sabato 17 febbraio 2024

C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA: QUEI TEMPI IN CUI DE NIRO ANDAVA A LETTO PRESTO

 Il titolo del post, se conoscete un minimo di storia del cinema, è la citazione di una frase famosa di C'Era Una Volta In America, per la regia di Sergio Leone, pronunciata da Noodles, il personaggio interpretato da Robert DeNiro che, se è vero ciò che dice e se tanto mi dà tanto, non seguiva il Festival Di Sanremo nemmeno su Raiplay, forse perché all'epoca non c'era.


Scherzi a parte, il film usciva a New York il 17 febbraio del 1984, ma non era per niente il classico film degli anni 80 come Ritorno Al Futuro o I Goonies, oppure musica e scaldamuscoli, bensì un western di Leone portato negli anni 50 in mezzo ai gangsters con un cast che sostitutiva le classiche facce scolpite dal sole delle praterie con volti se possibile ancora più duri come quelli di DeNiro e James Woods, e già così sulla carta si capiva che quel manipolo di attori non poteva fallire. 
A proposito del cast, prima di Elizabeth McGovern c'erano state altre candidate al ruolo di Deborah, fra le quali persino Romina Power per cui in uno sliding doors nella mia testa per un attimo mi son visto Robert invitato da Amadeus e Fiorello al Festival al posto di Travolta...

E stai serio una buona volta! 
Ma niente non ci riesco. 
Leone per la colonna sonora diede l'incarico al fido Ennio Morricone affiancando alle sue composizioni anche brani di McCartney, Gershwin, Rossini, Porter. 
Dalla sua Mastro Ennio chiamò come collaboratore anche Gheorghe Zamfir, suonatore di flauto di Pan in quel BRANO che viene spesso usato per sottolineare un momento di tensione

(anche da Pino Insegno in Il Mercante In Fiera e dalla Gialappa's quando commentava i rigori nei Mondiali), e musicista del quale ho già parlato per la meravigliosa soundtrack di PICNIC A HANGING ROCK; si può ascoltare nel film anche la fidata vocalist di Morricone, Edda Dall'Orso che aveva già partecipato alle più famose colonne sonore western del Maestro. 
Comunque il film così come era uscito in America non aveva convinto granché a causa di un montaggio che lo aveva accorciato a 139 minuti perdendo per strada molte scene invece importanti e inoltre presentava la storia in ordine perfettamente cronologico, mentre nelle intenzioni di Leone ci sarebbero stati dei flashback, ma al produttore quell'idea non piaceva per cui uscì così. 
Per fortuna prima di farlo arrivare in Europa nel settembre dello stesso anno, Sergio rimise mano al montaggio facendosi un mazzo tanto per rimettere insieme il tutto secondo la sua idea originale e il film raggiunse una lunghezza di 229 minuti, tuttavia ancora comunque minore della versione definitiva che il regista aveva in mente dato che aveva materiale girato per circa 10 ore, ma forse si ricordava che avevano trovato già da ridire a Coppola per la lunghezza che avrebbe dovuto avere APOCALYPSE NOW
Proprio come per il film di Francis Ford infatti è uscita nel 2012 un'ennesima riedizione, prima al cinema e poi in home video, che ha la durata di 259 minuti e include anche altre scene sottotitolate che erano rimaste fuori dalla versione precedente e che danno più chiarezza agli eventi narrati. 
Eventi che poi secondo alcuni sono tutto un sogno nella testa di Noodles sotto l'effetto dell'oppio e teoria che anche il regista aveva in un certo senso avvalorato durante un'intervista riportandoci un po' alle domande esistenziali tipo quelle di Marzullo

se il film è un sogno o il sogno è un film... 

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