch'Io),


dove raccontava fatti, aneddoti e retroscena di quel mondo e genere cinematografico che lui stesso aveva contribuito a creare. 
Altro nome legato in prima persona al cinema è quello di Gena Rowlands,

94 anni, la quale, pochi anni dopo il suo debutto, diventerà la moglie di John Cassavetes che la diresse nel 1959 in Ombre, film d'esordio del regista. 
Anche la musica perde un suo rappresentante in Jack Russell, frontman dei Great White, gruppo hair rock che negli anni 80 aveva piazzato alcuni pezzi di successo dove forse il più famoso era ROCK ME.

Jack aveva 63 anni. 
Addio Gena, Jack e Sergio. 

sabato 17 agosto 2024

L'ATTACCO DEI MANESKIN GIGANTI

 In effetti in questa settimana c'è tanta musica nel blog, fra Olimpiadi e debutti storici, e infatti la musica c'è anche oggi, ma, diciamolo, è estate e tutto intorno siamo invasi da spettacoli e concerti come anche in Giappone dove proprio oggi a Tokyo e domani a Osaka si esibiranno i nostri Måneskin che per l'occasione hanno avuto l'onore di avere una locandina 


disegnata nientemeno che da Hajime Isayama, ovvero l'autore del manga L'Attacco Dei Giganti trasposto anche in versione anime. Forse non sono proprio somigliantissimi i nostri ragazzi, ma sulla libera interpretazione dell'autore non si discute, e comunque Ethan Torchio, il batterista aveva già avuto una specie di sosia in ALICE IN BORDERLAND


Personalmente il loro primo disco mi era piaciuto molto, grazie anche al singolo TORNA A CASA, come nel secondo album l'altra ballad, a cui avevo già DEDICATO UN POST, dal titolo VENT'ANNI mi prendeva davvero molto bene,

mentre per la terza prova su LP, cioè Rush!, ripubblicato poi con l'aggiunta nel titolo di (Are U Coming?), purtroppo ho un giudizio non proprio positivo se non giusto per la bella ballad THE LONELIEST, l'unico brano per me degno di nota e non è un caso se in questo post ho messo solo quelle canzoni.

Ma c'è da dire che questo loro album è chiaramente stato realizzato appositamente per essere suonato dal vivo, con le canzoni che hanno più o meno tutte lo stesso tiro e difatti live rende molto bene quando sei nella bolgia sotto il palco ad aspettare lo stage diving di Damiano sudato (che magari volevi che il tuffo lo facesse Victoria, e invece no). 
Qualcuno dice che nel disegno mancano i tatuaggi di Damiano, è vero, ma forse la scelta di disegnarlo così non è casuale dato che in Giappone il tatuaggio è un segno di appartenenza ad associazioni tipo Yakuza. 
Adesso noto che li ho nominati tutti tranne Thomas, ma tanto lui campeggia lì in primo piano sulla locandina...  
Tornando quindi a Rush! devo dire che se in quelle canzoni più melodiche di cui sopra non li trovavo per niente male, qui invece mi urtavano un po' certe cose ripetitive passate dalle radio, seppure suonate con grande energia e precisione, cosa quest'ultima che forse se John Taylor parla bene di Victoria DeAngelis un motivo ci sarà.

Però sai com'è, l'ho già detto che prima di esprimere un giudizio definitivo bisogna verificare di persona perciò questo album ho voluto ascoltarlo tutto per intero durante un viaggio e questo ha confermato quello che dicevo prima, cioè che magari dal vivo certi pezzi tirati rendono bene (sono appunto fatti apposta) anche grazie a come sanno stare i ragazzi sul palco, ma così al solo ascolto in auto (che reputo uno dei modi migliori per ascoltare musica se sei da solo) non ci siamo proprio, cioè stavo provando una sensazione di nervoso.
A questo si aggiunga anche la mossa secondo me discutibile di ripubblicare questo terzo album con l'aggiunta di alcuni inediti, cosa che ultimamente si fa quando esce la Legacy Edition di un disco famoso che compie 30, 40, 50 anni, e ci trovi appunto inediti, provini e versioni alternative. 
Ma nel caso dei Måneskin che senso ha, se non solo puramente a scopo di lucro, far uscire una versione extended del disco ancora quasi fresco di stampa?
Tant'è che subito dopo, sempre durante quel viaggio, ho ritirato fuori AQUALUNG dei Jethro Tull (anche questo in una versione extended uscita per l'anniversario) e l'ho fatto girare per intero un paio di volte fino all'arrivo a casa.

