Abbiamo sbagliato tutto nella vita gente, altro che fare il contrabbandiere spaziale o cantare in stile Elvis.
La strada giusta l'ha imbroccata Beyoncé che, pur con un PESSIMO DISCO all'attivo come il suo prodotto più recente (io continuo a pensarla così, ma datemi pure contro), è riuscita a strappare un ingaggio da 22 milioni di euro (!!!) per cantare un'ora a Dubai in un concerto privato come riportato dai giornali nei giorni scorsi, e chissà quanti avranno fatto il pensiero riportato nel titolo del post, io compreso, ma con il particolare che se io fossi nato Beyoncé adesso forse avrei un look un po' diverso dal mio solito, a seconda se fossi un po' più Bobby... ...oppure più Han...
Ehm... Terrificante eh?
Si... forse avrei dovuto scrivere "explicit content" all'inizio del post 😜.
Ma torniamo alla nostra lady che poco le importa se le son piovute addosso le critiche della comunità che la venera come una dea, ovvero la LGBTQ+ (non so se manca ancora qualche lettera o segno grafico all'appello tipo AEIOU-Ypsilon), per aver omesso dalla scaletta canzoni con contenuti omosessuali perché argomento non gradito in tale Paese.
Certo Dubai non sarà una piazza adatta quindi ad Elton John con il suo infinito tour d'addio che sta portando in giro, e nemmeno a Cristiano Malgioglio, cioè due artisti del medesimo spessore eh...
Qualche speranza però potrebbe averla Povia che, cantando di Luca che "ora sta con lei", si schiera quindi con i dubaiani, dubanesi, dubanqualcosa...
Vabbè, quelli che stanno a Dubai.
Ecco, qui si scherza eh sia chiaro, anche perché Elton John a Dubai ci ha suonato davvero nel 2017, mentre Malgioglio no, ma per contro lui sostiene di avere amanti anche là e, al contrario del cantante inglese, Cristiano ha pure la statuetta della famosa ditta Ferrigno di Napoli in via San Gregorio Armeno da mettere nel presepe insieme a tante celebrità.
A ben pensare, forse i più indignati dovrebbero essere invece coloro che si alzano alla mattina presto e sgobbano tutto il giorno (freddo o caldo che faccia) per uno stipendio che per fare quello preso dalla cantante ci vogliono 7 vite come i gatti, ma vissute contemporaneamente.
A ben pensare, forse i più indignati dovrebbero essere invece coloro che si alzano alla mattina presto e sgobbano tutto il giorno (freddo o caldo che faccia) per uno stipendio che per fare quello preso dalla cantante ci vogliono 7 vite come i gatti, ma vissute contemporaneamente.
Ma è pur vero che di botte di fortuna come è capitata a lei non ne arrivano tutti i giorni e quindi vale il prendi e porta a casa che tanto li spenderà sicuramente tutti in un botto fra abiti firmati, accessori, auto, case e quant'altro tipo pagare profumatamente i collaboratori del prossimo album a cui lavorerà, sennò non sarebbe Beyoncé, perché quello è un tenore di vita completamente diverso da come ce lo immaginiamo noi che invece viviamo sospesi "in bilico" (come cantano i Negramaro) non tra santi e falsi dei, ma fra mutui, bollette e spese condominiali, tanto che 22 milioni di euro non sappiamo nemmeno bene che forma abbiano.
Eh si parlo per invidia, si un po', ma direi che è sana e giustificata...
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.