domenica 10 settembre 2023

THE DARK SIDE OF THE MOON REDUX: SE QUALCUNO NE SENTE LA NECESSITÀ

 Esattamente un anno fa Carlo III veniva eletto Re dopo la morte della madre Elisabetta II, ed oggi casualmente è un'altro re britannico che viene qui a fare il protagonista, perché fra tanti remake cinematografici che saltano fuori ogni giorno, capita che si rifacciano il look anche i dischi storici dei Pink Floyd come già era accaduto lo scorso anno con ANIMALS, con la differenza che in questo caso non si tratta solo di un nuovo missaggio e rimasterizzazione del materiale originale. 


Il prossimo 6 ottobre infatti uscirà finalmente la tanto chiacchierata nuova versione di The Dark Side Of The Moon, disco appunto sovrano indiscusso delle classifiche di vendita, e che, in questo caso viene allungato nel nome da Redux, essendo stato completamente rivisitato da Roger Waters come già in concerto ha proposto COMFORTABLY NUMB scarnificata fino all'essenziale secondo la sua (discutibile) visione attuale.

Nel frattempo Roger ha pubblicato già due brani come anticipazioni del nuovo disco e sono MONEYTIME dove, specie nella prima, canta così basso che più basso non si può facendo fare paragoni con Leonard Cohen e la sua voce roca e profonda.

Gli assoli di Gilmour in queste introverse versioni sono stati sostituiti da Hammond e (credo) Theremin con risultati altalenanti. 
In un brevissimo promo si sente inoltre anche un frammento di US AND THEM, pure quella cupissima.

Per alcuni si tratta di una noia mortale, per altri (pochi in verità) è genio allo stato puro. 
Per Roger è una rilettura da uomo quasi ottantenne, e quindi più maturo e vissuto, di quel disco fatto allora da quattro ragazzi che suonavano con lo spirito degli anni 70. 
Per me che i Pink Floyd li ho visti LIVE senza Waters e quelle tre canzoni erano veramente pazzesche su quel palco, io lascio fare a Roger quello che gli pare, che tanto l'originale, per me perfetto grazie ad Alan Parsons, ce l'ho e non si cancella, e anzi, se vuole Waters può riarrangiarsi pure tutta la discografia dei Pink Floyd con persino il FLAUTO ANDINO come gli Inti Illimani, che tanto mica sono obbligato ad ascoltarlo.

Inoltre se voglio sentire il solo di chitarra perduto di Time, c'è su questo blog sempre pronta LARISSA LIVEIR a farmelo riascoltare con anche una certa gioia per gli occhi 😉. 
See you later Roger... 

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