E la mia psiche ha finalmente ringraziato. 

venerdì 16 agosto 2024

MEZZO SECOLO FA DEBUTTAVANO I RAMONES

 50 anni spaccati sono passati da quel 16 agosto del 1974, giorno fatidico che cambiò per sempre la storia della musica... vabbè... perlomeno quella di un certo tipo, dai.


Sarà quella infatti la prima data ufficiale in cui i mitici RAMONES si esibiranno al CBGB di New York, locale alternativo dove stavano muovendo i primi passi anche i Blondie, ma allora facendosi chiamare ancora Angel And The Snake.

In effetti, se bisogna dirla tutta, prima di quella data c'erano state due serate di prova al Performance's Studio, ma da dimenticare perché alla prima presenziarono pochissime persone, mentre la seconda registró addirittura il vuoto pneumatico. 
C'è da dire anche che allora la formazione doveva ancora assestarsi e infatti da quel 16 agosto i Ramones diventeranno Joey, Johnny, DeeDee e Tommy. 
Tre di loro poi rimarranno per sempre, mentre alla batteria nel corso degli anni arriveranno dei sostituti, ma sempre con il cognome d'arte Ramone che era un marchio di fabbrica come l'outfit composto da giubbotto di pelle nera, jeans e scarpe da ginnastica. 
Saranno stati anche sempre uguali a loro stessi, è vero, ma funzionavano e anzi Joe Strummer diceva che senza di loro la scena punk non sarebbe mai nata o perlomeno non avrebbe avuto la rilevanza che ha avuto. 
In breve i Ramones sono diventati presto la band di punta del CBGB e hanno avuto come apertura dei loro concerti altri gruppi esordienti, come, per esempio, i Talking Heads.

Chi ha avuto la fortuna di vederli più volte dal vivo nel corso degli anni avrà notato che lo show non cambiava di una virgola, sia che fosse tenuto nei piccoli club come quello di New York oppure in locations più grandi: cioè c'erano i quattro ragazzi sul palco a sparare a raffica PEZZI BREVISSIMI che iniziavano quasi sempre con il classico "one two three four!" e basta.

Da quella prima data al CBGB dove il pubblico ancora scarso era formato da gente capitata lì per caso che manco sapeva cosa suonassero sti quattro, e travestiti arrivati da un locale vicino, piano piano la loro popolarità crebbe in maniera esponenziale e ne seguiranno altre di date sempre più affollate dove tra il pubblico ci saranno anche Andy Warhol e Lou Reed, finché non li vedremo partire in tour in giro per il mondo e finalmente arriveranno anche da noi in Italia negli anni 80, più o meno in quel periodo in cui anche i Kiss fecero un giretto nel Belpaese (ma senza già più Peter Criss sostituito da Eric Carr).

L'ho già detto in altre occasioni che il punto di forza dei Ramones era che non cantavano canzoni da incazzati, ma piuttosto nei testi si parlava invece di ragazze, di spiagge, di corse in moto, insomma di divertimento. 
Questo perché in mezzo a loro c'era l'allampanato Joey che aveva una grande passione per la musica degli anni 50, quella della Motown (il loro End Of The Century sarà prodotto proprio da Phil Spector per volere di Joey), e in ogni disco ci infilava almeno una COVER di quei tempi,

ma certo suonata come la sapevano suonare solo loro che sono arrivati fino al 1996 per poi sciogliersi. 
Nei due decenni successivi tutti i membri originali sono deceduti per motivi diversi e di loro è rimasto solo il batterista Marky Ramone, successore ufficiale di Tommy, a portare in giro le canzoni della band

