giovedì 7 novembre 2019

BEE GEES: ARRIVA IL BIOPIC?


Ecco una band che sembrerebbe apparentemente ridurre la sua storia alla Febbre Del Sabato Sera, e invece se si scava negli anni precedenti si scopre che ai fratelli Gibb sono successe tante di quelle cose da riempire un libro.
Per dire... Barry, il figo, da ragazzino è un teppistello sempre pronto a menare le mani e fare danni in giro (una vera testa di...), tant'è che la famiglia deve trasferirsi perché non lo sopporta più nessuno, ma grazie alla musica riesce ad allontanarsi dalle cattive compagnie, fino a diventare uno dei maggiori responsabili del buco nell'ozono (ma questo è un'altro problema).
Sono molto belli i loro primi dischi nei quali la voce solista era Robin, i falsetti non esistevano ancora e lo stile era smaccatmente beatlesiano, anche forse esageratamente mieloso a volte, con venature anche soul e campo di saccheggio per versioni italiane da parte di gruppi e solisti dell'epoca.

Tipo Mal dei Primitives, appunto.
Tutti quei brani sono raccolti in un famoso Best Of dalla copertina gialla sul quale appaiono in quattro con l'imbucato batterista.

Da ricordare anche il mezzo passo falso di Odessa, doppio album pretenzioso e più che altro noiosissimo (parere mio personale) dal quale si salvano un paio di brani soltanto.
Dopo quel disco le cui prime copie avevano la copertina in velluto rosso con lettere in oro (produzione costosissima abolita ben presto), lodato dalla critica, ma un po'meno dal pubblico tipo il sottoscritto, ecco l'uscita dal gruppo di Robin per gravi discordanze economiche e velleità da primadonna, e il suo ritorno poco tempo dopo con la coda tra le gambe per non aver cavato un ragno dal buco.
Storie ordinarie di alti e bassi finché il grande botto della discomusic, e l'innovazione del famoso falsetto di Barry, li rende campioni di incassi e tutti cominciano a trattarli come esseri ultraterreni inavvicinabili: oltre alle varie foto che li ritraggono in pose di ostentata ricchezza con catene d'oro al collo e camicie aperte fino all'ombelico

è famosa una gag di Gianni Boncompagni a Discoring che li presenta (finti) di spalle al trucco e parrucco in ogni puntata, ma che non sono mai pronti per esibirsi.
Da li in poi sono successi a raffica, dalla colonna sonora di Grease alla produzione di Barbra Streisand, Dionne Warwick, Samantha Sang, Diana Ross e altri (anche improbabili) che adottano il sound dei Bee Gees perché "tira".
E tra tanti successi c'è anche qualche ombra come il fantasma di Andy, il fratello più piccolo, mai stato nella band ma aiutato dai fratelli in una breve carriera solista, purtroppo interrotta bruscamente da droghe e alcool dai quali non era mai riuscito ad allontanarsi.
Ormai solo Barry è sopravvissuto, ma non nelle migliori condizioni di salute, purtroppo.
Ecco quindi che dell'ottimo materiale ne abbiamo per un bel biopic che quasi sicuramente, se tutto viene confermato (pare ci sia già la mano della Dreamworks), vedremo in futuro, e intanto sbottoniamoci la camicia e... "Ha Ha Ha ha Stayin' Alive!!!"


2 commenti:

  1. Sarà sicuramente interessante!
    Dopotutto sono i retroscena di questo genere a rendere appassionanti le verie storie delle persone.
    Non ho capito la questione del buco dell'ozono (per la lacca spray? XD) e non conoscevo la gag a Discoring! :)

    Moz-

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Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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