domenica 27 agosto 2023

DEVIL GIRL FROM MARS: FANTASCIENZA DEL DISCOUNT

 20 anni fa, il 27 agosto del 2003, il pianeta Marte passava nel punto più vicino alla terra, cosa che avrebbe facilitato un'eventuale invasione degli alieni immaginati da Tim Burton in quel fantastico Mars Attacks! apprezzato solo dal sottoscritto che quella volta aveva provato a portare tutta la cumpa al cinema ed è stato PESANTEMENTE INSULTATO da tutti.


Vabbè, anche i più grandi geni sono stati spesso incompresi... 
Comunque per quella volta non si verificò nessuna invasione, per fortuna, anche perché le sonde mandate lassù finora non hanno mai riportato dati che facessero pensare alla presenza di esseri viventi, perlomeno a nostra immagine e somiglianza.


L'invasione da Marte però ha da sempre affascinato il mondo del cinema già dagli anni 50, forse per esorcizzare le guerre (che invece non mollano nonostante passino i secoli) e precisamente correva il 1954, anno da dove arriva Devil Girl From Mars, breve film britannico in bianco e nero abbondantemente sotto i 90 minuti di cui ha parlato di recente anche PELLICOLE DALL'ABISSO e di cui esiste anche una versione colorizzata, con un'aliena sexy secondo gli standard dell'epoca (Patricia Laffan)

in outfit di PVC, materiale con cui Pierre Cardin e Mary Quant faranno fortuna, seguiti a ruota successivamente da Vivienne Westwood, questa introducendo anche il più scomodo (ma intrigante) latex, costume quello di Patricia che starebbe bene a Lady Gaga, e con un robot assistente a forma di scatolone/elettrodomestico vintage che "nun somigghia penniente" a quello figo sulla locandina.

La trama del film sarebbe riassumibile, ma con un finale diverso, da uno SPOT della birra Bud Light, inedito per l'Italia, dove tre aliene sexy in outfit simili a quello della Laffan, ma aggiornati (appunto) in latex, scendono sulla Terra per portarsi via gli uomini che serviranno a ripopolare il loro pianeta.

Spot che, nella sua brevità, riesce ad essere meglio di questa pellicola che invece è una poverata di film, il quale deriva da una piece teatrale e lo si capisce dai pochi protagonsti e dalle altrettanto minime locations in cui si svolge l'azione. 
Azione per modo di dire perché la vera e propria azione latita e anzi predomina la noia. 
Su Netflix.

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Tengo sempre pronto il blaster.

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