(lui è quello che fa il gestaccio col dito in mezzo ai suoi musicisti) mentre altri due musicisti che hanno fatto parte della band per breve tempo, cioè Richie (seconda chitarra) ed Elvis (batteria) hanno preso strade diverse, in particolare il secondo il cui vero nome è Clem Burke ed è entrato nei BLONDIE dato che il mondo del CBGB in fondo è piuttosto piccolo. 
Mentre sto scrivendo queste righe poi ho sempre nel cuore la speranza che si realizzi davvero un film biopic su di loro, oppure una SERIE TV come quella di Danny Boyle sui Sex Pistols, perché di materiale ce ne sarebbe davvero. 
Gabba Gabba Hey! 

giovedì 15 agosto 2024

UN FERRAGOSTO DELLA MADONNA!

 Non so voi, ma a me la parola Ferragosto ha sempre ispirato qualcosa di molto caldo come le lamiere di un'auto parcheggiata al sole.


Un'auto dove magari sono stati coperti tutti i finestrini non perché ci si facciano cose turche dentro, ma perché, specie fra i ragazzi (ma anche ben più maturi), ci sono quelli che fanno le vacanze in questo modo, cioè usando l'auto come mini camera da letto, mentre per i servizi ci si arrangia con quelli degli stabilimenti balneari sempre disponibili (se sei cliente, eh). 
Lo dico perché negli anni 80 mi è capitato anche di dormire in macchina tornando da qualche serata dopo aver lavorato in discoteca, ma questo solo per evitare di essere vittima di qualche colpo di sonno con risultati disastrosi, nel senso, però, che prima di capire la soluzione avevo già fatto fuori due macchine. 
Ma se sono ancora qui a raccontarlo probabilmente è andato sempre tutto bene oppure sono come Bruce Willis in Unbreakable... 
Il ferro d'agosto in realtà non c'entra nulla con il nome ferragosto che invece deriva da Feriae Augusti, cioè una celebrazione dell'8 a.C. in onore dell'allora imperatore Augusto che però inizialmente cadeva il primo di agosto. 
Fu poi la Chiesa Cattolica a far coincidere tale giorno con l'Assunzione di Maria, che non significa prendere sostanze allucinogene derivanti dalla cannabis, ma piuttosto si riferisce all'episodio in cui la madre di Gesù, Maria, alla fine della sua vita terrena sarebbe ascesa in cielo anima e corpo. 
Teoria che invece, secondo quelli dotati di fantasia come tipo gli autori di un certo FILM, dimosterebbe che la Madonna sarebbe stata "tirata su" dagli extraterrestri con il classico raggio traente che usano per rapire gli umani e farci gli esperimenti.

Beh, vi sembrerà strano, ma io quel giorno là non c'ero e perciò non posso dire come sia andata veramente. 
So solo che adesso forse vedrete il ferragosto sotto un aspetto diverso. 
O anche no... 
Buon bagno!!! 

mercoledì 14 agosto 2024

DUNE - PARTE DUE: COME PRIMA, PIÙ DI PRIMA

 Siamo alla vigilia di ferragosto, in piena estate, dove la sabbia la fa da padrona ed ecco che alla fine mi sono messo a vedere anche Dune - Parte Due,


perché volevo andare fino in fondo nel confronto con la versione girata e compressa da David Lynch negli anni 80 anche se la PRIMA PARTE non mi era piaciuta granché per tutta una serie di motivi che ho elencato nel post, fra cui verbosità e noia. 
Nella versione di Lynch avevamo la novità di vedere una Silvana Mangano completamente calva

e uno Sting cattivo che, essendo stati i Police dei miei miti degli anni 80, è stato uno dei motivi che mi hanno portato al cinema (anzi se volete un'altro film con uno Sting diabolico dovete vedere Le Due Facce Del Male), e non erano niente male nemmeno le scenografie tutte vere, mentre al contrario erano pessimi i vermi di Rambaldi e le scene relative.

Infatti alla fine ero uscito dalla sala molto annoiato come anche con il remake di Villeneuve che si fregia qui da me di un post con un titolo che avevo già usato per ZOOLANDER 2 (ma per motivi diversi), perché stavolta forse annoiato lo ero anche di più, ma di buono qui però c'è che sono davvero bellissime tutte le inquadrature che ci mostra Denis.

