venerdì 23 agosto 2024

ALAN PARSONS PROJECT - PYRAMID IN EDIZIONE SPECIALE

 Da oggi è tornato in commercio uno dei migliori album dell'Alan Parsons Project, ovvero Pyramid, il terzo per la precisione ed il primo dove appare in copertina proprio Alan Parsons che si alza dal letto piuttosto rintronato in una foto creata dallo Studio Hypgnosis, quello che curava anche le immagini per i dischi dei Pink Floyd.


Era il 1978 quando usciva l'edizione originale di questo disco e stavo lavorando per hobby al restauro di un motorino 50 recuperato in una cantina, così avevo sempre al fianco la radio che passava musica e fra le tante canzoni che ogni venivano trasmesse c'era HYPER-GAMMA-SPACES, un pezzo strumentale con certi suoni che parevano presi da On The Run dei Pink Floyd, ma più veloce, e fu quello il mio primo incontro con l'Alan Parsons Project.

Incontro che poi mi portò in seguito ad acquistare almeno altri tre album. 
Questa nuova edizione, oltre ad avere dei brani aggiuntivi che già erano stati inclusi nella rimasterizzazione del 2008 che era uscita per i 50 anni del disco, contiene un sacco di roba tipo altri sei cd, un singolo da sette pollici in vinile e un libro con pure l'edizione dell'album in vinile, il tutto in un cofanetto fatto apposta per i collezionisti. 
Disco concept incentrato sulle piramidi di Giza, quelle che si trovavano anche all'interno di The Dark Side Of The Moon in due cartoline da collezione. 
Non solo la confezione è migliorata, ma anche il suono che adesso è stato rielaborato in Dolby Atmos 5.1 e rimasterizzato a mezza velocità, perché (piccola nota tecnica) se una registrazione viene duplicata molto lentamente, le informazioni sonore sono più "dense" e precise, cioè l'esatto contrario di quando copiavamo i nastri con la doppia piastra che in pochi minuti nella modalità speed ti sfornava la cassetta completa, ma perdendo leggermente la qualità sonora. Cosa che ben pochi degli amici notavano, ma io invece sì perché il suono, la musica, specie se legata alle immagini, è una delle mie ragioni di vita. Immagini come in Donnie Brasco dove si sente WHAT GOES UP, il singolo che era stato estratto dal LP.

Ed è per questa smania di avere in mano la purezza sonora che avevo comprato questo vinile, ma non subito quando uscì nel 1978 perché allora non avevo ancora un impianto stereo che mi permettesse di godere al meglio dei suoni creati da Alan Parsons & Co. dove nella Co. ci stava anche JOHN MILES che cantava la maestosa SHADOW OF A LONELY MAN.

Questo disco arrivò a casa mia nei primi anni 80, poco prima che Alan tirasse fuori poi quell'EYE IN THE SKY che rimane tuttora il suo top nelle classifiche e nel periodo di mezzo, cioè per la precisione nel 1979, c'era stato quel grave incidente che mi aveva bloccato per un mese intero in ospedale e di cui avevo raccontato QUI tempo fa come se fosse un mio film. 
Un film dove anche qui, come in Donnie Brasco, c'era qualcosa dell'Alan Parsons Project. 

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