Oggi, 28 febbraio 2024, post vintaggio perché stasera Massimo Giletti festeggia su Rai1 i 70 anni della tv intesa come nazionale, mentre la radio di suo ne ha già compiuti ben 100, e casualmente sempre il 28 febbraio, ma del 1954 è stato un altro giorno epocale per i telespettatori perché viene messa in vendita la prima tv a colori, ma questo accadeva solo a New York dove (l'avrete visto in qualche film vintage) le televisioni in bianco e nero fino ad allora assomigliavano a dei comodini e avevano spesso uno schermo tondeggiante e panciuto (altro che flat) e anche piuttosto piccolo,
mentre per il nostro Paese dovremo aspettare ancora ben bene e nel frattempo nei dintorni già si stavano attrezzando per arrivare prima di noi al colore, come la TV Svizzera e Tele Capodistria.
Ora, siccome quel giorno di 70 anni fa non mi trovavo esattamente nella Grande Mela che forse avevo da fare il tagliando al Millennium Falcon o qualche scorribanda, non so dire se la qualità video made in USA fosse accettabile, ma ricordo invece benissimo, quando il colore cominciò ad arrivare da noi, certi televisori messi in esposizione nelle vetrine dei nostri negozi con le regolazioni sparate al massimo che ogni immagine che si vedeva pareva un quadro impressionista.
E anche non mancavano i borbottoni che a forza di "dura minga" denigravano tali nuovi apparecchi dicendo che facevano male alla vista, ma forse, appunto, era solo a causa di una regolazione fatta male o (chissà?) colpa di certi programmi visibili con l'antenna aggiuntiva denominata Quinta Banda che Tele Capodistria mandava in onda a tarda notte e che, dice la leggenda, facevano abbassare le diottrie con grande tripudio degli ottici.
A questo proposto, anche in Italia, nel 1975 l'emittente locale Telealto Milanese, dopo le beghe passate agli esordi perché additata come tv pirata, mandava in onda la rivista Playboy Di Mezzanotte, con chiaro riferimento alla famosa testata sexy, solo in ambito regionale e in uno studio che era la metà (sia di larghezza che di altezza) di quelli della Rai, ma con tanta voglia di fare.
A questo proposto, anche in Italia, nel 1975 l'emittente locale Telealto Milanese, dopo le beghe passate agli esordi perché additata come tv pirata, mandava in onda la rivista Playboy Di Mezzanotte, con chiaro riferimento alla famosa testata sexy, solo in ambito regionale e in uno studio che era la metà (sia di larghezza che di altezza) di quelli della Rai, ma con tanta voglia di fare.
Fatto sta che alla fine anche l'Italia, dopo un lungo dibattere se adottare il sistema PAL oppure Secam, o addirittura un'altro sistema inventato da noi, ma presto dimenticato (perché in parlamento è sempre stato così un menarselo fino allo sfinimento per prendere una decisione), arriva al colore in tv nel 1972 con quell'annuncio di Rosanna Vaudetti passata alla storia come la prima Signorina Buonasera vista a colori,
e precisamente erano le 15:50 del 26 agosto.
e precisamente erano le 15:50 del 26 agosto.
Ma calma eh, che non sarebbe stato mica per tutto il giorno, nel senso che venivano trasmessi a colori solo alcuni programmi, e per la maggiore si trattava di eventi sportivi come quello in questione di quel giorno che era l'apertura dei Giochi Olimpici di Monaco.
Da lì ad arrivare ai giorni nostri ne sono passate di trasmissioni sempre più in HD fino al 4K, agli schermi curvi, quelli avvolgibili e addirittura al 3D (che però non ha mai preso piede del tutto anche perché con quegli occhiali ti senti un cretino), al punto che qualcuno torna ad usare il bianco e nero nel cinema per distinguersi dalla massa, e in molti casi quell'assenza di colore risulta una SCELTA INDOVINATA, come per Paola Cortellesi.
Per i prossimi sviluppi invece ne riparleremo più avanti, che tanto prima o poi qualche novità (spesso inutile come già detto sopra) ci sarà.
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Tengo sempre pronto il blaster.