E poi continua anche la scoperta di embrioni di Star Wars come appurato ormai, con la rivelazione chiave che stavolta non è "Sono tuo padre", ma "Sei mio nonno", rimanendo comunque in tema happy family. 
Rimango quindi dell'idea che, seppure il romanzo Frank Herbert abbia senza dubbio un peso importante nella nascita di una delle mie saghe preferite, non riesco a metterlo nemmeno in questa versione nei miei film preferiti. 
Che volete farci? L'ho già detto l'altra volta che sono una brutta persona... 

martedì 13 agosto 2024

OLIMPIADI FRA SPORT E SPETTACOLO

 Le Olimpiadi di Parigi le ho seguite molto poco, ma più che altro ho seguito i miei interessi personali e mi sono guardato la cerimonia di chiusura, mentre per quella di apertura ho recuperato L'ESIBIZIONE di Celine Dion che è tornata a cantare dopo 4 anni di assenza dovuti alla malattia che l'ha colpita.


Qualcuno insinua che il suo sia stato un playback seppure perfetto, come quelli che io sospetto con quasi totale sicurezza siano stati durante la cerimonia di chiusura dove fra personaggi che scendevano dal cielo e cerchi olimpici che fungevano da supporti per acrobati, sono passati in rassegna diversi nomi della musica francese come i Phoenix, gli Air e Kavinsky con Angele Van Laeken che mi hanno fatto riascoltare quella bellissima NIGHTCALL tratta da Drive,

film pure lui bellissimo di Nicolas Winding Refn tutto pieno di synth anni 80 e luci al neon dove la fissità recitativa di Ryan Gosling era più che perfetta. Sicuramente, se non si fossero AUTODISTRUTTI un paio di anni fa, sarebbero passati di lì anche i Daft Punk, ma erano comunque virtualmente presenti poiché il brano di Kavinsky era prodotto proprio da loro due. 
Comunque, anche se i francesi permalosi se la prendono subito e negano di fronte all'evidenza se li accusi di playback come era successo sui social con Fabrice Quagliotti per l'esibizione dei Rockets ad ARENA 60 70 80 90, anche se davvero si fosse trattato di playback posso comprenderlo perché avrebbe evitato dei problemi tecnici che sappiamo bene possono sempre capitare (AlBano NE SA QUALCOSA), mentre invece in tale occasione, almeno questo doveva essere tutto perfetto e dalla sua Celine Dion è talmente brava da saper rendere vero anche un playback come aveva fatto al Festival di Sanremo del 1998 quando aveva cantato MY HEART WILL GO ON.

Perché anche per fingere, per fare un lip sync perfetto ci vuole tecnica dato che non si tratta di muovere solo le labbra a tempo, ma devi fare vedere che dai anche la "spinta". 
Per il resto quel cesto di vipere zeppo di polemiche di cui ho già parlato e anche per certe nuove discipline entrate a far parte dello sport che hanno fatto discutere invece... Oh la la... C'est la vie... 

lunedì 12 agosto 2024

WOODSTOCK 2 COMPIE 30 ANNI

 Woodstock, oltre ad essere una città degli Stati Uniti, è legata a quel festival di musica e amore (e qualcos'altro) che ci riporta ai tempi dei figli dei fiori, capelli lunghi, pantaloni a zampa e simbolo della pace in bella vista.


Chi più chi meno ha visto il film concerto che però non mostra proprio tutti quelli che c'erano, ma va bene lo stesso anche se molte volte la qualità dell'audio non è esattamente perfetta. 
Rimane mitica in quel festival del 1969 l'esibizione di Joe Cocker con WITH A LITTLE HELP FROM MY FRIENDS, cover di una canzone dei Beatles che diventa mille volte migliore dell'originale per un Joe che aveva solo 25 anni (!!!), ma ne dimostrava quasi il doppio.

