lunedì 1 luglio 2019

SOLO

Essendo questa saga una delle mie grandi passioni cinematografiche, riprendo una pellicola uscita qualche tempo fa, cioè Solo, film dedicato al personaggio portato in scena da Harrison Ford in quattro episodi della serie. E quando si parla di uno spin off di Guerre Stellari (perché nel 77 noi lo abbiamo conosciuto con questo titolo) c'è sempre fibrillazione. Figurarsi poi se la pellicola viene dedicata al contrabbandiere più canaglia della galassia lontana lontana, cioè Han. Difatti l'attesa era stata spasmodica. Com'è stato il film invece? Eh... ci sarebbe da scrivere un romanzo già sulla gestazione, sulla lavorazione, tra ben tre cambi di regista e corsi espresso di recitazione per il protagonista affinché risulti credibile. Intanto scordiamoci Harrison Ford, perché qui Han Solo non gli somigghia pe'nniente. E mi domando perché. Già che prendi un attore sconosciuto fai un casting per avere una certa fisicità che ricordi lo strapezzente cafone sciupaprincipesse. E invece abbiamo una specie di Leonardo DiCaprio con una microfrazione del suo carisma, e pensi che potrebbe essere chiunque. Ah ma c'è Chewbe, ecco allora lo riconosciamo, e poi fa la rotta di Kessel in meno di 12 parsec col Millennium Falcon di Lando Calrissian innamorato perso di un droide. Ecco allora il personaggio è delineato? No, purtroppo manca quel qualcosa che renda la pellicola degna della saga di cui fa parte. Mancano le scene da salto sulla sedia, tipo quando in Rogue One entra in scena Darth Vader, qui tutto scorre abbastanza piatto con micropicchi sporadici e anche prevedibili. Anche la fotografia non aiuta a fartela piacere, coi suoi colori cupi, molto spesso virati sul blu come fosse Underworld (ma quando mai???). Alla fine l'unica delizia del film è scoprire le innumerevoli citazioni che riportano alla saga originale e messe lì da Lawrence Kasdan sceneggiatore de L'impero Colpisce Ancora e Il Ritorno Dello Jedi e anche di questo Solo (quindi tutta farina del suo sacco). Insomma poteva essere molto meglio.

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