La data del 21 giugno di 20 anni fa è legata al primo volo spaziale dello Spaceship One,
la prima aeronave finanziata da fondi privati, ma in realtà, per quanto sia stato un evento eclatante in quella che da sempre è la conquista dello spazio che ha generato sceneggiature infinite per il cinema e la tv (e a tal proposito segnalo Fly Me To The Moon con Woody Harrelson e Scarlett Johansson di prossima uscita), non è tanto dell'evento che mi va di parlare oggi, anche perché tale velivolo verrà pensionato già nell'ottobre dello stesso anno, ma piuttosto del suo aspetto che lo rendeva molto simile al trasporto dei moduli lunari nella serie british dei primi anni 70 U.F.O.
che funzionava in pratica come la navicella Shuttle e l'aereo che la portava in quota.
Certo, il plot dello show era molto ingenuo con gli alieni invasori della terra e l'organizzazione segreta pronta a combatterli, però quei modellini usati per gli effetti speciali erano così ben studiati e realistici perché c'era un grande lavoro dietro prendendo idee da veicoli reali e,
come si può vedere, anche auto vere venivano modificate (quella sopra deriva da un vecchissimo modello Ford) per renderle futuristiche con le porte ad ali di gabbiano come ha la mitica DeLorean che però ancora doveva nascere.
come si può vedere, anche auto vere venivano modificate (quella sopra deriva da un vecchissimo modello Ford) per renderle futuristiche con le porte ad ali di gabbiano come ha la mitica DeLorean che però ancora doveva nascere.
L'auto di Ritorno Al Futuro infatti venne costruita solo dal 1981, e quindi la serie, che aveva l'ambientazione nel 1984 si trovava perfettamente posizionata nel tempo (outfits da Swinging London a parte),
con però un trucchetto perché nelle riprese pareva che le porte si alzassero da sole e invece c'era un operatore che lo faceva rimanendo fuori dall'inquadratura (col formato in 4:3 che si usava allora era più facile nascondere qualcosa o qualcuno).
con però un trucchetto perché nelle riprese pareva che le porte si alzassero da sole e invece c'era un operatore che lo faceva rimanendo fuori dall'inquadratura (col formato in 4:3 che si usava allora era più facile nascondere qualcosa o qualcuno).
Per fare un'altro esempio, anche dal francese CONCORDE (allora ancora in prova come prototipo) venne preso spunto per costruire lo Shadair,
altro velivolo della serie, come avevo già fatto notare tempo addietro.
altro velivolo della serie, come avevo già fatto notare tempo addietro.
Fantascienza, si, ma vedi che qualcosa di vero c'era, c'è e sempre ci sarà.
Nessun commento:
Posta un commento
Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.