venerdì 23 febbraio 2024

C'È ANCORA DOMANI, OVVERO PAOLA CORTELLESI TUTTOFARE

 Paola Cortellesi diventa per la prima volta regista e si autodirige in C'è Ancora Domani, pellicola che ha fatto parlare di sé anche per le parallele violenze domestiche che ogni giorno riempiono le cronache, e film che finalmente sono riuscito a vedere.


E mi sono fatto prendere in giro anch'io da Paola, come tutti coloro che l'hanno visto prima di me, perché lei riesce a sorprenderti in ogni scena con quello che succede dopo, che non è mai quello che ti aspetti compreso quel finale che pensavi andasse a parare da tutt'altra parte. 
Già dalle prime inquadrature Paola ti frega perché parte con un 4:3 che ti pare di vedere un film di DeSica (padre, eh... beninteso) e invece poi si allarga in 16:9 mettendoci pure una colonna sonora anacronistica, ma che ci sta perfettamente. 
Mantiene comunque il bianco e nero per tutto il film che è una scelta perfetta per farti restare nell'atmosfera del dopoguerra che mette proprio male immaginare a colori, e periodo in cui si svolge la storia di Delia, vessata al lavoro perché donna e perciò sottopagata rispetto ad un uomo appena assunto, e menata dal marito Ivano,

un Valerio Mastandrea così in parte che ti viene per forza da odiarlo, basta che non stai a pensare troppo che potrebbe essere l'ispettore Ginko coi baffi che parla come L'ARMADILLO di Zerocalcare.
Nella drammaticità della vicenda non mancano momenti divertenti come il sorriso alla cioccolata, oppure assurdi, o meglio, surreali in cui le botte che prende Delia da Ivano diventano un balletto un po' come succedeva nel videoclip di TRY,

la canzone di Pink in cui lei duettava con un ballerino in una danza che palesemente mostrava mosse di lotta anche violenta. 
Certo, se ti metti a paragonare la regia di Paola con quella che potrebbe aver dato un più esperto artigiano del settore, magari ci trovi delle imperfezioni, ma probabilmente non sarebbe stato più lo stesso film così sentito e vissuto da tutti gli attori in scena che ho sentito liberi di esprimersi al meglio. 
Perché davvero in nessun momento mi è venuto da pensare che fosse una finzione forzata come si vede troppo spesso specialmente nei prodotti per la tv (già avevo detto che la serie PETRA, sempre con Paola, ma non diretta da lei) non mi aveva entusiasmato per niente) o altri film a cui lei ha partecipato come l'orrendo LA BEFANA VIEN DI NOTTE, per dirne uno. 
Qui c'è realismo e, anzi, direi proprio neorealismo come credo fosse l'intenzione fra bianco e nero, formato e scenografie. 
E sai che, per dirla tutta, non l'avrei visto nemmeno male nominato agli Oscar come miglior film straniero? 

5 commenti:

  1. Troppo finta la messincena per distogliere lo spettatore. Ma vabbe'.. c'è di tanto peggio.. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sai... La fintosità c'era anche in quei film del neorealismo perché molto spesso erano attori non professionisti che il regista metteva davanti alla macchina da presa e paradossalmente si finiva per avere una mancanza di spontaneità. Io qui ci ho visto lo stesso effetto ma creato da attori che, facendolo di mestiere, sapevano come rendere l'idea.
      E concordo che purtroppo si vede davvero di molto peggio.

      Elimina
  2. È stata una bella sorpresa questo film che mi colpi' dal trailer. Non ho mai visto un suo film, generalmente le sue sono commedie dalle quali resto abbastanza distante nonostante parecchie sceneggiature le abbia scritte lei. Il film, non perfetto, ha comunque lasciato un messaggio, ha raccontato qualcosa che purtroppo non è cambiato del tutto nonostante quel finale così pieno di speranza, ma il successo avuto parla da sé, è arrivato a tutti. Peccato, l'uomo e la donna potrebbero essere grandi complici, complementari, invece si tende sempre a un dominio: tra esseri umani, tra popoli....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È una caratteristica della natura umana quella di voler predominare sui suoi simili.
      Il che porta sempre e solo problemi, come lo sono anche quelli che scatenano le guerre che stiamo vedendo intorno a noi.
      Come prima prova da regista comunque Paola supera la sufficienza abbondantemente

      Elimina
  3. Completamente d'accordo!
    Brava, simpatica e intelligente, chi non conosce Paola?

    RispondiElimina

Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

SCARLETT JOHANSSON & GENESIS: INSOLITO DUETTO?

 No, niente strani duetti musicali qui, anche se l'attrice in questione (pochi lo sanno) ha avuto anche esperienze come cantante nel cui...