L'unica pecca dello show era che il palco veniva montato (forse per la paura dei lanci di oggetti) lontanissimo dalle gradinate e non esistevano ancora i maxischermi, e, dato che non era permesso entrare nel campo di calcio, si stentava a riconoscere gli artisti, al punto che un mio amico, sentendo gli assoli di Ricky Portera mi diceva "senti Rosalino come ci dà dentro" pensando che a suonare fosse Ron, che invece era sul palco con loro per presentare il suo ritorno musicale con il singolo I Ragazzi Italiani.
Inoltre non c'erano nemmeno i famigerati fumi e raggi laser cantati da Battiato, ma solo gente che suonava.
Ma a quanto pare, al pubblico interessava solo la musica che proveniva da quei muri di casse, tant'è che ne venne tirato fuori un album dal vivo (registrato malissimo), e un film documentario, entrambi dal titolo Banana Republic.
Da quel giorno, per fortuna, anche i vari Springsteen, Pink Floyd, Bob Marley ecc. sono tornati a portare in Italia la loro musica (urlando come Gene Wilder "Si... Può... Fareee!!!"), nonché i nostrani Vasco, Zero, Bennato, Daniele, Pooh, Nomadi, tutti tornarono a riempire stadi e palazzetti, sfatando quella brutta nomea che il nostro belpaese si era tirato dietro per colpa di qualche testa di ¢@%%o.
Nessun commento:
Posta un commento
Non c'è moderazione per i commenti perché sono un'anima candida e mi fido.
Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.