lunedì 14 agosto 2023

BARBIE, CHE PASSIONE (PER MARGOT)!

 Dopo una piccola ANTICIPAZIONE musicale di qualche giorno fa, ecco finalmente il post ufficiale su Barbie, che poi ufficiale lo potrebbe fare un critico cinematografico vero, mentre io faccio solo "la mia cosa nella casa", proprio come diceva Frankie Hi NRG.


Intanto cominciamo col dire che ormai citare Kubrick per dare spessore ad un film (o strizzare l'occhiolino come fa Margot qui sotto) non dovrebbe fare più notizia, dato che se ne è abusato in tutti i modi, eppure quella prima scena (esattamente quella stra-abusata) l'ho trovata così geniale che varrebbe da sola la visione di tutto il film.


Che poi è un po' l'opinione di tanti che se ne sarebbero andati via dopo una mezz'oretta a causa di pregiudizi intrinsechi per poi andare a parlare male del film senza nemmeno averlo visto tutto (lo fanno... Oh se lo fanno). 
Vuoi il film capolavoro? 
Forse allora non sei nel posto giusto, perché qui si fa un film su Barbie, la bambola adulta della Mattel,

adulta perché le bambole fino ad allora erano a forma di neonato per far giocare alla mamma le bambine, e invece ora si parla di fashion style con la Mattel che mette Will Ferrell come suo CEO (e se sai come recita Will devi già capire che tipo di film potrebbe essere) e ne fa un maxi spot per il suo prodotto dandole le fattezze di Margot Robbie e una schiera di altre bellissime attrici, compresa Dua Lipa in versione Barbie Sirena ed Helen Mirren (che da giovane, urca se era una Barbie) come voce narrante doppiata in italiano dalla splendida voce di Ada Maria Serra Zanetti.

Ti piace vincere facile eh, Mattel? 
E così fai nascere l'evento e il pubblico va al cinema tutto vestito a tema come se fosse una serata per il Rocky Horror Show (ma in rosa) per poi scoprire che il film non è quello che si aspettava. 
A parte il fatto che io guarderei un film con Margot Robbie solo perché c'è lei e ultimamente associo immediatamente la voce di Domitilla D'Amico al suo volto perché Anne Hathaway è un po' latitante, ammetto che mi sono pure divertito (specialmente con Michael Cera /Allan e Ryan Gosling/Ken che cerca lavoro) e nemmeno sentito colpito sotto la cintura come maschio, cosa che invece tanti hanno accusato (boh, avranno la coda di paglia). 
È vero che ad un certo punto pare di rivedere un nuovo remake di La Fabbrica Delle Mogli (Stepford Wives) molto vicino a quello con Nicole Kidman che diventava più Barbie di Margot,

e che in italiano aveva il titolo di La Donna Perfetta perché entra in gioco un messaggio sociale lanciato dalla regista Greta Gerwig che è una che piace ai ciritci veri (ma già c'è fermento e malcontento per la sua Biancaneve colombiana che arriverà nel 2024), ovvero il femminismo contro il maschilismo, perciò magari alle mamme in rosa che hanno portato le bimbe in rosa al cinema sarà toccato spiegare due cosette alle pargole. 
Ma chissenefrega...

Dal mio punto di vista di canaglia amante del cinema è un film da vedere perché è carino, è pieno di musica (a tratti è un musical) e colori (rosa), c'è Ugly Betty molto meno ugly del solito... e perché c'è Margot. 
Ciao Barbie, ciao Barbie, ciao, Barbie, ciao Ken... 
e Allan... 

2 commenti:

  1. Io mi sono cappottato quando "i Ken" volevano costruire un muro :D

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    Risposte
    1. Haha... In verticale! Ma infatti il film è pieno, pienissimo di gag che molti non hanno capito, forse perché sono partiti proprio con il piede sbagliato.
      Pensavano a qualcosa come The Truman Show, e invece qui siamo sui livelli di Zoolander, Zohan, insomma un'altra cosa.

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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