Bloody Mallory è un film horror del 2002 diretto da Julien Magnat, che in questo periodo in cui ci avviciniamo ad Halloween non ci starebbe neppure male, ma è horror diciamo nelle intenzioni perché poi all'atto pratico è una grossa carnevalata trash di mascheroni ed effetti speciali mediocri per raccontare le avventure di Mallory, un'agente segreta che, insieme ad una squadra di personaggi che definire bizzarri non rende l'idea, deve salvare il Papa rapito dai demoni.
Casualmente, in questo 26 ottobre che sarebbe (dicono) la Giornata Della Consapevolezza Intersessuale (ma perché poi questa mania di classificare le persone in categorie?), capita che nel film reciti Jeffrey Ribier nei panni della drag queen Vena Cava, aiutante di Mallory ed esperta di esplosivi, con un look che pare Lady Gaga.
Personaggio invece quello di Mallory che si dice sia stato stato ispirato a Buffy Summers, la protagonista della serie televisiva "Buffy l'Ammazzavampiri" ma con una connotazione più sullo stile di Milla Jovovich in quanto ha abbastanza il grilletto facile, viste le situazioni in cui si ritrova, ma questa qui sotto, dove fa un selfie coi demoni, è solo una foto promozionale in posa.
È un film girato con un budget risicato e lo si vede benissimo, ma si porta dietro anche un po' di Sam Raimi perché c'entra il famoso Necronomicon, e particolarmente bella perlomeno è la sequenza di apertura del film, in cui Mallory (interpretata da Olivia Bonamy, attrice con una carriera non proprio col botto), fresca di matrimonio, scopre che il suo sposo è un demone e per risolvere il problema lo uccide a colpi d'accetta.
Purtroppo nonostante il bell'inizio e i costumi sgargianti (molto da cosplayer in verità, ma a Lucca Comics non ricordo di averne visto) andando avanti il film si perde nel ritmo e nelle trovate per cui, eccetto che in Francia, è stato un grosso fiasco al botteghino.
Io ammetto di essere stato attratto dalla copertina e dal prezzo invitante di uno di quei cestoni da autogrill, ma appunto non è niente di che
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