sabato 8 luglio 2023

IL FESTIVALBAR SURROGATO

 Molte persone si sentono un po' orfani di quella kermesse itinerante che ogni estate si vedeva in tv con gli idoli musicali del momento, italiani ed internazionali, sempre in playback, ma in fondo ci andava bene così.


Era il Festivalbar che segnava l'arrivo dell'estate, ma che, con il cambio di tendenza sulle vendite dei dischi e l'avvento delle piattaforme streaming, non ha più avuto ragione di esistere. 
Anche perché l'idea di partenza prendeva spunto dai brani più gettonati nei Juke Box tanto cari a Fonzie, ormai pezzi d'antiquariato pure quelli, apparecchi che, diceva la leggenda, avevano all'interno un contatore che teneva conto dei dischi che venivano selezionati di più.

Leggenda appunto, mentre la realtà si basava sui più concreti dati di vendita. 
Da un po' di tempo però c'è Sky che rimette in onda le vecchie puntate (dice, se Carlo Conti fa i programmi nostalgia...) e ci sono cover band a tema che ripropongono in spettacoli live i successi del Festivalbar (come anche per SANREMO)

e soprattutto sono arrivate almeno tre trasmissioni (per la maggiore davvero live) a far le veci del vero Festivalbar e sono Tim Summer Hits e i Seat Music Awards sulla Rai, i cui sponsor sono entrambi piuttosto evidenti nel titolo, con pure Battiti Live su Italia 1 che invece ha lo sponsor del famoso cornetto gelato. 
Mentre le prime due presentano un cast completamente italiano, Battiti invece ospita anche una piccola quantità di artisti internazionali fra cui SOPHIE & THE GIANTS (sempre con Purple Disco Machine),

ma per favore signorina Scott, sei una favola, però non ti rasare (o decolorare) più le sopracciglia che è una moda odiosa. 
Ovunque invece trovi che spuntano come i funghi i vari Marco Mengoni, Articolo 31 con Fedez e Annalisa (anche da solista che vede lei che bacia lui eccetera), Pezzali, Rovazzi e Orietta Berti e via così, alla ricerca ogni anno del vero tormentone che però non arriva più come un tempo con i Righeira che ripetevano ossessivamente VAMOS A LA PLAYA cantando negli orologi/microfono (finti), e la storia racconta che fu proprio quella la canzone che ha dato origine al termine "tormentone".

Purtroppo sui social mi è capitato di leggere commenti che davano parecchio contro alla scelta degli artisti invitati a tali kermesse, in particolare erano presi di mira gli Articolo 31 dei quali era postato il video preso da non ricordo quale dei programmi, ma credo proprio che fosse l'edizione 2023 di LOVE MI, mentre cantavano DOMANI SMETTO, andandoci proprio giù pesante contro il duo milanese.

Pensa un po' che a me invece quei due "ragazzi" degli Anni 90 riescono sempre a mettermi di buonumore. 
Eppure sono cresciuto ascoltando Battisti, i Beatles, i Queen e i Pink Floyd. 
Ma sicuramente sono io che sono tutto matto a "mischiare gli stracci con la seta", lo so. 
Però io su quei Tecnichs SL 1200 che usavo in discoteca ci mettevo pure Vamos A La Playa e lo facevo sempre con tanta soddisfazione. 
Cosa che, come si vede nel video qui sotto, succede anche adesso a quelle COVER BAND di cui parlavo prima.

Insomma la voglia di musica, dopo tutto quello che abbiamo passato, è rimasta sempre tanta e, per fortuna, pare che finalmente tutto stia tornando normale e, soprattutto, senza mascherine. 

4 commenti:

  1. Non mi sento orfano neanche un po'.. oltretutto non sono mai stato discotecaro e in auto sulla mia pennetta USB sempre rigorosamente a palla oltre a progressive, classica e jazz viaggia anche roba attuale.. difficile però che transiti da certe manifestazioni televisive..

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    1. Pensa che io invece son stato dj perciò le canzoni del Festivalbar erano il pane quotidiano: Sandy Marton, Via Verdi, Tracy Spencer, non saranno capolavori, ma sono stati prodotti davvero ben confezionati.

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    2. ..anche i Paninaro dei Pet Shop Boys conserva un suo perché.. p.s. sulla pennetta anche Scritti Politti..e t'ho detto tutto.. ;)

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    3. Mmmmh Scritti Politti... Allora vai sul raffinato. Rilancio con Swing Out Sister e Sade

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