venerdì 7 marzo 2025

PROFONDO ROSSO COMPIE 50 ANNI

 Il 7 marzo del 1985 veniva pubblicato We Are The World con allegati tutti i buoni propositi di beneficenza da parte dei partecipanti, e disco della cui gestazione, se volete, ho raccontato tutto QUI, mentre esattamente dieci anni prima in quello stesso giorno, ma del 1975, un Dario Argento cattivissimo (altro che Cuoricini... Cuoricini) ci terrorizzava con questo film. 


Infatti era quello il giorno in cui Profondo Rosso usciva nelle sale, rigorosamente vietato ai minori di 18 anni, e probabilmente ci fu qualcosa come una congiunzione astrale che fece fare il classico giro di boa al regista romano, il quale comunque non era alla sua prima prova come regista avendo già all'attivo quattro film nei quali aveva diretto, fra gli altri, anche Bud Spencer e Adriano Celentano. 
Si può dire che fu un evento perfetto questo, vuoi anche per la MUSICA dei Goblin che facevano da colonna sonora, ma con l'apporto fondamentale di Giorgio Gaslini che era stato, bisogna dirlo, la prima scelta per il commento musicale (praticamente tutto il secondo lato dell'album è suo), ma qualcosa non quadrava ancora, così ecco l'idea di ingaggiare pure la band di Simonetti per affiancarla al pianista, idea suggerita da DARIA NICOLODI, co-protagonista con David Hemmings.

Idea che si rivelò vincente e infatti quel tema musicale che io facevo girare nel piccolo registratore Philips K7 perché quelli erano i miei mezzi disponibili allora, probabilmente lo conosce anche chi il film non lo ha mai visto perché è stato un vero tormentone, ma non nel senso di Vamos A La Playa, bensì nel senso che quelle note ripetitive sapevano mettere tensione anche senza le immagini e in seguito sentirai il brano in moltissime occasioni legate a paura, dolore e spavento, puzza di sudore dal boccaporto e odore di mare morto... (chiedo scusa, mi è scappato un DeGregori titanico). 
Un po' come TUBULAR BELLS (a cui Suspiria, sempre colonna sonora dei Goblin per Dario, è ancora più debitrice) con la differenza però che la suite di Mike Oldfield non era assolutamente stata creata come colonna sonora de L'Esorcista, ma venne scelta in seguito, mentre Profondo Rosso nasceva appositamente per diventare una perfetta simbiosi tra musica e cinema.

Per qualche gustosa curiosità in più lascio la parola a Daria Nicolodi in questa bella INTERVISTA tratta da Stracult (programma che purtroppo non va più in onda, mannaggia). 
E in quella famosa scena dello specchio, di cui non posto nessuna foto nel caso qualcuno non abbia ancora visto il film (ma le immagini le trovate a iosa sul web), piace giocare con lo spettatore a Dario, facendo vedere chi è l'assassino misterioso già dall'inizio, ma lo vedi solo se sei molto attento. 

Rivisto oggi, con le nuove tecniche cinematografiche di cui adesso si può disporre, Profondo Rosso magari non fa più lo stesso effetto del 1975 anche per colpa di quel sangue così palesemente finto che si usava all'epoca, mentre adesso il colore della sostanza usata è molto più realistico. 
Però, nonostante i suoi 50 anni, rimane un buon film e spero che nessuno ne faccia un remake. 
GUADAGNINO, ci siamo capiti, vero? 

6 commenti:

  1. Il mio ricordo più nitido della visione del film al cinema, è che all'uscita entrai nel vicinissimo negozio di dischi e comperai il 45 dei Goblin ;)

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    1. Io audiocassetta completa invece, ma il film lo vidi un po' di tempo dopo.
      Il mio primo incontro con Dario al cinema fu Suspiria

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  2. Grande Darione!
    Il professor Giordani e il suo pupazzo malefico sono impressi nella mia carne.
    Credo sia stato il primo film suo che ho visto o forse Suspiria, purtroppo non lo ricordo chiaramente ma è stato il primo regista con cui ho iniziato a vedere film horror.

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  3. Profondo Rosso mi piace tantissimo, nonostante come dici tu sangue ed effetti rivelino la loro natura posticcia il film è molto spaventoso ancora oggi, certe scene mi danno ancora i brividi solo a ripensarci. Tra quelli che ho visto, il miglior Argento.

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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.

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