Da un commento su un mio post lasciato da FRANCO BATTAGLIA, di cui seguo il blog, mi si è aperto un mondo alternativo di quelli che sono stati gli anni 80, come Marty McFly che trova Hill Valley leggermente cambiata dopo che Biff gli ha sottratto l'almanacco (oh... e stasera, come già avevo avvisato IERI, su Italia 1 va in onda il primo dei TRE FILM!).
Si, perché, da ex dj che in discoteca in quel periodo maneggiava i vinili (cosa che alle nuove generazioni con le consolle digitali può sembrare assurda), d'istinto associo tale decennio alla italodisco dei Righeira e Sandy Marton e alle band new wave, modaiole fighe coi synth tipo HUMAN LEAGUE,
Duran, Depeche e Spandau (questi molto synth nel primo disco, ma poi decisamente diversi andando avanti), mentre invece, parallelamente c'era un movimento molto più classico e raffinato che prendeva spunto persino dal soul e dal jazz.
Era la volta appunto di band come SCRITTI POLITTI (ricordati proprio da Franco), Swing Out Sister (che sono arrivati a pubblicare ben 19 album), Simply Red (anche questi molto ballati in discoteca), Matt Bianco, ABC, Sade, Style Council, Kid Creole & The Coconuts (tutti presentati da Carlo Massarini in MR.FANTASY), che nei loro dischi mettevano suoni di sezioni di fiati ed archi, se non addirittura intere orchestre in stile Burt Bacharach.
Tali artisti facevano parte invece della mia programmazione radiofonica perché metterli sul piatto quando stavo dietro al microfono, oltre che piacermi, mi facevano sentire anche più figo (mi accontentavo di poco in effetti).
E se poi ci buttavo in mezzo anche un po' di JOE JACKSON...
Taaac! Serata lounge completa.
Taaac! Serata lounge completa.
mamma mia che ricordi.. gente che suonava da dio davvero.. ahah
RispondiEliminaEh già, altroché.
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