lunedì 7 marzo 2022

UNA FAMIGLIA VINCENTE - KING RICHARD: DI TENNIS NON CAPISCO NULLA, MA MI VA BENE COSÌ

 Dal titolo italiano fasullo affibbiato, pare uno di quei film commedia presentati nel trailer dal vocione mattacchione di Alessandro Rossi, aggiungendo spesso anche cose tipo "dai produttori di...", "dal regista di...", dal tecnico del suono di... ", insomma quei trailer pompati dove poi il film è un pacco clamoroso.


Ma non è il caso di questo che si chiamerebbe solo King Richard, dove si parla invece della crescita come atlete di Venus e Serena Williams, le campionesse del tennis, ma soprattutto del loro papà così testardo e determinato da apparire come un pazzo agli occhi di una vicina di casa, una di quelle che abbiamo tutti, che ti mettono il bigliettino sulla macchina se parcheggi come non piace a loro, che ti spiano da dietro le tende della finestra per farsi gli affari tuoi e coglierti in fallo perché quel tipo strano lì non la racconta mica giusta. 
Invece Richard Williams riesce a cavarsela brillantemente anche davanti alla polizia che gli piomba in casa per sospetti maltrattamenti alle figlie, mandata ovviamente dalla vicina, e lei... muta!
E allo stesso modo se la caverà in mille altre situazioni scomode pur di portare avanti il suo progetto di creare due campionesse, e i fatti gli daranno ragione anche se inizialmente troverà tanta diffidenza. 
Will Smith non somiglia granché al vero Richard se non per le espressioni, le facce strane da suonato (o meglio dire pestato) che tiene spesso in scena.

Cioè io per tutto il film ci ho visto solo Will barbuto che faceva le facce strane e camminava in modo buffo perché Richard aveva un problema ai piedi, ma alla fine il risultato, per conto mio, l'ex Principe di Bel - Air se lo è portato a casa.

E Jon Bernthal mica l'ho riconosciuto subito sotto i baffoni!!! 
Però quel naso suo schiacciato mi ricordava qualcuno tipo Roy Scheider, ma ovviamente non poteva essere lui nemmeno con la CGI più avanzata perché Roy ci ha lasciati nel 2008. 
Ah... io a tennis, come a ping pong, sono una schiappa, ma il film è riuscito lo stesso a prendermi bene e ci ho visto dentro anche un po' del primo Rocky, dove il protagonista non vinceva, ma riusciva a stare in piedi durante il match contro il campione del mondo e poi Gigi Proietti gridava "Adrianaaaaa!!!" (anche se tutti pensano che fosse Amendola). 
E anche di boxe sono a digiuno, però pure quel Rocky mi era piaciuto, perché se un film è bello e fatto bene, lo vedo volentieri, anche se parla di cose di cui non so nulla, e forse è anche meglio, così imparo sempre qualcosa di nuovo 😉. 
Ma non mi lascio tentare perché comunque son finiti i tempi (almeno per me) in cui dopo Karate Kid tutti si iscrivevano alle scuole di arti marziali.
Dalla mia continuo a pedalare in bicicletta 😊. 

4 commenti:

  1. C'era un periodo in cui guardavo molto il tennis e anche ci giocavo, ma parliamo di molti anni fa, quando il gioco era meno di potenza come oggi.
    Devo dire che non mi piace moltissimo questo concetto del fare dei propri figli dei campioni di un qualche sport. È una vita veramente sacrificata, a senso unico, ma capisco che ci sono situazioni difficili in cui forse quella è l'unica carta che hai per sopravvivere.

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  2. Infatti nella situazione in cui vivevano Richard e famiglia Questa era una via d'uscita per non finire a fare cose ben peggiori e in più faceva anche bene al fisico

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  3. Nonostante i miei pregiudizi iniziali, King Richard è davvero un film gradevole. Basta che non diano un Oscar a Smith perché il suo personaggio è davvero insopportabile e neppure così complesso da interpretare.

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Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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