Da parte mia lo ricordo benissimo anche nella parte di Daniel, il pianista cieco di Suspiria (l'originale di Dario) e la fine che fa, sbranato dal suo cane-guida
in una scena che ho sentito così fredda, glaciale forse anche perché quel pomeriggio nel cinema faceva davvero un freddo "cane", e che ti metteva addosso una tale tensione più di tutto il resto del film.
Certo non è mai stato un esempio di vita; lui stesso ha sempre dichiarato di aver speso cifre enormi in cocaina e di provare particolare piacere nell' ubriacarsi.
Cose confermate dall'aspetto non proprio ordinato, ma comunque merita un saluto anche dalla galassia lontana lontana.
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Chi spamma invece non è gradito per cui occhio!
Tengo sempre pronto il blaster.