È passato un anno esatto da quando abbiamo dato l'ultimo saluto a Raffaella Carrà, e un anno fa ancora non avevo visto quel film spagnolo tutto basato sulle sue canzoni.
Nei mesi passati finalmente ho trovato un momento per gustarmelo e devo dire che gustare è un verbo adatto per approcciarsi ad un film così, coloratissimo e leggero, ambientato negli anni 70 fra Italia e Spagna, nato da un'idea così insolita e particolare che temevo fosse una trashata e invece non lo è (del tutto).
Come con Mamma Mia! si è creata una sceneggiatura in cui le canzoni di Raffaella avessero un senso, un filo conduttore e l'operazione è riuscita, però, dato che nell'originale le canzoni erano cantate in lingua spagnola poiché la Raffa è stata una star nei paesi latini ancora più grande che in Italia, nel doppiaggio italiano, dato che vengono ricantate in italiano, il labiale non corrisponde per niente, e non era certo il caso di fare come la Disney che modifica i testi di Frozen e del RITORNO DI MARY POPPINS per far combaciare audio e video con frasi dal labiale simile, ma che poi non significano nulla.
Ma tanto qui stai a guardare i numeri di ballo e su questo piccolo particolare sorvoli tranquillamente.
Proprio ieri leggevo che ad un anno dalla scomparsa di Raffaella l'Italia non le ha ancora fornito la giusta commemorazione.
RispondiEliminaChissà se gli Spagnoli le hanno reso omaggio trasmettendo (almeno) questo "vecchio" film a reti unificate.
Si parlava di dedicarle una via o una piazza a Roma. Ma non so come sia andata avanti la cosa.
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