Il programma antologico di Rai1 ha centrato di nuovo il bersaglio e, dopo lo special su Renato Zero che ha registrato un record di ascolti, stavolta ha catalizzato l'attenzione di migliaia di spettatori dedicando una puntata alla band genovese dei Matia Bazar. Una carrellata di successi, di apparizioni in programmi, spezzoni di concerti, che hanno confermato quello che ho sempre sostenuto: cioè che i Matia Bazar sono stati quelli di Antonella Ruggiero, senza nulla togliere alle capacità delle quattro cantanti che l'hanno sostituita nel corso degli anni più recenti. Antonella, che nelle interviste d'epoca si denominava Matia come visto nello special, è stata una frontgirl indiscutibilmente dotata vocalmente e anche piacevolmente bella, di una bellezza semplice e accattivante. E comunque anche i colleghi musicisti hanno i loro meriti, coi loro primi successi caratterizzati dalla passione per la musica brasiliana (Stasera Che Sera) di Carlo Marrale. La svolta elettronica di Berlino Parigi Londra conseguente all'uscita dal gruppo del tastierista Piero Cassano e l'arrivo di Mauro Sabbione, (Fantasia la mettevo continuamente nel juke-box del bar). Il capolavoro Vacanze Romane e, qualche anno dopo, il boom internazionale di Ti Sento, con ancora un cambio di formazione (arriva Sergio Cossu alle tastiere). Gli attuali Matia Bazar sono diventati poco più che una cover band composta da ottimi musicisti che portano in giro i successi che ci hanno fatto sognare (chi non ha avuto Cavallo Bianco coi vocalizzi di Antonella come colonna sonora di certi momenti romantici, magari sulla stessa cassetta compilation personale dove hai registrato anche Wish You Were Here dei PINK FLOYD e More Than A Feeling dei Boston?). Bella musica che non dimenticheremo mai.
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