Beh, dopo 25 anni a qualcuno venne l'idea di rinnovare l'evento che, anche se porterà sempre il nome di Woodstock, sarà locato invece ad una decina di chilometri dalla città. 
Evento che doveva essere tenuto il 13 e 14 agosto del 1994, cioè soli due giorni come scritto sul poster ("2 more days" che si aggiungevano idealmente ai tre del 1969), ma, a grande richiesta, venne aggiunta anche la data del 12, quindi alla fine è oggi che cade l'anniversario del secondo Woodstock. 
Fra i pezzi grossi del Woodstock originale tornavano in questo "sequel" alcuni nomi come appunto Joe Cocker e Crosby Stills & Nash, mentre si aggiunsero altri invece della scena musicale più recente come i Cranberries, i Primus, i Nine Inch Nails e i Green Day, come pure degli altri veterani tipo Aerosmith, Bob Dylan (che aveva rifiutato la prima edizione) e Peter Gabriel. 
Anche stavolta il tempo, come tradizione, mise la sua firma funestando con un mega acquazzone il concerto e riducendo il terreno ad una massa di fango che ispirò il pubblico a fare una battaglia a fangate in faccia mettendo in mezzo pure i GREEN DAY che stavano sul palco.

Stessa sorte anche per altri che si sono dovuti esibire quel giorno e certo non dev'essere stato divertente per la strumentazione. 
Stavolta oltre a Joe Cocker c'era anche il nostro tarocco italiano Zucchero, mentre i Guns'n'Roses rifiutarono (ma Slash ci andò lo stesso per suonare con Paul Rodgers) e stessa cosa per i Kiss che volevano presentarsi con Ace e Peter per fare una reunion storica, ma questi ultimi, nonostante una buona offerta economica da parte di Gene e Paul, dissero no, per cui non se ne fece niente.
Purtroppo sono solo i Pooh che riescono a fare le reunion così a comando, e a me fa pure piacere perché, nonostante Camillo (Roby Facchinetti) faccia ormai un po' tanta fatica a tenere le note alte come faceva invece in scioltezza 50 anni fa, le loro canzoni e i loro spettacoli sono sempre benvenuti. 
Per la prossima edizione di Woodstock allora invitiamo anche loro?
Non sarebbe nemmeno così strano poiché i Pooh, racconta Red Canzian, fecero il loro primo tour americano quando l'ex Capsicum Red (band prog dove invece il ragazzo suonava la chitarra) fece l'ingresso in formazione, e ironizza dicendo che così avrebbero provato il nuovo bassista lontano dall'italia e se non fosse andato bene lo avrebbero lasciato là.
Come sono andate le cose invece lo sappiamo tutti e meno male che è così. 

domenica 11 agosto 2024

GLI ANELLI AL CINEMA IN 4K

 L'estate al cinema da un po'di tempo fa tornare nelle sale, magari anche quelle all'aperto, film di qualche anno fa rimasterizzati in 4k se non a volte riproposti persino in 3D.


Stavolta il restyling (senza 3D) è toccato alla saga de Il Signore Anelli in concomitanza con l'anniversario dell'uscita del primo libro della trilogia (ne avevo parlato QUI). 
Nelle sale sono già passati i primi due capitoli ovvero La Compagnia Dell'Anello e Le Due Torri, per poi concludere l'evento con Il Ritorno Del Re dal 22 al 28 agosto. 
Occasione buona per apprezzare al meglio l'ottimo lavoro fatto dalla Weta Workshop sugli effetti speciali che solo in pochissimi irrisori momenti si mostrano un po' finti (è così, si, ma ci passo sopra molto volentieri) e lo dico avendo rivisto in seguito la saga in tv. 
Ricordo però che su un grande schermo da sala il risultato era migliore già all'epoca della prima uscita (cosa che mi era capitata anche con il KING KONG di John Guillermin), facendomi mettere quindi dalla parte di Martin Scorsese che sostiene giustamente che certi film vanno visti solo nelle sale con immagine grande e audio ribaltapoltrone. 
Questo perché, in fondo, se il regista, mentre sta girando, pensa in grande, è meglio se anche lo spettatore poi il film lo può vedere in grande, no? 

HOT FROSTY - UNA MAGIA DI NATALE: UNA FAVOLA E NIENTE PIÙ

 Attenzione all'ennesimo film di Natale che c'è su Netflix perché dal titolo potrebbe sembrare un porno, e invece Hot Frosty - Una M...