THE ANCHORMAN - LA LEGGENDA DI RON BURGUNDY: È SOLO UN FILM COMICO DAI...

 The Anchorman - La Leggenda Di Ron Burgundy del 2004 è in pratica un grande show di Wil Ferrell nei panni appunto di Ron Burgundy, un immaginario cronista televisivo degli anni 70 (ma ispirato ad uno vero) sessista all'ennesima potenza e in realtà non molto diverso dal CEO della Mattel che ha interpretato di recente in BARBIE.

Si ride perché tutte le situazioni sono talmente assurde da rasentare (e forse anche superare) lo stile alla Mel Brooks, come l'assolo di flauto jazz (da morire!) in cui capitano dentro anche i Jethro Tull,

la gustosa parodia di Gangs Of New York uscito due anni prima, e in realtà più lunga in origine, i camei di Jack Black (fortissimo), Ben Stiller, Luke Wilson (fratello di Owen), Vince Vaughn, tutti facenti parte della stessa scuderia del SNL,

nonché DANNY TREJO e Tim Robbins. 

Controparte femminile di Will è Christina Applegate, bionda Barbie in carriera che porterà lo scompiglio in quel Man's, Man's World come la canzone di James Brown che viene citata nei dialoghi.

Non per tutti, ma se vi sono piaciuti BARBIE e ZOOLANDER, allora anche questo ci sta. 

Ho il sospetto però che se questo film fosse uscito nel 2023 non avrebbe avuto vita facile perché molto, molto scorretto, naturalmente secondo gli attuali parametri buonisti e bigotti in cui nessuna categoria deve sentirsi offesa.

Ma non è pur vero che nel momento in cui tu definisci una categoria stai automaticamente selezionando un gruppo di persone assegnandogli un genere che magari a loro non sta bene perché potrebbero sentirsi ghettizzati? 

Insomma, l'attuale tendenza del politically correct a tutti i costi può essere anche un'arma a doppio taglio, quindi... maneggiarla con cura sarebbe meglio.

Esiste anche un secondo capitolo, ma, mi dicono, molto meno riuscito.